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Mariastella Gelmini contro le donne in piazza

Sempre più sì mostra evidente il distacco sociale e politico tra una Destra capitalista e becera, ed una Sinistra arrogante e stupida; insomma, “tutt’e due pari son” per la distruttiva disgregazione che compiono nel tessuto del popolo ytalyota ch’è già tale, a mio giudizio, per i duemila anni di coito anale ininterrotto che le forze gerarchiche clericali su di esso ancora compiono conducendolo verso la superstizione. Perciò colpe gravissime esse hanno per come la morale d’Italia è ridotta, altro che supremazia morale cattolica su altre forme di comportamento. Ma non mi preme trattare questo argomento, anche se importantissimo.

Ieri, tutti sappiamo, in Italia s’è svolta un’imponente manifestazione organizzata della donne. Nonostante ciò, qualcuno l’ha svilita affermando che, giacché hanno partecipato solo un milione di Signore, mentre le altre 28/29 milioni sono rimaste a casa, il numero delle manifestanti è esiguo, e testimonierebbe che s’è mossa solo un’insignificante minoranza. (Mario Sechi – Il Tempo)

Tra questi detrattori degno di nota è anche il talentuosissimo Ministro della P.I. che dall’alto del suo pulpito ha sentenziato: “Sì tratta soltanto di manifestanti radical chic”. [Vale a dire: “…e chi sono per dare loro importanza”?]

Propongo un’interpretazione diversa e logica del fenomeno del sollevamento popolare femminile che, sempre a mio giudizio, deve essere ben compreso e valutato. Chiarimento, questo che esprimo, che avrà validità fino a quando la questione parità dei diritti tra uomini e donne esisterà come “questione” sociale. E' retorica la frase espressa? NO! Mi spiego.

Le manifestazioni sono certo utili, ma dividono le masse come taluni hanno fatto rilevare.

Ma donde deriva la singolare disparità di trattamenti sociali e lavorativi?

Escludendo gli abusi di satiri, satrapi, sultani e… democratici Presidenti del Consiglio eletti da un popol negletto… il problema ha origine nella prepotente illogicità d'alcuni dall'io ipertrofico, ma verosimilmente sono molti, e si risolve con un'educazione di socializzazione costante e serena tra bambini e bambine che la stessa natura porterà a disgiungersi e compararsi. Ciò avverrà quando i primi svilupperanno masse muscolari più velocemente ed imponentemente, mentre le seconde maggiormente svilupperanno il centro amigdalico e corteccia piriforme con aumento dell'atteggiamento aggressivo, anche se nell'uomo, i fenomeni noetici superiori, sì spera, sono encefalizzati. Questo meccanismo di differenziazione non vuol dire che il cervello maschile e femminile sono diversi embriogeneticamente, ma che nel comportamento si differenzieranno nel tempo finale di vita intrauterina, e sempre più per la costellazione neurormonale cui andranno incontro con lo sviluppo successivo.

Ergo, solo una sana educazione sociale, familiare e scolastica, potrà e RIUSCIRÀ a far convivere i due sessi in maniera ottimale.

Ecco che il mestiere di genitori è difficile, e questa società non lo semplifica!

kiriosomega, né migliore, né peggiore delle Signore.
http://kiriosomega.wordpress.com/2011/02/14/3112/

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