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Bucchino ( PD Estero):”Con 150mila euro il Pdl voleva comprarmi”

«Ciao Gino, ho un progetto importante di cui parlarti…». «Il fatto che mi desse del 'tu' mi ha spiazzato. Ho pensato magari lo conoscerò e così ho accettato di incontrarlo il giorno dopo a Piazza S.Silvestro…».

Il deputato del Pd eletto nella circoscrizione Estero (America settentrionale e centrale) Gino Bucchino racconta così, in una conferenza stampa a Montecitorio, come hanno tentato di 'adescarlo' circa tre settimane fa per farlo entrare nel gruppo dei 'Responsabili'.

«La persona che mi ha contattato – racconta ancora il parlamentare – mi ha detto di essere di 'Rifondazione socialista' e di aver parlato fino a poco prima con Denis Verdini e che dunque per il mio passaggio nelle file della maggioranza era tutto a posto. Mi hanno offerto di ricandidarmi per la prossima legislatura e mi hanno promesso 150mila euro a titolo di rimborso delle spese elettorali che avrei dovuto sostenere…». «Ma io ho detto 'no' – assicura – e ho deciso di fare questa denuncia politica perché penso che non sia giusto questo mercato di parlamentari. La sorte di milioni di persone non può dipendere da questo mercanteggiamento di deputati».

Gino Bucchino difende con orgoglio il fatto di essere di sinistra («lo sono dai tempi del liceo e ho militato prima nel Pci, Pds, Ds e ora nel Pd») e contesta questo modo portato avanti dall'attuale maggioranza di intendere la politica come «commercio di parlamentari». «Il cambio di casacca, il ripensamento politico – spiega ai cronisti a Montecitorio – ci potrà anche essere. Ognuno è libero di cambiare idea. Ma mai durante la stessa legislatura. Questo per me davvero è inconcepibile…».

Così a 'Gino' non resta che denunciare politicamente («Se poi un magistrato vorrà chiamarmi per chiarire io sono a disposizione») il tentativo di compravendita subito. «Quando ho incontrato questo giovane signore – aggiunge il deputato del Pd – ho capito di non conoscerlo affatto. Nonostante mi avesse dato del 'tu' e chiamato per nome. Ma lui è stato molto cortese nei toni e mi ha detto che questo Paese può andare avanti solo con la guida di Berlusconi, che si deve lavorare solo per lui». «Io l'ho guardato – è ancora il suo racconto – e non ho detto una parola. Lo ascoltavo. E lui non ha tentato di convincermi a cambiare la mia idea politica. Anzi, mi ha detto che nel nuovo gruppo che stava per nascere, quello de 'I Responsabili, ci sarebbe stato bisogno di una voce di sinistra, di idee di sinistra. Quindi mi ha spiegato di sapere che all'interno del mio partito non avevo ruoli particolari e che la mia 'voce di sinistra' all'interno del gruppo si sarebbe dovuta poter sentire anche nella prossima legislatura. Facendomi capire così che, se avessi accettato la loro offerta, sarebbero stati pronti a ricandidarmi…».

Ma il ricordo di Bucchino continua ed è molto nitido: «La persona che mi ha contattato – prosegue – ha spiegato di essere stato 'fino alle due di mattina a parlare con Verdinì facendomi capire che per il mio passaggio con la maggioranza era già tutto pronto. Poi, mi ha detto chiaramente che avrei avuto bisogno di un rimborso per le spese elettorali che avrei dovuto sostenere. E mi ha parlato di una cifra di 150mila euro che sarebbero stati disposti a darmi…».

«Io, ripeto, non ho detto nulla. E siamo rimasti d'accordo che gli avrei dato una risposta a breve attraverso un sms telefonico. Così ho fatto. Dopo poche ore gli ho scritto che l'offerta non mi interessava e lui mi ha risposto dicendo 'va bene grazie. Ora questi sms li ho conservati e ho la prova di quello che vi sto raccontando». «Perché ho aspettato tre settimane a denunciare l'accaduto? – risponde Bucchino – Perchè purtroppo nel frattempo è morto mio padre e ho avuto altro di cui occuparmi…».

24 febbraio 2011

Da L’Unita’

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