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Leccese arrestato a Dubai per possesso di “ansiolitici”. Interviene lo “Sportello dei Diritti”

Siamo preoccupati per la vicenda del poliziotto leccese arrestato all'aereoporto di Dubai perchè trovato in possesso di ansiolitici utilizzati per curarsi. Così Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” dopo aver appreso della notizia rimbazata sulle cronache locali.
Siamo preoccupati perchè le informazioni sin qui fornite sono scarsissime e non si comprende perchè sino ad oggi non si abbiano ulteriori notizie su di un nostro connazionale che sarebbe “colpevole” della circostanza di dovere alleviare alcuni episodi di crisi depressive con farmaci assolutamente legali in Italia ed in Europa ed oggi già da oltre un mese detenuto nel paese arabo con il rischio di una pesantissima condanna.
Lo “Sportello” ha da sempre rispettato le leggi e le credenze degli altri paesi e popoli, ma riteniamo che la vicenda stia assumendo dei contorni surreali che devono essere immediatamente chiariti se effettivamente al nostro concittadino è stato concesso di curarsi in carcere proprio con quegli ansiolitici che gli sono costati l'arresto.
Per queste ragioni ci siamo subito attivati anche per il tramite dell'onorevole pugliese Pierfelice Zazzera al fine di verificare presso il Ministero degli Esteri ed il Ministero di Giusizia se nel caso in questione si stiano rispettando i diritti umani ribaditi anche dalle convenzioni internazionali e la possibilità di estradizione del cittadino.

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