L’ITALIA ALLA DISFATTA ISTITUZIONALE, MORALE ED ESISTENZIALE SITUAZIONE DA PRE-GUERRA CIVILE, COME HA DETTO CACCIARI POCHI ISTANTI FA SU RAINEWS24, E COME HO DETTO PURE IO QUALCHE MESE FA, VENENDO TACIATO DI EGOCENTRISMO DAL CORRIERE DELLE ALPI
L’amarezza, il disgusto, l’angoscia, la vergogna di appartenere oggi a questa Repubblica costruita col sangue dei nostri padri a fine guerra, alloggiano ormai da tempo nell’animo esacerbato della società civile, delle persone per bene, di quegli onesti a tutto tondo che sono costretti ad assistere ad una tragedia che potrebbe disintegrare la democrazia: le istituzioni infatti sono in grave conflittualità fra loro, mentre oltre un 40 % degli Italiani, quelli che le statistiche definiscono indecisi, non sanno più a quale santo votarsi, dato che tutto è diventato fumoso, inguardabile, illegale, osceno e quant’altro agli occhi del mondo intero, a cominciare dalla Santa Sede, dal Presidente della Repubblica, da Confindustria, dai mass-media internazionali e nazionali, per finire all’ultimo anello di questa società che sarebbe sicuramente diversa se non ci fosse il signor Silvio Berlusconi, causa assoluta di tutti i mali.
Il fatto nuovo di ieri, inventato di sana pianta come quello di dire che il premier ha telefonato in questura per far rilasciare la sedicente nipote di Mubarak onde evitare l’incidente diplomatico con l’Egitto, costituisce una vigliaccheria politica di cui anche il Presidente della Repubblica dovrebbe sentirsi fortemente ferito in quanto trattasi di presa per il sedere nei confronti di tutte le istituzioni, compreso il Quirinale. Anch’io, per quel che posso contare, mi sento profondamente offeso ed umiliato, tanto da poter urlare apertamente che mi vergogno di avere un capo del governo come Berlusconi. Ove avessi un’età diversa e soprattutto mezzi sufficienti per farlo non esiterei un solo secondo per dare un calcio all’Italia, che ho sempre amato, per andarmene in un paese più serio. Mi duole il cuore, a 76 anni fra qualche mese, fare un tale tipo di affermazione.
Che fare ? Il premier non gode di maggioranza fuori dal Palazzo e, quella che ha in parlamento, è una maggioranza che porta solo il nome e si autoregge solo perché gli “accoliti di Berlusconi” non vogliono lasciare la poltrona: insomma, per evitare di andare a casa. Per questo, detti accoliti voterebbero anche lo sterco…, come del resto lo stanno già facendo metabolizzando più o meno bene i diktat del padrone delle ferriere (mi si perdoni lo sfogo), accoliti- manovali della politica che ripetono ogni giorno le stesse cose, alla stessa stregua di leggere un menù del ristorante presentato dallo chef di Arcore. Che squallore !
E’ inutile chiedere le dimissioni di Berlusconi. Lui non vuole dimettersi, e non mollerà mai, ma non certo perché è appassionato alla professione politica, ma semplicemente perché, una volta dimessosi, avrebbe a che fare con le patrie galere, anche se alla sua età non si va in prigione…
Ma questi poveri Italiani capiscono sì o no che siamo nella m…., che sono state bruciate tre generazioni, che non c’è più voglia di vivere, di lavorare, di formare una famiglia, e che, mentre esistono dei problemi esistenziali di assoluta gravità, dobbiamo assistere ad un Presidente del Consiglio che si diletta con le puttane fresche, fatte salve le eccezioni (io le chiamo così in quanto di “escort” conosco solo una vecchia vettura della Ford !)
Ora, a mio avviso, si rende necessaria, una forte ribellione democratica, civile, pacifica, anche da parte di quel 40 % di cui parlavo prima, per mandare a casa questo padrone, esempio pessimo per le nuove generazioni e motivo d’angoscia per le persone non più giovani.
Le persone che fino ad ora lo proteggono con leggi ad personam, con lo stravolgimento degli atti invocando false competenze territoriali, con prese per il sedere eccependo difese del premier per evitare “incidenti diplomatici con Mubarak” dovrebbero, almeno per un attimo, chiedersi se hanno un minimo di sensibilità istituzionale, di amor proprio, anche perché non è detto che, per loro, possa sempre andar avanti così, come servi di un padrone e non come servitori del paese. Come fanno a calpestare la verità ? Non si sentono umiliati ? Non si vergognano quando guardano negli occhi gli stessi loro familiari ? Gli amici, l’entourage ?
Attenzione, perché le cose, a questo punto, non potranno più andar avanti così: ormai le istituzioni vacillano e quando vacillano cosa ne esce ?
Ricordiamoci bene che non è vero che Fini è come Berlusconi, non è vero che la Bocassini è come Lele Mora, non è vero che Bocchino, Granata e Briguglio sono come Verdini, non è vero che tutte le donne in politica sono come la Minetti ma, al contrario è vero che ci sono persone, istituzioni, classe dirigente sane e che la società civile, a cui mi arrogo di appartenere, ha il dovere di tutelare, disintegrando il berlusconismo, come ha scritto oggi un quotidiano. Ed infine, non è patetico sentir dire da un Berlusconi che lui è meglio di De Gasperi…per la durata (di che cosa, del sesso ?).
Stiamo attenti perché siamo alla guerra civile, come ha detto poco fa anche il Prof. Cacciari su Rainews 24 stante il fatto che i due presidenti di camera e senato sono in guerra fra loro, l’esecutivo è in guerra con la magistratura, il parlamento è sempre alle mani, mentre il Presidente della Repubblica, per giusto dovere istituzionale, è costretto a tacere.
Ma fino a quando ?
Da ultimo, e concludo, non vi pare che sia in atto un clima di vendetta reciproca in parlamento ? Pare che i problemi da risolvere siano solo il caso Ruby e l’appartamentino di Montecarlo che, forse sarebbe stato alla portata di portafoglio di molti ? E gli appartamenti di Milano 2 dati in comodato alle escort sono caramelle da succhiare…? E la brutta figura di Frattini non è uno schiaffo alle istituzioni ? Ed il fatto che un Presidente del Consiglio vada a protestare in piazza contro i Magistrati non è un insulto alle leggi dello Stato ?
L’altra sera Gad Lerner ha definito Berlusconi con l’epiteto “cafone”. Io non lo posso fare perché verrei subito denunciato. Ciò che però posso e devo dire è che gli Italiani non meritano certo un primo ministro della specie che privilegia il “ciarpame” anziché l’interesse del popolo italiano, ormai alle corde.
Aspettiamo che distrugga tutto, tenuto conto che lui non mollerà mai per i moti sopracitati ?
Italiani, capite l’ italiano