Roma 25 Gen – “Sono lieto di inaugurare la seconda edizione del corso rivolto a liberi professionisti, laureati, dirigenti e funzionari degli Enti Locali del Lazio e dirigenti e funzionari regionali, che intende analizzare, approfondire e sviluppare le più rilevanti problematiche in tema di “governo del territorio”, a seguito delle recenti evoluzioni della normativa europea, regionale e locale. Il percorso formativo si prefigge di trasmettere una pluralità di competenze teoriche e tecniche, necessarie all’attività di progettazione e sviluppo delle politiche territoriali. – è quanto ha detto l'assessore all'Urbanistica della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, a margine di un incontro nell'ambito del corso “Governo del territorio, pianificazione urbanistica e territoriale. Vigilanza e lotta all'abusivismo” all'Istituto regionale di studi giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo”.
“Fin dall’inizio del mandato in questa Legislatura regionale, è stato un mio impegno affrontare i temi del governo del territorio in modo organico. Infatti, tra i primi argomenti che mi è sembrato necessario trattare, è stato quello della predisposizione di un “Testo unico” che raccolga e aggiorni tutta la disciplina regionale di riferimento, per semplificare concretamente l’attività delle Amministrazioni, dei tecnici, delle imprese e dei cittadini. Tra gli obiettivi vi è anche quello della revisione completa della legge n. 38/1999 che ancora oggi – sia pure con qualche modifica e aggiornamento – regola le trasformazioni urbanistiche ed edilizie nella nostra Regione.”
“Di recente, con la pubblicazione della “Relazione sullo stato dell’abusivismo edilizio – 2010” sono stati forniti molti dati e molte informazioni utili per capire le dinamiche effettive in base alle quali avvengono vere e proprie “alterazioni” illegali del territorio. Uno degli aspetti che emerge è la necessità di incentivare le attività di pianificazione urbanistica, che sconta, per molti Comuni della Regione, l’esistenza di una disciplina obsoleta, contenuta in strumenti urbanistici che sono stati approvati anche qualche decina di anni fa. Alcuni Comuni, per varie motivazioni, – conclude – non sono ancora dotati di una regolamentazione compiuta del proprio territorio.”