INTERROGAZIONE
al Ministro degli Affari Esteri
al Ministro dello Sviluppo Economico
Premesso che:
l’Istituto italiano di Cultura di Grenoble, sorto nel 1961, è uno dei primi Istituti culturali italiani fondati in Francia, di grande prestigio ed importanza;
la nascita in tale città del suddetto Istituto è stata favorita da una serie di fattori tra cui la vicinanza del luogo all'Italia, la presenza di una nutrita comunità di origine italiana nonché l'istituzione, all'inizio del secolo scorso, presso l'Università di Grenoble della prima cattedra d'italiano in Francia;
dal 1961 ad oggi varie e molteplici sono state le iniziative adottate da tale Istituto; in particolare, nel 1983 è stato istituito il Festival del Cinema Italiano di Annecy;
l’Istituto, tuttora particolarmente attivo, in collaborazione con il COMAMICI (Comitato degli Amici dell’Istituto di Cultura), propone ogni anno un ventaglio variegato di attività culturali rivolte a un pubblico di origine, età e interesse tra i più vari; inoltre, sono circa 500 gli studenti iscritti ai corsi per l'apprendimento o il perfezionamento della lingua italiana;
l’importante patrimonio costituito dalla biblioteca e della videoteca contribuisce a fare dell’Istituto un luogo di lavoro, di scambio e di arricchimento culturali; gli ateliers di cinema, di storia e di storia dell’arte, il club di lettura e i viaggi culturali organizzati in Italia (partecipazione a spettacoli di opera lirica, scoperta delle diverse regioni, viaggi a tema) come in Francia, con visite di mostre, riscontrano un vivo successo come testimonia il sempre più crescente numero di soci;
considerato che:
gli Istituti di cultura sono indiscutibilmente da considerarsi tra i principali strumenti per la diffusione della lingua e della cultura italiana e rappresentano, pertanto, un sicuro investimento per il nostro Paese, con ricadute positive sull’immagine e sull’economia del nostro Paese;
il Ministero degli Affari Esteri italiano ha programmata la chiusura definitiva dell’Istituto italiano di cultura di Grenoble;
la notizia della chiusura dell'Istituto ha messo in agitazione non solo coloro che a seguito di tale decisione rischiano di perdere il posto di lavoro, ovvero il personale, gli insegnanti, i membri del COMAMICI, ma tutta la comunità locale, italiana e francese, che si oppone fermamente a tale chiusura, riconoscendo a tale Istituto il prestigio e l'importanza che è riuscito a raggiungere nel corso degli anni;
a tale fine, gli stessi hanno dato vita in questi giorni ad una ferma e decisa mobilitazione, raccogliendo, in pochissimi giorni circa 3.000 firme;
i ricercatori delle tre università di Grenoble e del CNR, esponenti del mondo culturale e dirigenti di imprese italo-francesi hanno aderito e promosso appelli di solidarietà alla mobilitazione;
inoltre, il sindaco di Grenoble, il Presidente della Provincia dell’Isère e numerosi esponenti del mondo politico locale, nonché esponenti di spicco della cultura italiana, hanno espresso la loro volontà di impegnarsi concretamente per aiutare a trovare una soluzione a questa crisi;
si chiede al Governo:
se il Ministro in indirizzo, in considerazione dell'innegabile valore e prestigio di cui da sempre gode l'Istituto italiano della cultura di Grenoble e dell'importante supporto che lo stesso offre all'immagine e all'economia del nostro Paese, non ritenga che la programmata chiusura dello stesso Istituto sia gravemente lesiva per il nostro paese e che pertanto vada attentamente riconsiderata;
se non ritenga necessario attivarsi, con la massima sollecitudine, al fine di reperire le risorse necessarie a consentire la prosecuzione dell'attività a tale importante Istituto e a garantire il mantenimento delle attuali unità lavorative ivi operanti;
se non ritenga che investire nella diffusione della lingua e della cultura italiana sia uno strumento imprescindibile per favorire l'economia italiana e sostenere il made in Italy.
PEGORER
FRANCO
MICHELONI