Come cittadino italiano, di fronte alla valanga di false notizie, generate da infondate accuse di lussuria contro il Primo Ministro Silvio Berlusconi, ormai francamente provo noia

Tutto questo maremoto è orchestrato da interessi economici di gruppi, che vogliono far cadere il governo per ragioni economiche e sono legati strettamente alla casta dei politici corrotti ad alcuni giudici ed alcuni media ed operano per confondere i cittadini.

Oggi indiscutibilmente Berlusconi è il principale leader della politica italiana, continua a godere di un consenso popolare molto grande, superiore a quello di qualsiasi dei suoi oppositori, conduce un ritmo di lavoro così intenso per cui non lo si può paragonare a nessuno dei suoi predecessori, ed è consultato dai più importanti capi di governo nel mondo. Combatte senza riposo una lotta disuguale contro un’opposizione spietata, che usa tutti i mezzi possibili per infangare la sua figura.

Non tocca a noi pregiudicare i comportamenti degli altri, giudicare i loro valori, meno ancora quando ci si trova di fronte ad una situazione basata su false calunnie preparate per deprezzare una persona e portare avanti una politica che tolga stabilità. È piano organizzato da un gruppo che fa capo a Gianfrando Fini, un personaggio, che ricopre l’incarico di Presidente della Camera dei deputati ed è diventato il capo di questa opposizione, che si presenta come unica alternativa politica ad un popolo stanco di ascoltare bugie da parte di politici con la nostalgia degli anni Settanta

La sinistra, in decadenza in Europa e nel mondo intero, dalla caduta del Muro di Berlino, non ha incontrato ancora un cammino per convincere la società. Dopo il suo fallimento politico – amministrativo e sociale oggi non ha più argomenti, in un contesto mondiale, in cui valgono solamente le idee, che invece Silvio Berlusconi ha ed applica con intelligenza. Non per nulla il Primo Ministro è stato capace, a prescindere della crisi mondiale, di mantenere l’Italia tra i primi sette paesi del mondo.

In questi momenti di incertezza, provocati dalla Casta, che non vuole fare a meno dei suoi privilegi, chiedo a tutti i miei colleghi del Parlamento, a quelli di buona fede e di buona volontà, di firmare con me un documento per esprimere il nostro desiderio di lavorare con onestà intellettuale al servizio dei cittadini, di tutti, ma in speciale di quelli che ci hanno votati per il Popolo della Libertà.

Faccio quadrato con tutti quelli, che hanno i miei stessi fini e sono stati votati per il Popolo della Libertà. Condivido le dichiarazioni dei miei colleghi, Maurizio Gasparri, Quagliarello e altri, ex AN, votati per il Popolo della Libertà, che rifiutano l’atteggiamento sedizioso di quel voltagabbana di Gianfranco Fini, che occupa senza averne il diritto l’incarico di Presidente della Camera dei Deputati. Un posto che spetta ad un rappresentante del Pdl, come lo era lui, prima di andarsene e fondare un altro partito, dimostrando di essere un politico inaffidabile.

Un chiaro no anche alla posizione di Ferdinando Casini, che sta condizionando il suo partito a non unirsi a Silvio Berlusconi. Aderisco pubblicamente alla lettera aperta dei miei colleghi: Quagliarello, Gasparri, Formigoni, Sacconi e altri, diretta ai cattolici in buona fede, affinché non si lascino condizionare da questa trappola politica che ha come unico fine quello di seminare il caos politico e sociale.

In questa lotta disuguale, basata su fatti falsi, dobbiamo unirci per appoggiare il Primo Ministro Berlusconi. Dobbiamo dimostrare di nuovo l’unione mostrata in tre circostanze consecutive con il voto di fiducia nelle due Camere, quando abbiamo votato con ministri, sottosegretari, presidenti delle Regioni, delle Province. Daremo ai cittadini una sensazione di sicurezza, la prova che il governo è forte e deciso a portare avanti gli interessi comuni di un’Italia, che deve mantenere il livello di progresso al quale è arrivata e che la rende uno dei paesi più progrediti del mondo.

Senatore Esteban Juan Caselli

Coordiantore Responsabile degli Italiani nel Mondo

Per il Popolo della Libertà

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