Arti a confronto

L'arte della Chiesa: “Si moltiplicano notizie che riferiscono di comportamenti contrari al pubblico decoro e si esibiscono squarci, veri o presunti, di stili non compatibili con la sobrietà e la correttezza, mentre qualcuno si chiede a che cosa sia dovuta l'ingente mole di strumenti di indagine…passando da una situazione abnorme all'altra, è l'equilibrio generale che ne risente in maniera progressiva, nonché l'immagine generale del Paese” (Angelo Bagnasco).
L'arte di Dio: “Sia il vostro linguaggio: sì, sì; no, no; il superfluo procede dal maligno”; “Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti, poiché siete come sepolcri imbiancati che all'esterno appiono belli a vedersi, dentro invece sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine”; “Ma guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che adesso siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete tristi e piangerete” (Gesù di Nazaret). Non volevo fare commenti, ma sugli ultimi versetti, uno brevissimo è d'obbligo: non li sentirete mai citare dal Papa a Piazza San Pietro, oppure dai sacerdoti nelle chiese dei quartieri ricchi delle nostre città.
Miriam Della Croce

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