GIUSTIZIA. BERSELLI: LE FORZE DI POLIZIA USERANNO GLI STRUMENTI INFORMATICI SEQUESTRATI

di Elisabetta Ligori

La Commissione Giustizia ha approvato all'unanimità e in sede deliberante il disegno di legge sul contrasto alla criminalità informatica. Un provvedimento di grande importanza, che permetterà di migliorare gli interventi delle forze dell'ordine anche nella lotta contro reati come la pedopornografia, il traffico di droga e la criminalità mafiosa. Ne parliamo con il Presidente della Commissione Giustizia, senatore Filippo Berselli.

Presidente Berselli, la Commissione Giustizia ha approvato il disegno di legge sul contrasto ai fenomeni di criminalità informatica…
“Abbiamo chiesto che ci venisse assegnata questa iniziativa parlamentare in sede deliberante, ossia con i poteri dell'Aula. L'abbiamo approvata all'unanimità e ne siamo soddisfatti, perché si tratta di un provvedimento estremamente importante. Dal punto di vista della tecnologia informatica, infatti, i criminali sono molto più avanti rispetto ai nostri magistrati e alle nostre forze dell'ordine, che hanno tecnologie spesso ormai superate o comunque non utilizzabili. Abbiamo fatto, in sostanza, quello che è stato fatto con successo, per esempio, con le norme antimafia, grazie alle quali vengono sequestrati patrimoni dei mafiosi e affidati a strutture di carattere sociale”.

In sostanza, gli strumenti informatici sequestrati verranno riutilizzati dalla polizia giudiziaria…
“Certo. Le dotazioni informatiche sottratte alla criminalità verranno assegnate alle forze di polizia. In questo modo gli strumenti tecnologicamente avanzati usati dai criminali serviranno a contrastarli con le loro stesse armi”.

Nel disegno di legge si stabilisce che sarà un giudice a decidere la destinazione degli strumenti sequestrati…
“E' naturale. Ci dovrà essere un provvedimento del magistrato che dovrà disporre la loro utilizzazione. Nella scelta dei soggetti a cui assegnare gli strumenti sequestrati, il giudice dovrà tenere conto, ovviamente, di tutte le esigenze delle forze di polizia, in prima linea per combattere la criminalità informatica. Ora ci auguriamo che la Camera dei Deputati possa licenziare questo provvedimento al più presto. E che possa diventare in breve legge dello Stato”.

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