FOCUS 24 FEBBRAIO 2011

GOVERNO. DI PIETRO: SEGNALATO CASO BUCCHINO A MAGISTRATURA (DIRE) Roma, 24 feb. – “Bene ha fatto l'onorevole Bucchino a segnalare il tentativo di corruzione da parte del Pdl. Siamo di fronte a dei comportamenti che possono considerarsi reato. Cosi' come avevamo fatto il giorno successivo al passaggio di alcuni parlamentari dell'opposizione alla maggioranza, anche oggi abbiamo segnalato alla magistratura questo caso”. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Abbiamo chiesto- prosegue il leader dell'Idv un'integrazione del fascicolo sulla compravendita dei parlamentari da parte del Pdl, al fine di fornire un quadro piu' completo per la valutazione complessiva dell'intera vicenda. Condanniamo e denunciamo fermamente- conclude Di Pietro – questo ignobile mercato delle vacche che si sta perpetrando all'interno del Parlamento ai danni dei cittadini e a discapito della democrazia”.

MILLEPROROGHE: DI PIETRO, FIDUCIA ATTO IN ODIO A COLLE E CAMERE = (AGI) – Roma, 24 feb – “Il ricorso alla fiducia per il Milleproroghe e' un atto in odio al Presidente della Repubblica e al Parlamento”. Lo dice, conversando con i giornalisti a Montecitorio, il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che spiega: ” perche' lo strumento e' ingiustificato e perche' con il decreto si tenta di far entrare dei provvedimenti a vantaggio di alcuni cittadini, in danno di altri, e sempre i cittadini della casta e della cricca”.

GIUSTIZIA: DI PIETRO, PROCESSO BREVE? GOVERNO IRRESPONSABILE = (AGI) – Roma, 24 feb. – “Denunciamo l'irresponsabilita' di Berlusconi, del suo Governo e della sua maggioranza, nell'utilizzare le istituzioni per fare leggi ad personam che consentano di sfuggire dalla giustizia”. Lo dice il leader dell'Idv, conversando con i giornalisti. “E' la dimostrazione per cui deve lasciare al piu' presto il Governo”, aggiunge auspicando che i cittadini si rechino in massa a votare al referendum sul legittimo impedimento e “lo mandino a casa. Perche' – aggiunge – questo Parlamento non lo fara' mai”. (AGI)

LIBIA, DI PIETRO: FERMIAMO IL MASSACRO

(9Colonne) Roma, 24 feb – “Muhammar Gheddafi non è solo un dittatore e un tiranno. E' un macellaio che non esita a massacrare e bombardare il suo popolo pur di restare al potere. Io trovo, prima che politicamente, moralmente inaccettabile che il presidente della commissione Esteri del Senato del mio paese, Lamberto Dini, affermi che 'L'Italia non auspica la fine del Colonnello'”. Lo scrive il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro sul suo blog www.antoniodipietro.it. “Sono parole che aumentano la vergogna che sta ricadendo sull'Italia per colpa di chi la governa e che svelano quanto bugiarda e ipocrita sia la presa di posizione di Berlusconi contro Gheddafi, arrivata tardi e quando era ormai impossibile continuare a tacere per non disturbare il massacratore. Dopo quel è successo negli ultimi giorni in Libia, non è più questione di parole. Prendere le distanze non può bastare. Il governo italiano ha sottoscritto con la Libia un patto scellerato, votato con immensa cecità anche dal Pd, e bocciato solo da noi dell'Italia dei valori e dall'Udc. Con quel patto, l'Italia si è impegnata a pagare Gheddafi, a non impicciarsi degli affari interni libici e a rifornirlo di armi in abbondanza. Lui, in cambio, si incaricava di fermare gli immigrati africani che cercavano di partire dalle coste libiche. Lo ha fatto con gli stessi metodi che sta usando oggi contro chi protesta.. Ha riempito i lager, ha dato ai suoi soldati licenza di stuprare in massa le donne emigrate dagli altri paesi africani, ha cosparso il deserto di cadaveri. L'Italia ha fatto finta di non vedere. Ha dato a Gheddafi licenza di uccidere e non voleva sapere altro. Ora non possiamo più tacere e fare finta di niente. Ma per una volta la colpa di questa situazione che rende l'Italia complice di un assassinio di massa non è solo di Berlusconi e nemmeno solo della politica. L'intreccio di interessi tra l'Italia e Gheddafi è spaventoso. Oggi sul quotidiano 'Repubblica' c'è un prospetto degli interessi libici in Italia tale da far drizzare i capelli sulla testa. Il governo libico è il primo azionista di Unicredit. Detiene il 2% delle azioni di Finmeccanica, una percentuale uguale delle azioni Eni, il 14,8% delle azioni di Retelit, la società controllata da Telecom che si occupa della fornitura di servizi per la banda larga. Controlla anche il 7,5% della Juventus, e anche uno come me, che è tifoso juventino da tutta la vita, quando viene a saperlo si chiede come i tentacoli del dittatore libico abbiano potuto estendersi tanto nel nostro Paese. A tutto questo, poi, vanno aggiunti gli appalti delle opere in Libia, che grazie ai buoni uffici del governo sono stati affidati ad aziende italiane, e le forniture di gas, che rendono l'Italia dipendente dalla Libia per il proprio fabbisogno energetico. Ciò significa che quando si è trattato di fare affari e soldi, le aziende e la politica italiane non ci hanno pensato sopra un momento prima di ignorare i diritti umani e civili di un popolo. Cosa dobbiamo fare ora noi italiani? Dobbiamo preoccuparci di offrire il massimo aiuto umanitario alla popolazione libica. Dobbiamo inviare le nostre navi e fare il possibile per sostenere quella gente che in questo momento è esposta a tragedie di ogni tipo. Però dobbiamo fermarci agli aiuti umanitari senza nemmeno prendere in considerazione interventi militari. Sappiamo già come andrebbe a finire. Ci troveremmo impigliati in una situazione dalla quale non sapremmo più come uscire, e dopo un po' finiremmo complici di questo o quel signore della guerra, come è successo in Afghanistan. Ma ancora prima dobbiamo annullare il patto scellerato italo-libico che ci rende a tutti gli effetti complici attivi del regime massacratore di Gheddafi. Quell'accordo deve essere stracciato subito. E ci aspettiamo che a chiederlo con noi, riconoscendo l'errore commesso votando a favore di quel patto, sia anche il Partito democratico. Intanto vi invito a firmare, come ho fatto io, l'appello “FERMIAMO IL MASSACRO IN LIBIA” lanciato da Andrea Camilleri, Luigi Ciotti, Margherita Hack, Dacia Maraini, Moni Ovadia, Igiaba Scego e che prevede una mobilitazione oggi pomeriggio dalle 16 davanti a Montecitorio.”.

LIBIA: DI PIETRO, BLOCCARE FORNITURA ARMI ITALIANE A TRIPOLI = PDL E PD SI ASSUMANO RESPONSABILITA' MORALE FIRMA TRATTATO Roma, 24 feb. (Adnkronos) – “E' indispensabile bloccare la fornitura di armi alla Libia. Armi che provengono quasi tutte da armerie italiane e da accordi stipulati da tutti i governi, che hanno armato il dittatore libico e svenduto per ragioni commerciali la dignita' di un popolo”. Lo ha detto il leader di Idv Antonio Di Pietro, che ha ricordato come il trattato Italia-Libia preveda “la fornitura di armi da parte del nostro Paese. Un accordo votato da Pdl e Pd, che se ne devono assumere la responsabilita' morale”. Di Pietro respinge l'ipotesi di un intervento militare in Libia: “di azioni di questo tipo ne abbiamo viste tante trasformarsi in un bagno di sangue”. “E' comunque un atto odioso e razzista, che rasenta la criminalita' -ha detto tra l'altro il leader Idv- inviare caccia e cacciatorpediniere e non navi con aiuti umanitari che accolgano i profughi ammassati sulle coste libiche, che vengono mitragliati dal regime di Gheddafi. Sono persone che vanno aiutate e non respinte. Con l'atteggiamento di questo governo -ha concluso Di Pietro- l'Italia appare complice di un regime”

Libia, Di Pietro: Trattato scellerato, creare embargo sulle armi Roma, 24 FEB (Il Velino) – “L'articolo 20 del trattato Italia-Libia prevede la fornitura di armi dell'Italia alla Libia: il Pd e il Pdl si devono assumere la responsabilita' morale di aver votato questo trattato scellerato con cui riarmavano il regime di Gheddafi”. Lo ha detto Antonio Di Pietro esternando a Montecitorio. Per il leader Idv “quello che dobbiamo fare in questo momento e' denunciare il trattato di amicizia Libia-Italia. Noi dell'Idv avevamo visto giusto a non votarlo”, ha detto. Bisogna invece “creare un embargo delle armi nei confronti della Libia, perche' quasi tutte le armi usate dal regime – denuncia Di Pietro – provengono da armerie italiane e da contratti fatti dai governi italiani che hanno armato il dittatore libico. Per ragioni prettamente commerciali hanno svenduto la dignita' di un popolo e il diritto dei popoli ad avere le liberta' fondamentali”. Il leader Idv contesta poi l'azione del Governo per fronteggiare la crisi umanitaria: “E' un atto odioso e razzista che rasenta la criminalita' mandare verso la Libia cacciatorpedinieri invece di navi umanitarie che accolgano gli esuli e i profughi che stanno ammassati sulle rive e vengono mitragliati dal regime di Gheddafi. Quelle persone – ha sottolineato Di Pietro – non vanno respinte ma vanno aiutate perche' questo prescrive il diritto delle genti. Il nostro paese con questo atteggiamento – ha concluso – si sta comportando da complice del regime”.

LIBIA: IDV, GHEDDAFI MASSACRA CIVILI CON ARMI ITALIANE (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''Il governo italiano deve bloccare immediatamente la fornitura di armi alla Libia. Gheddafi sta massacrando migliaia di civili inermi con le armi che gli ha venduto il nostro Paese, grazie allo scellerato trattato di amicizia italo libico voluto fortemente da Berlusconi. Questo bagno di sangue pesa come un macigno su questo esecutivo''. E' quanto hanno affermato Fabio Evangelisti, capogruppo Idv in commissione Esteri e Leoluca Orlando, portavoce del partito, a margine del presidio 'Fermiamo il massacro in Libia', organizzato dall'Arci e in corso di svolgimento a piazza Montecitorio. ''Secondo quando denuncia la 'Rete italiana per il disarmo' e 'Tavola della pace' – proseguono Orlando ed Evangelisti – nel 2009 l'Italia avrebbe destinato al regime del colonnello Gheddafi, attraverso Malta, oltre 79 milioni di euro di armi leggere prodotte dalla ditta Beretta. Ma, dalle relazioni della presidenza del Consiglio italiano sull'export di armamenti, non risulta alcuna autorizzazione all'esportazione di quelle armi ne' a Malta, ne' alla Libia''. ''Se tutto cio' fosse confermato – proseguono i parlamentari dipietristi – sarebbe gravissimo. Abbiamo presentato un'interrogazione urgente, a prima firma Di Pietro, nella quale chiediamo al governo urgenti chiarimenti in merito a questa denuncia. Chiederemo, inoltre, l'istituzione di un'immediata commissione Europea e delle Nazioni Unite che faccia luce – al piu' presto – concludono – su quest'indegno traffico che coinvolge il nostro Paese e, soprattutto, il nostro governo.

Diritto d'autore, Idv: Riforma sia fatta dal Parlamento Roma, 24 FEB (Il Velino) – “La riforma della disciplina del diritto d'autore sul web deve essere fatta dal Parlamento, non dall'Agcom”. Lo afferma il Gruppo dell'Italia dei Valori al Senato, che sull'argomento ha depositato una mozione a prima firma del capogruppo Felice Belisario. “E' necessario – spiega il senatore – che l'Agcom sospenda l'iter di attuazione del provvedimento con cui ha attribuito a se stessa il compito di adottare misure a tutela del diritto d'autore sulle reti elettroniche. Il rischio e' che l'Autorita' oscuri siti web ritenuti scomodi senza alcun accertamento da parte della magistratura. Il governo deve sostenere l'avvio dell'esame degli atti che giacciono da tempo in Senato in materia di riforma complessiva del diritto d'autore, come del resto si e' gia' verificato in Francia e in Gran Bretagna. Insomma – conclude Belisario – chiediamo che sia il Parlamento e non un'autorita' amministrativa, peraltro nominata dal governo, ad occuparsene, perche' solo in questo modo sara' possibile realizzare una riforma complessiva e non parziale della disciplina ormai obsoleta del diritto d'autore”.

FEDERALISMO: BELISARIO, CORTE CONTI CONFERMA AUMENTO TASSE (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''L'allarme lanciato dalla Corte dei Conti conferma quello che l'Italia dei Valori dice da tempo: il federalismo che la Lega vuole imporre al Paese fara' solo aumentare le tasse per i cittadini e mandera' in bancarotta i Comuni, soprattutto quelli meridionali''. Lo afferma il capogruppo IdV al Senato, Felice Belisario. ''Quella sul federalismo – spiega Belisario – era una sfida importante, che l'Italia dei Valori aveva accettato, votando a favore della legge n. 42 del 2009, per responsabilizzare gli amministratori locali, per evitare lo sperpero di risorse pubbliche, per dare risposte efficaci ai bisogni dei cittadini''. ''La Lega l'ha pero' trasformata – sostiene Belisario – in una proposta indecente, con evidenti criticita' di ordine costituzionale, logico e finanziario, non a caso bocciata in commissione bicamerale e, ora, anche dalla Corte dei Conti''. ''Il governo – conclude il capogruppo dell' Idv al Senato – raccolga l'allarme della magistratura contabile, ascolti i Comuni e faccia retromarcia correggendo un provvedimento iniquo e sbagliato''. (ANSA).

GOVERNO: DONADI, CONTINUA SQUALLIDA COMPRAVENDITA PARLAMENTARI = (ASCA) – Roma, 24 feb – ''Il caso di corruzione politica denunciato dal deputato del Pd Gino Bucchino e' la dimostrazione che continua la squallida compravendita di parlamentari. La corruzione e' la prosecuzione della politica con altri mezzi''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Italia dei Valori – aggiunge Donadi – ha gia' presentato esposti alla procura per denunciare casi analoghi e questo episodio rafforza l'idea che la maggioranza numerica in parlamento sia fittizia, tenuta insieme solo dalle offerte ai singoli deputati''. ''Questa compravendita -conclude Donadi- ha ridotto il parlamento italiano ad una specie di mercato delle vacche, ha svilito le istituzioni e offeso i cittadini onesti. E' una altro segno del declino politico, morale e culturale del berlusconismo''.

IMMUNITA': DONADI(IDV), CHI LA RIPROPONE HA PERSO CONTATTO CON PAESE = (ASCA) – Roma, 24 feb – ''La Corte dei Conti ci consegna uno scenario di una corruzione sempre piu' dilagante. Solo oggi, sono stati arrestati 10 persone in Puglia per tangenti sulla Sanita', mentre il Paese si dibatte in una crisi economica sempre piu' spaventosa. In questo scenario preoccupante, c'e' chi propone il ritorno all'immunita'. Ebbene, chi lo fa, mostra chiaramente di vivere al chiuso del palazzo e di aver perso il contatto con il paese reale e con le esigenze vere dei cittadini''. Lo dichiara in una nota, Massimo Donadi, presidente dei deputati di Italia dei Valori.

SAVIANO: ORLANDO (IDV), SU 'IL GIORNALE' VILE DOSSIERAGGIO (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''L'Italia dei Valori esprime solidarieta' al giornalista Roberto Saviano, oggi al centro di un attacco strumentale da parte del quotidiano Il Giornale e condanna fermamente il vile dossieraggio commissariato dalla solita cabina di regia per intimidire i nemici del regime e le voci scomode''. Lo afferma in una nota il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ''Ancora una volta, dal quotidiano della famiglia Berlusconi – continua – arriva un esempio di cattivo giornalismo e bieco tentativo di coprire di fango chi, come Saviano, ha il coraggio di denunciare la connivenza tra politica e malaffare senza mai piegarsi. Il metodo e' sempre lo stesso: una macelleria mediatica che parte dai giornali del presidente del Consiglio per trasferirsi nelle tv Mediaset e nei Tg asserviti''. (ANSA).

LIBIA: ORLANDO (IDV), A SIT IN PER DENUNCIARE GENOCIDIO = Roma, 24 feb. (Adnkronos) – “Sto qui per denunciare un genocidio che continua”. Cosi' Leoluca Orlando, deputato dell'Italia dei Valori, al sit in organizzato dall'Arci sotto Montecitorio per chiedere che cessino le violenze in Libia. “Si tratta di un genocidio che e' iniziato con quella assurda deportazione che e' la politica dei respingimenti. E' veramente sconvolgente -aggiunge Orlando- pensare che il nostro governo negli anni e nei mesi passati ha ricordato che il numero degli immigrati che sbarcano sulle coste della Sicilia sono diminuiti dell'80%”. E' legittimo chiedersi -continua Orlando- che se l'80% non e' venuto, dove e' andato? Sono morti nel deserto, nei campi di concentramento gestiti in appalto dal nostro governo”, conclude.

INTERCETTAZIONI: IDV IN PIAZZA IL 12 MARZO CONTRO BAVAGLIO = (ASCA) – Roma, 24 feb – ''L'Italia dei Valori ribadisce la propria adesione alla manifestazione prevista per il 12 marzo e promossa da 'Articolo 21' per difendere la Costituzione e contro il bavaglio alla libera stampa. Saremo in tutte le piazze italiane con la Costituzione in mano per impedire questa spallata neo fascista contro i principi cardine della Carta. Manifesteremo, inoltre, per difendere l'articolo 21 seriamente minacciato dalle leggi liberticide e commissionate ad hoc dal presidente del Consiglio. Sara' una nuova resistenza democratica e l'Italia dei Valori ci sara' sempre e ovunque''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.

Milleproroghe, Mura(Idv): Responsbili relegati a ruolo parenti poveri Roma, 24 FEB (Il Velino) – Il maxiemendamento al milleproroghe, sul quale il governo ha posto la fiducia, non e' assolutamente sufficiente a sanare un decreto che rimane pessimo dai vizi rilevati dalla nota del presidente della Repubblica. – Lo dichiara l'on. Silvana Mura deputata di Idv – D'altro canto e' pero' utile a dimostrare una cosa, ovvero che i Responsabili, che tengono in vita questo governo, sono destinati a fare i parenti poveri in un'alleanza in cui comanda solo la Lega, come dimostra il fatto che il regalo agli splafonatori del nord resta, mentre saltano giustamente i favori piu' eclatanti accordati da Roma in giu'.

BIOETICA: MURA (IDV), PER UNA VOLTA STATUS QUO POTREBBE ESSERE MEDIAZIONE VIRTUOSA = Roma, 24 feb. (Adnkronos) – “Poiche' in materia di temi etici, ed in particolare di testamento biologico, si fronteggiano due posizioni tra loro inconciliabili, forse lasciare le cose come sono, per una volta potrebbe essere la soluzione piu' virtuosa, almeno nelle condizioni date”. Ad affermarlo e' la deputata dell'Idv Silvana Mura. “Rinunciare ad approvare oggi una legge sul testamento biologico -aggiunge- potrebbe essere una mediazione accettabile per tutti, perche' l'attuale ordinamento non prevede la possibilita' di redigere dichiarazioni anticipate di trattamento e questo dovrebbe essere gradito a chi ritiene che la vita sia un diritto indisponibile sempre e comunque”. “Allo stesso tempo, la permanenza dello status quo eviterebbe di approvare una legge che di fatto costituirebbe una pietra tombale, difficile da rimuovere, per l'introduzione di un vero testamento biologico. Almeno su un tema che tocca direttamente la vita dei cittadini sarebbe opportuno -conclude Mura- che le forze politiche dimostrino senso di responsabilita' e si astengano dall'ingaggiare l'ennesima devastante battaglia a tutto campo”.

INTERCETTAZIONI: FORMISANO (IDV), STRUMENTO IRRINUNCIABILE = 'TRA IL DIRITTO ALLA PRIVACY E DIRITTO ALL'ACCERTAMENTO DELLA VERITA' DEVE PREVALERE IL SECONDO' Roma, 24 feb. – (Adnkronos) – ''Un conto e' la disciplina delle intercettazioni, che sono state, sono e saranno un formidabile strumento di indagine, si pensi da ultimo al caso di Avetrana. Un altro conto e' l'eventuale uso improprio che se ne fa. Sarebbe assurdo che, per fare uno sgarbo alla stampa, il governo facesse come il marito che, per far dispetto alla moglie, si priva degli attributi''. Ad affermarlo, e' Nello Formisano (Idv), ricordando ''di essere stato, in passato, ascoltato su una utenza intercettata, finita poi sulla stampa''. ''E' ovvio -aggiunge Formisano- che l'utilizzo non giudiziario di intercettazioni utili ai fini di indagine debba essere demandato ad una corretta deontologia professionale, ma anche ad una legislazione piu' precisa della materia, soprattutto quando si e' ancora in fase istruttoria ed il contenuto dovrebbe restare segreto''. ''In ultima analisi -conclude Formisano- tra il diritto alla privacy e diritto all'accertamento della verita' deve prevalere il secondo''.

Milleproroghe, Bugnano (Idv): stravolge legge e sentenza Cassazione Roma, 24 FEB (Il Velino) – “Il governo ha inserito nel maxiemendamento al decreto milleproroghe, in maniera subdola, un comma che stravolge le disposizioni del codice civile e anche l'ultima sentenza della Cassazione (n. 24418 del 2/12/10), che aveva sancito definitivamente il diritto dei correntisti a farsi restituire tutte le somme illegittimamente addebitate dalle banche su conti correnti con la capitalizzazione trimestrale degli interessi. Il centrodestra favorisce le banche e danneggia milioni di risparmiatori, e' un inaccettabile schiaffo alla giustizia sociale”. Lo afferma Patrizia Bugnano, capogruppo Idv in commissione Industria e commercio. “La Suprema Corte – aggiunge – aveva consolidato definitivamente (o almeno cosi' si riteneva) i principi favorevoli agli utenti dei servizi bancari vittime dell'anatocismo, stabilendo che la prescrizione del diritto del correntista a ottenere la restituzione delle somme, illegittimamente addebitate dalla banca sul conto corrente, scatta dalla chiusura del rapporto e non dalla data della singola annotazione a debito sul conto. Pertanto aveva riaffermato il divieto assoluto dell'anatocismo trimestrale e annuale, garantendo in questo modo la certezza matematica della restituzione dell'indebito quantificato da una apposita perizia. L'anatocismo e' una prassi illegale: l'art. 1283 del Codice Civile inibiva espressamente la capitalizzazione trimestrale degli interessi praticati dalle banche. Nelle disposizioni concernenti il sistema bancario, dopo aver espunto il punto 10 che voleva modificare l'art. 644 del codice penale aumentando i tassi soglia previsti dalle legge antiusura, il governo ha inserito nel maxiemendamento un punto 9, in ordine alle operazioni bancarie regolate in conto corrente regolate dall'art. 2935 del codice civile: ora l'articolo si interpreta nel senso che la prescrizione relativa ai diritti nascenti dall'annotazione in conto inizia a decorrere dal giorno dell'annotazione stessa. Questa interpretazione autentica della legge, che sconfessa completamente la decisione ben piu' qualificata della Suprema Corte di Cassazione, fara' perdere ai correntisti migliaia di cause gia' avviate e dove si aveva la certezza della vittoria. Questo articoletto nascosto e' stato evidentemente 'suggerito' al governo dai banchieri con l'avallo della Banca d'Italia e produrra' conseguenze disastrose per tantissime piccole aziende che avevano avviato cause nei confronti delle banche per vedersi riconosciuti i propri diritti. Adesso tutte quelle cause saranno perse, le aziende saranno costrette a pagare tutte le spese di giudizio e a pagare debiti illegittimi alle banche con la conseguenza che, con la crisi in atto, falliranno per mancanza di liquidita'. Di questo nessuno parla. I media si soffermano sul 'bunga bunga' che fa notizia mentre a nessuno evidentemente interessa del destino di migliaia di piccole e medie aziende. L'opposizione preferisce contrastare il governo sul piano dei gossip e non sulla sostanza dei fatti. Anche la Confindustria tace – conclude Bugnano – e soltanto alcune associazioni di consumatori tentano di contrastare la potenza delle banche”. (com/mpi)

MILLEPROROGHE: IDV,STOP ANATOCISMO E'DANNO GRAVE CONSUMATORI (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''Italia dei Valori non passa sopra all'anatocismo. Si tratta, di fatto di un vergognoso regalo alle banche, contro gli interessi dei correntisti''. E' quanto si legge in una nota congiunta di Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera ed Elio Lannutti, capogruppo IdV in commissione Finanze al Senato. ''Le banche, infatti – spiegano i due dipietristi – non saranno costrette a restituire a correntisti ed imprese interessi indebitamente applicati (in quanto interessi sugli interessi, il cosiddetto anatocismo, appunto). La modifica retroattiva del termine di prescrizione escludera' moltissimi aventi diritto alla restituzione a non ricevere piu' nulla, nonostante sentenze emesse da numerosi tribunali''. ''E' un danno gravissimo per i consumatori – concludono Borghesi e Lannutti – gia' vessati da spese e commissioni che rendono il conto corrente in Italia il piu' costoso a livello europeo''.

MILLEPROROGHE: GIAMBRONE (IDV), GOVERNO STRANGOLA LA CULTURA (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''Lo avevamo gia' detto ai tempi del pessimo decreto Bondi e lo ribadiamo oggi a proposito del milleproroghe: il Governo ha stretto in una morsa la cultura del nostro Paese con l'intenzione di strangolarla. Non puo' certo chiedere ai sovrintendenti di rendersi complici di questo crimine: la condanna del mondo dello spettacolo a questa irresponsabile maggioranza e' senza appello''. Lo afferma il vicepresidente dei senatori Idv Fabio Giambrone, Capogruppo in Commissione Cultura. ''Il mancato reintegro del Fus – prosegue Giambrone – e' allarmante, comporta la decimazione della nostra produzione culturale e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Questo taglio scellerato alle risorse e' il gesto sprezzante di un Governo incapace di comprendere il valore sociale ed economico del mondo dello spettacolo''. ''In particolare – sostiene Giambrone – le fondazioni liriche rischiano di chiudere i battenti come gia' denunciato dall'Accademia di Santa Cecilia. Esprimo la mia piena solidarieta' al sovrintendente Bruno Cagli per l'estremo atto di orgoglio professionale cui e' stato costretto. Questo e' il risultato della politica del centrodestra: sopprimere centinaia di anni di storia della cultura italiana''. ''L'Italia dei Valori e' al fianco dei cittadini e dei professionisti del settore dello spettacolo – conclude Giambrone – e faremo di tutto per liberarci presto dal Governo Berlusconi, che e' un incubo per la coscienza civile del nostro Paese''.

GITA NEGATA A DOWN: PEDICA (IDV), PRESENTATA INTERROGAZIONE PER CHIEDERE PROVVEDIMENTI CONTRO DOCENTI (ANSA) – ROMA, 24 FEB – La notizia di alunni ''che salgono in cattedra al posto dei loro insegnanti è un segnale che deve farci riflettere''. Lo afferma il senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, che ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro Gelmini ''chiedendo la radiazione dall' albo dei docenti colpevoli di aver incitato atteggiamenti discriminatori nei riguardi del ragazzo down''. ''Questi alunni, capaci di mettere in campo un'umanità e valori andando contro i loro stessi insegnanti – aggiunge il senatore – vanno premiati. Ho intenzione di invitarli al Senato per farli assistere a una seduta dei lavori parlamentari. Per dare continuità al gesto nobile dei ragazzi, sto lavorando a un disegno di legge che sia in grado di dare maggiore tutela ai portatori di handicap nelle scuole, e al contempo includere sanzioni più severe per chi promuove atteggiamenti discriminatori''. (ANSA).

Milleproroghe, Pedica (Idv): Alemanno “bocciato” anche da Napolitano Roma, 24 FEB (Il Velino) – “Alemanno una porta in faccia la prende anche dal presidente Napolitano, il milleproroghe stravolto nel suo testo originario tornera' alla camera e poi al senato con le modifiche concordate con il Quirinale. Il sindaco di Roma deve dovra' dire addio ai tre assessori in piu' che gli erano stati promessi -lo afferma in una nota il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica – Alemanno vendendo l'anima al diavolo del governo Berlusconi, e' caduto in un delirio di onnipotenza che gli fa credere in un illimitato potere che di fatto non ha, non bastano i fermi e le porte sbattute in faccia, per ridimensionare l'ego malato del sindaco capitolino -continua Pedica – Alemanno se ne faccia una ragione, i suoi piani ancora una volta vengono stravolti. Alla luce dei fatti si metta a lavoro e trovi la soluzione per le quote rosa – conclude Pedica.

BIOTESTAMENTO, PALAGIANO (IDV): LIBERTA' DI SCELTA E' VALORE DOMINANTE (9Colonne) Roma, 24 feb – “L'Italia dei Valori fa parte dei Liberali Democratici Riformisti Europei, dunque pone la libertà come il più grande valore dell'uomo, non negoziabile ed irrinunciabile. Pertanto, nel tema del fine vita non esita a confermare la libertà di scelta di ciascun individuo come diritto fondamentale: chi vuole idratazione e nutrizione a tempo indefinito, anche in caso di coma irreversibile, faccia pure; chi vuole sospendere tali terapie quando non c'è più speranza deve essere altrettanto garantito”. Così Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari Sociali e responsabile sanità del partito, sul biotestamento. “Quando il parlamentare è chiamato a legiferare – aggiunge Palagiano – deve seguire la linea politica tracciata dal proprio partito in campo di diritti civili, una linea che salvaguardi la laicità dello Stato ed il diritto inviolabile della libertà di scelta individuale. Libertà è anche poter governare la propria vita quando la mente ci abbandona e quando non siamo più padroni del nostro corpo”.

SANITA': MASCITELLI (IDV), FAZIO NASCONE LA VERITA' (ANSA) – PESCARA, 24 FEB – ''Prendo atto che in Abruzzo esiste un solo piano di rientro che e' quello vigente al momento della nomina del commissario ad acta, e quindi tutto il resto sono variazioni che godono di una discrezionalita' che esula dai compiti di un commissario''. E' la replica del Senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell'Italia dei Valori, alla risposta che il ministro Fazio ha dato nel corso del question time sulla gestione commissariale della sanita' in Abruzzo che si e' tenuto oggi in Senato, alle ore 16.00. ''Fazio – ha sottolineato Mascitelli – ha dichiarato che Chiodi sta attuando il piano di rientro 2007-2009. Evidentemente Chiodi lo sta facendo con una discrezionalita' che esula da quelle che sono le competenze e le prerogative di un commissario ad acta. Alcuni esempi: nella ricontrattazione dei tetti di spesa con gli erogatori della sanita' privata ha ottenuto risparmi inferiori rispetto agli obiettivi prefissati, quindi a vantaggio delle strutture sanitarie private; la riconversione degli ospedali non avviene come era previsto dal piano di rientro, tant'e' che e' dovuto intervenire anche il Consiglio di Stato dichiarando che la riconversione di uno di questi ospedali, quello di Guardiagrele, non poteva avvenire se non vi erano adeguate misure alternative''. ''Il ministro Fazio – ha concluso Mascitelli – nasconde la verita': parla di avanzi, ma nasconde i dati che verranno allo scoperto sulla mobilita' passiva, ossia relativi ai tanti abruzzesi costretti dai disservizi a farsi curare fuori regione; parla di riorganizzazione della rete ospedaliera, ma nasconde che nulla e' stato fatto per la costruzione di una rete di emergenza territoriale di medicina dei servizi e di medicina del territorio; parla di criteri trasparenti e non sa che il suo commissario ad acta, Gianni Chiodi, ha dichiarato in audizione al Senato, che dovra' chiedere alle Procure un anno di tempo, perche' continua a permanere una situazione di illegalita'''.

ITALIA 150: MASCITELLI, A RISCHIO CONVERSIONE DL 17 MARZO (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''Il decreto varato per assegnare gli effetti civili alla festivita' del 17 marzo rischia di non essere convertito in legge: la Lega ha tutte le intenzioni di calpestare l'unita' del Paese per rincorrere l'incubo secessionista. Noi abbiamo votato a favore per il valore storico e culturale della ricorrenza, ma il Governo fa il gioco delle tre carte: chiarisca subito quali sono le sue reali intenzioni''. Lo chiede il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Bilancio al Senato, Alfonso Mascitelli. ''Il 17 marzo – spiega Mascitelli – e' gia' stato dichiarato festa nazionale dalla legge 29 giugno del 2010, ora bastava applicare gli effetti civili. Invece il Governo ha espressamente previsto che dall'attuazione del decreto sull'anniversario dell'Unita' d'Italia non derivino nuovi oneri a carico della finanza pubblica. E' un bluff collegare gli effetti civili del 17 marzo alla giornata del 4 novembre, che come noto non e' considerata festiva: in questo modo si afferma che la ricorrenza dei 150 anni non e' degna di essere celebrata''. ''E' chiaro che la Lega vuole opporsi ad una celebrazione solenne, ma penseremo noi a costringere il Governo a scoprire le carte – conclude Mascitelli – chiarendo una volta per tutte se e' in grado di fare l'interesse generale, oppure se deve continuare a rimanere ostaggio del Carroccio''. (ANSA).

ITTIERRE, IDV PRESENTA INTERROGAZIONE A MINISTRO ROMANI (9Colonne) Roma, 24 feb – L'Italia dei Valori ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, sulla vicenda del complesso aziendale molisano Ittierre, in amministrazione straordinaria dai primi mesi del 2009: “Dopo gli annunciati 500 esuberi, la società è stata acquistata dal gruppo Albisette S.p.a. che aveva promesso di non licenziare così tanti dipendenti ed ha perciò usufruito di ingenti garanzie pubbliche, senza riuscire per questo a rispettare gli accordi iniziali – si legge in una nota -. Con l'interrogazione, a firma del presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, i deputati Idv, Aniello Formisano, Anita Di Giuseppe e Giovanni Paladini, si intende chiedere al ministro se, insieme alla regione Molise, non intenda trovare una soluzione che possa salvaguardare i livelli occupazionali per tutti i lavoratori, che sono in maggioranza donne, anche attraverso gli strumenti che la legge prevede come ad esempio i contratti di solidarietà. Inoltre, l'Italia dei Valori chiede un incontro con il ministro Romani al fine di individuare una positiva azione del governo, indirizzata ai commissari, con l'obiettivo di offrire garanzie concrete anche per quei 200 dipendenti esclusi dalla vendita di Ittierre”.

AGILE: IDV, UNIRLA CON EUTELIA, PER LAVORATORI SOLUZIONE INDUSTRIALE GIUSTA = Roma, 24 feb. – (Adnkronos) – ''L'Italia dei Valori ha presentato al Senato un'interpellanza per chiedere al ministro dello Sviluppo Economico di riferire sugli indirizzi di natura industriale da indicare ai commissari di Agile e Eutelia''. Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che questa mattina ha partecipato all'assemblea dei lavoratori delle aziende Agile e Eutelia, entrambe in amministrazione straordinaria. Per l'IdV, aggiunge, ''e' necessario unificare le due strutture per fornire al Paese una moderna azienda nel campo delle Information Technology e della banda larga. I lavoratori di Agile e Eutelia, infatti, si sono conquistati il diritto a una soluzione industriale giusta, battendosi anche contro imprenditori disonesti che hanno distrutto due realta' aziendali dignitose''. L'Italia dei Valori, conclude Zipponi, ''ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Procura Antimafia, obbligando cosi' il governo a riaffrontare questa delicata vicenda. Individuare una soluzione per Agile-Eutelia significa dare un futuro ad un settore industriale strategico del nostro Paese''.

Vinyls, Idv: governo e ministero trovino soluzione in fretta Roma, 24 FEB (Il Velino) – “La vicenda della Vinyls meriterebbe una soluzione diversa dall'ennesima finanziaria senza un piano industriale e con personaggi a dir poco ambigui che chiedono soldi allo Stato per fare gli imprenditori”. Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. “Il governo e il ministero dello Sviluppo Economico cosa stanno aspettando? Si sbrighino a trovare una soluzione per i lavoratori della Vinyls che aspettano ormai da un anno una risposta seria e trasparente. Per questo, l'Italia dei Valori continuera' a sostenere, in Parlamento e sul territorio, la battaglia dei cassintegrati dell'Asinara. E' necessario individuare al piu' presto un piano industriale che sia condiviso soprattutto dai lavoratori per mettere fine a questa drammatica vicenda”.

MILLEPROROGHE: IDV, GIOCO SPORCO SU INCROCI GIORNALI-TV (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''Il governo ha rimesso a posto qualche pedina, ma il gioco rimane truccato. Su questa storia della fine del divieto di acquisto di giornali da parte di chi ha gia' una posizione dominante nel mondo della tv, hanno evidentemente barato, fatto un gioco sporco, con un rinvio di tre mesi che certo non risolve il problema. Resta, infatti, il forte dubbio, per non dire la certezza, che tutto sia finalizzato alla salvaguardia degli interessi del premier, il quale, evidentemente non contento della stampa che possiede, vuol mettere mano anche su qualche giornale a larga tiratura come il Corriere della Sera. Tutto cio' e' inaudito''. Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. (ANSA).

LIBIA: DE MAGISTRIS (IDV), UE SOSTENGA PRIMAVERA DEMOCRATICA (ANSA) – ROMA, 24 FEB – “In alcuni paesi del Nord Africa e' in atto una 'primavera democratica popolare' che portera' alla distruzione di quei regimi che per decenni, con l'appoggio occidentale e in primis dell'Italia, hanno compresso i diritti umani e le liberta' civili”, afferma Luigi De Magistris, eurodeputato IdV, che ha firmato l'appello con cui si chiede di fermare il massacro in Libia e la repressione in tutti i Paesi coinvolti nella “rivolta dei gelsomini”. “Questo sforzo democratico – spiega De Magistris – va sostenuto da parte dell'Ue con la coscienza critica di avere, purtroppo, favorito quegli stessi poteri tirannici oggi in dissoluzione. In particolar modo il governo Berlusconi che si e' genuflesso alla Libia di Gheddafi, chiudendo gli occhi di fronte alle sue sistematiche violazioni dei diritti umani, in cambio di commesse oppure appalti nel settore delle infrastrutture, degli armamenti e dell'energia, i quali hanno ingrassato societa' vicine all'esecutivo e le lobby amiche. Perche' – conclude l'ex pm – a questo e' servito il Trattato di amicizia, oltre a ratificare una politica xenofoba sull'immigrazione che serviva alla Lega per fini elettorali”.

IMMUNITA': DE MAGISTRIS, CON BERLUSCONI NON SE NE PARLA (ANSA) – ROMA, 24 FEB – ''L'Italia non e' un paese democratico perche' Berlusconi inquina la vita pubblica poiche' ossessionato dal fuggire la legge. Per questo, e' impossibile affrontare in modo 'laico' un confronto sul tema della riforma della giustizia o della revisione dell'immunita' parlamentare, che si tradurrebbe nel tentativo di distruggere la prima e di introdurre l'impunita'. Non si puo' fare, senza se e senza ma''. Lo dice l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris. ''Se l'Italia fosse una democrazia vera e priva dell'anomalia berlusconiana – sottolinea – il tema dell'immunita' parlamentare potrebbe anche essere affrontato, con l'intento di proteggere quei parlamentari impegnati nella lotta alle deviazioni istituzionali e alle collusioni tra politica e mafie, i quali per tanto possono diventare target di una risposta punitiva anche da parte di spezzoni deviati dello Stato. Lo stesso vale per la giustizia. Purtroppo pero' la realta' politica e' un'altra, quindi non resta che opporsi al tentativo in atto di porre i pm sotto controllo dell'esecutivo, di introdurre norme come processo breve e intercettazioni che sono mannaie per la giustizia''. (ANSA).

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