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S.AGATA, LA CRISTIANITA’, LA POVERTA’ E LO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO: COS’E’ RIMASTO DI RELIGIOSO NELLE CELEBRAZIONI AGATINE?

Il Cristianesimo non aveva espulso, prendendone il posto, il paganesimo? Gli idoli e le usanze pagane non erano state cancellate del tutto dalla stessa Chiesa cattolica? Lo sperpero del denaro pubblico non è un reato contro la morale corrente, religiosa o laica che sia? Ma invece perchè da sempre a mia memoria assistiamo inerti allo sconcertante silenzio dei vertici della Chiesa cattolica e degli Amministratori della cosa pubblica, che laica dovrebbe essere, e di qualsiasi indirizzo politico essi siano , o pensano di rappresentare? Eppure ogni giorno che passa altre migliaia di famiglie italiane si uniscono, loro malgrado, all’enorme esercito di poveri o al limite della sopravvivenza e della dignità umana. Uomini e donne che giornalmente fanno la fila davanti alle mense per i poveri peraltro tenute su grazie alla solidarietà e all’impegno di pochi volontari. Si tratta di luoghi sconosciuti dalle Istituzioni pubbliche e dai vari politici, quelli con la “p” minuscola, totalmente assenti indaffarati a fare gli interessi propri. E non è solo questione di cibo, già grave , ma anche di un inalienabile tetto. E poi dire che spendere centinaia di migliaia di euro per i soli fuochi d’artificio ( grazie al complice fanatismo pseudo-religioso e agli ingordi politicanti) per ricordare Sant’Agata sia un atto immorale, forse non darebbe l’idea di quanto poco di cristiano sia rimasto di tale ricorrenza. Il tutto con buona pace degli illusionisti cattolici e degli incerti laici.

Alfio Lisi

Catania

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