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Il Villaggio dei Ragazzi e degli Abusi

Caserta. Convegno orfani di guerra. Provincia di Caserta. L'onorevole Andreotti visita il Villaggio dei Ragazzi a Maddaloni

Andreotti, accompagnato da don Salvatore d'Angelo, visita i dormitori del Villaggio dei ragazzi di Maddaloni
data:27.01.1952

Oggi 28 febbraio 2011, apprendo dall'ANSA: FONDAZIONE VILLAGGIO DEI RAGAZZI A MADDALONI – CASERTA: ASSISTENZA E BENEFICENZA AI RAGAZZI E ABUSI SU MINORI, SISTEMATICI. ARRESTATI 4 EDUCATORI…E UNA DOCENTE. Per la delicatezza e la drammaticità dell'argomento, metto a vostra disposizione e chiedo la più ampia diffusione, non solo perchè chi si è macchiato di questi abusi paghi alla giustizia ma per cercare una strada comune e dare tutto il nostro sostegno a questa Infanzia e Adoloscenza negata e rubata.

Grazie

Doriana Goracci

Così continua: “Quattro educatori ed una professoressa della struttura 'Il Villaggio dei Ragazzi' di Maddaloni (Caserta) sono stati arrestati. Gli educatori sono indagati per maltrattamenti su minori di eta' compresa tra gli undici e i sedici anni; la docente della scuola media e' indagata per abuso sessuale ai danni di due alunni di undici anni. Il Villaggio dei ragazzi e' un'istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell'infanzia.

ABUSI SU MINORI IN ISTITUTO: PROCURA, ERANO SISTEMATICI – Maltrattamenti fisici, psicologici; ''sistematico ricorso a metodi brutali ed umilianti da parte degli educatori''. E poi, ancora, violenza sessuale nei confronti di due undicenni messa in atto da un'insegnante; ''uso della violenza per mortificare le vittime'' e in alcune occasioni anche ''percosse che hanno riportato lesioni''. E' questo lo scenario descritto dagli inquirenti e subito da alcuni minori della Fondazione il 'Villaggio dei Ragazzi' di Maddaloni (Caserta).

Le delicate indagini, avviate nell'estate del 2009, sono state svolte dalla Squadra Mobile di Caserta e coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L'ascolto di numerosi bambini e adolescenti ospiti del Villaggio dei Ragazzi ha fatto emergere, spiega il procuratore Corrado Lembo, ''uno spaccato molto triste e sconsolante in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ivi ospitati''.

Portate alla luce, infatti, ''gravi condotte di maltrattamento fisico oltre che psicologico poste in essere da alcuni educatori nei confronti dei ragazzi alloggiati presso la fondazione''. Le dichiarazioni dei minori – ascoltati con l'ausilio di una psicologa – sono apparse ''assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalita' con le quali erano stati trattati da alcuni educatori dell'istituto e nella rappresentazione di metodi che – ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente educazione rigida – integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi''.

PROF SIMULAVA RAPPORTI IN CLASSE – Nella Fondazione 'Il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni (Caserta), istituzione di assistenza e beneficenza che avrebbe dovuto avere lo scopo di promuovere iniziative in favore dell'infanzia, in realta', secondo quanto ricostruito dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) avveniva ben altro: ''voluta mortificazione delle vittime'', e anche violenza sessuale. Uno degli episodi piu' inquietanti tra i tanti emersi dalle indagini, spiega il procuratore Corrado Lembo, ''e' quello verificatosi nel corso di una lezione presso la scuola media statale del Villaggio dei Ragazzi nel novembre del 2008, allorquando la professoressa colpita ora dall'ordinanza cautelare, con l'uso della forza fisica, aveva fatto stendere supini sul pavimento due alunni, entrambi di undici anni, e si era seduta dapprima sopra l'uno e subito dopo sopra l'altro, all'altezza dei genitali, e, quindi, aveva iniziato a prodursi in movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale''. Gli indagati – Domenico Bellucci (56 anni), Vincenzo Crisci (30 anni), Francesco Edattico (53 anni), Gianluca Panico (33 anni) e Maria Iesu (37 anni) – sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa stamani alla Procura di Santa Maria Capua Vetere.”

Faccio presente che su Facebook, sulla mia pagina ho messo una foto a corredo, con questa spiegazione: LA FOTO E' STATA DA ME TRATTA DALL'ARCHIVIO LUCE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI: “Caserta. Convegno orfani di guerra. Provincia di Caserta. L'onorevole Andreotti visita il Villaggio dei Ragazzi a Maddaloni Andreotti ed altre personalità entrano in una chiesa a Caserta per assistere ad una celebrazione religiosa data:27.01.1952 (ce ne sono anche altre…)

OGGETTO: Attività assistenziali”

E inoltre ho approfondito che: “Dal 2001, la Fondazione, struttura civile e di diritto pubblico, rimasta identica ai desideri del Fondatore, è gestita dalla Congregazione dei Legionari di Cristo, con Suoi religiosi e sacerdoti ed alcune Suore Carmelitane (per dare ai più piccoli ed ai più bisognosi un orientamento educativo che utilizzi il naturale senso dell’affetto materno e femminile): Tale passaggio di gestione si è realizzato per espressa volontà del fondatore dell’opera, Don Salvatore d’Angelo.

Nell’attuale Consiglio di Amministrazione inoltre sono presenti un Rappresentante del Comune di Maddaloni, un Rappresentante della Diocesi di Caserta ed il Sen. On.le Giulio Andreotti.

La Fondazione “Villaggio dei Ragazzi – don Salvatore d’Angelo” è un Ente Morale ed Ente di Diritto Pubblico di Assistenza e Beneficenza (IPAB), riconosciuto con decreti del Presidente della Giunta Regionale Campania, nato alla fine della Seconda Guerra Mondiale per aiutare, in quella fase storica, l’infanzia abbandonata e priva di tutto.

Don Salvatore D’Angelo, notissima figura di sacerdote attivamente impegnato, per oltre cinquantanni, sul piano dell’assistenza sociale ed educativa dei giovani in Terra di Lavoro.-.

Scopo della Fondazione è quello di sviluppare iniziative di assistenza sociale, attività educative, culturali e ricreative in favore di quei giovani e minori in genere nei quali le carenze affettive e le difficoltà stesse dell’ambiente familiare, oltre alle devianze sociali ben note sul Territorio, non avrebbero consentito una più salda e coerente formazione della personalità, una preparazione ed una formazione culturale per consentir loro una adeguata collocabilità nel mercato del lavoro dopo il corso di studi.

Ad onore e testimonianza della qualità degli studi va precisato inoltre che vivono e si formano nelle Scuole del Villaggio anche giovani rivenienti da famiglie abbienti della zona che preferiscono tali istituzioni per la qualità dell’istruzione e della preparazione morale, del livello culturale e formativo, nonostante abbiano un costo (pur altamente competitivo rispetto al mercato), non paragonabile alla gratuità della scuola pubblica, pure presente o alla gratuità utilizzata dagli interni con diritto di assistenza.

Nel Villaggio essi vivono una vita serena, basata ed orientata sui sempre validi valori e principi della comprensione dialogica, della solidarietà, dell’amore, del mutuo rispetto e di una continua formazione culturale.

Il metodo educativo, inteso a conseguire un’educazione globale della persona, si realizza, innanzitutto, mediante un’articolata struttura di istituzioni scolastico-formative, che va dalla Scuola per l’infanzia, alla Primaria a quella Media dell’obbligo(di stato), ai corsi superiori;

I giovani sia assistiti che interni, sia semiconvittori che solventi ricevono lo stesso trattamento e sono gestiti tutti insieme con un’articolazione formativa attuata in funzione ai loro bisogni ed alle motivazioni individuali che:

* Utilizza le più moderne tecniche pedagogiche messe a punto in tutte le scuole gestite dai Legionari di Cristo in tutto il mondo ed in particolare negli Stati Uniti, in Irlanda ed in Spagna,oltre che in Italia;

* Tutela e valorizza le identità individuali;

* Offre libertà di apprendimento;

* Propone la possibilità di insegnamento personalizzato;

* Informa chiaramente le famiglie e gli interessati sul suo funzionamento;

* Ascolta l’opinione degli altri per migliorarsi;

* Accoglie con fraternità non discriminante giovani di altre religioni o razze;

* Tutela la loro salute con un presidio medico con cinque specialisti.

* Tutti gli ospiti possono essere assistiti e guidati da uno psicologo (la Fondazione dispone di un proprio Istituto di Psicologia), disponibile nel Villaggio, per affrontare assieme i momenti critici dell’adolescenza e della maturazione.”

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