ORMAI E’ COSA CERTA: BERLUSCONI E’ FINITO, MA NON IL BERLUSCONISMO

E’ inutile ripetere cose che già si sanno tanto da poter dire che qualunque altro capo di governo si sarebbe subito dimesso per far chiarezza in ordine a ciò che da sempre gli viene imputato, in vari contesti, in vari luoghi ed in varie date.

Al contrario, il nostro primo ministro ha preferito fare scempio delle istituzioni per far valere una sua insostenibile posizione di legalità le cui pesanti conseguenze ora rischiano di riversarsi su di lui con effetto boomerang e che, a meno di eventi imponderabili, potrebbero fargli del male, molto male, entro il mese di febbraio 2011.

Di certo, egli dovrà fare marcia indietro e, la condanna più grande che dovrà subire, al di la di quella della giustizia, sarà quella di sentirsi un uomo solo, abbandonato da tutti, anche da quelli che, per mero interesse, hanno cercato di proteggerlo: mi riferisco ai Gasparri, ai Cicchito, ai Frattini, agli Alfano, al portavoce Capezzone (che, quando parla, mi sembra la figurina-robot di Alice ti aiuta di Telecom) , alle “cosiddette” (come le ha chiamate lui intervenendo con arroganza alla trasmissione L’Infedele e come poi ha fatto il Direttore Generale Rai, Masi, sullo stesso tono, con Michele Santoro, molto verosimilmente su input del premier), persone tutte che hanno sin qui incarnato il berlusconismo, piaga sociale che dovremo portarci appresso ancora per diversi anni: non possiamo dare per scontato che dopo le imminenti elezioni politiche (a questo punto penso che non si possa più attendere) detti personaggi non saranno di grande e grave disturbo per le istituzioni democratiche, in quanto Berlusconi non sa e non vuol perdere !

Di certo, il governo Berlusconi, non potrà più governare, sia per ciò che succederà nei prossimi giorni con riferimento alla giustizia, ai postriboli, alle menzogne, ma anche perché con l’avvento del terzo polo, il governo non avrebbe più i numeri al senato e di conseguenza dovrebbe far fagotto.

Sostengo ormai da tempo – e penso che non esistano altre vie – che il terzo polo dovrebbe scendere a patti con il Pd (e non solo con lui) se vuol estromettere Berlusconi dalla scena politica, perché altrimenti, ove non fosse attuata una tale coalizione, ci ritroveremo ancora tutti allo statu quo ante.

Ho cercato, confortato dalla mia non più giovane età e dall’esperienza, di affermare più volte che il momento è difficile e, per certi aspetti, non dissimile dall’Egitto, dalla Grecia e Tunisia; infatti, basta poco per accendere una scintilla specie con avversari politici che, per governare, hanno bisogno della forza e non della democrazia. Gli ultimi editti bulgari in TV, come ai tempi di Enzo Biagi, ne sono pura conferma anche oggi con Balarò, Annozero, Infedele., ecc.ecc.!

E di personaggi pratici nell’uso della forza ne abbiamo tanti anche al governo e, per di più, ancora pratici nell’uso delle spranghe e dei manganelli…arnesi tutti forse ancora nascosti in qualche armadio e, molto verosimilmente, ancora pronti all’uso…

E ciò a prescindere da certi Ministri, come Paolo Romani che, oltre ad avere avuto seri problemi con la giustizia, prima facevano i registi di “Colpo Grosso”, diretto da Smaila (i primi seni nudi in TV Mediaset, ve lo ricordate ?) e dalla Consigliera Regionale lombarda, Minetti, la quale, non pare proprio una Santa Maria Goretti agli occhi della pubblica opinione, anche per la dialettica da letamaio usata in certi contesti, oggetto di intercettazioni varie… poi ritrattate in parte.

Il mese di febbraio 2011 sarà incandescente, vedrete, atteso che tutte le istituzioni, grazie al berlusconismo, compresa la Santa Sede, sono in guerra fra loro. E quando si incrina la suddivisione dei poteri non si può certo parlare di democrazia…ma di disfatta istituzionale. E questo mi fa paura e mi fa pensare a qualche chilometro di distanza da noi…

E tutto, per colpa di una sola persona !

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