TREMONTI. CHI LO CAPISCE ? PARLA DIFFICILE PERCHE’ SPERA DI APPARIRE IMPORTANTE PRESSO LA POVERA GENTE ? O PERCHE’ NON SA…CIO’ CHE VUOL DIRE ?

Per diretta esperienza tutti noi abbiamo constatato che chi si esprime con parole difficili, roboanti e poco usate, proverbi, idiomi vari, generalmente lo fa per nascondere incapacità ed impreparazione rispetto al contesto che vuol trattare. Analogamente, le persone che sanno le cose si esprimono infatti sempre con parole semplici e subito comprensibili. Anche per le persone umili culturalmente. Mi pare di poter addossare detta mia prima constatazione, tutta e per intero, al Ministro Tremonti che, anche oggi, non ha smesso di recitare questo ruolo, dicendo cose di un vuoto assoluto, di mera autocelebrazione propria e del governo, tutte correlate a delle inesistenti potenzialità di sviluppo economico, dei posti di lavoro, facendomi venire l’orticaria, soprattutto quando gli faceva oggi da spalla Berlusconi, raccontando cose politicamente irreali, inneggiando, senza un minimo di pudore, all’ ottimo operato del governo.

Già qualche anno fa ebbi a criticare Tremonti per gli stessi motivi. E le cose non sono cambiate di un “et” quanto a chiarezza dialettica. Molto verosimilmente, egli adotta questo sistema per glissare sulla realtà in cui versa il paese, ammesso ma non concesso, che egli non sappia cosa dice.

Detto questo, in un momento di particolare gravità per la nazione, ove la conflittualità fra istituzioni non solo è già alle porte, ma è anche oggetto di ulteriori sviluppi ad opera di chi non vuol osservare le leggi, io penso che sia giunto il momento di aprire gli occhi onde evitare che, improvvisamente, sia spazzato l’attuale presidente della Repubblica ad opera di chi se ne frega delle leggi dello Stato, della Costituzione e delle opposizioni.

Bisogna essere degli sprovveduti per non capire che questo governo si regge su numeri risicati, molto sindacabili dal punto di vista dell’onestà intellettuale, su cui il premier, di volta in volta, continua a corrispondere ricche contropartite per spuntarla con qualche voto in più. Il problema grave sta nel fatto che, anche con un solo numero di maggioranza, il premier può fare tutte le leggi che vuole fino ad arrivare alla Presidenza della Repubblica.

Si potrebbe immaginare un presidente della Repubblica che da sempre ha avuto problemi con la giustizia ?

Il mondo avrebbe titolo per affermare, come del resto lo sta già facendo, che l’Italia è un paese fondato sull’illegalità, sulla corruzione, sulle panzane, sulla prostituzione, sulla menzogna, sugli accordi commerciali fra politici e sulle escort che io, come persona ormai attempata, chiamerei queste ultime con il loro vero nome: puttane.

Punto e basta !

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