Il viceresponsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti : “È un esempio da seguire”
“L’amministrazione della regione Umbria si è resa conto di una opportunità commerciale che poteva essere vantaggiosa economicamente per i cittadini, la quale permette loro, nonostante i tempi, di mantenere il proprio potere d’acquisto e contemporaneamente consente di promuovere una politica ecologicamente compatibile”.
Commenta con queste parole, Marco Ristori, viceresponsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti,
l’approvazione in Umbria della prima legge regionale che riconosce e finanzia i G.A.S. P. ossia i gruppi d’acquisto solidali e popolari. Una regolamentazione precisa, che fissa a 15 il numero dei partecipanti per gruppo, impedisce la speculazione sui beni e circoscrive la sovvenzione al consumo di derrate a chilometri zero. “È un esempio da seguire – prosegue Ristori – , i miei complimenti vanno alla regione Umbria che ha attuato questo provvedimento. Sviluppando il ritorno alla filiera corta, comprando prodotti della zona, migliorerà certamente la salubrità dell’ambiente perché si avranno meno trasporti, aumenterà la qualità della merce e si avrà un maggiore risparmio. Seguendo quindi i principi del buon senso, come opportuno in questi momenti di crisi, si otterranno molteplici risultati : un guadagno ecologico ambientale e un profitto per le tasche dei cittadini umbri.”
Coinvolti concretamente nel testo di legge regionale anche i gestori delle mense pubbliche, i quali beneficeranno, in caso di attuazione della filiera corta, della priorità nei bandi di gara comunali. “Ritengo – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro commentando quest’ultimo punto – , che attraverso le linee guida dettate dalla Regione agli enti locali, vi sarà una maggiore attenzione dei comuni che saranno vigili e controlleranno fermamente i destinatari di questi fondi”.
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