Si, Luisa Di Gaetano con leggerezza se ne è andata e allora finisce quà? Sperando di imparare a volare, evolvere da gallina ad anatra magari, di seguito riporto quanto ho trovato in Rete e mi è stato inviato su e per di con tra fra Luisa Di Gaetano, fotografa burattinaia amante della vita.
Il viaggio inizia con una immaginetta non proprio sacra di quando girò un film, Nel nome del padre di Marco Bellocchio, come interprete della Madonna, e in una pausa venne immortalata con sigaretta in bocca, non poteva muoversi: era il 1972 e si fa per dire, il vulcano aveva cominciato ad annunciare il suo esplosivo contenuto, incontenibile…Questa foto è stata posta dal figlio Toto sulla bara, perchè a lei piaceva molto, confermato da Nicola Piovani, presente in quel giorno e non solo come autore delle musiche di quel film. Strano film la vita.
Prima di elencare con foto e messaggi, il Pezzo a lei dedicato e che rimarrà aperto a lungo…vorrei chiarire una cosa. Luisa la conosco dal 2001, quando andai A Genova, e ci siamo incontrate per strada e privatamente, con la frequenza che lei poteva avere. Era spesso in giro per il mondo. E allora si ricorre anche alla Rete per comunicare, arricchirci di informazioni, rimanere informate su piccole cose che sfuggono rispetto a quelle grandi e che ci fanno sempre sapere. Ognuno afferra e tiene in serbo certi Pensierini. Luisa non era una del tipo mio, scriveva poco e fotografava e faceva tanto in viaggio sempre…Ne pubblico dunque oggi alcuni , che Luisa mi e ci aveva mandato a partire da questo, passaggio Medio Orientale alle Donne in nero nodo nazionale… Sun, 7 Jan 2007 15:31:29 a vostri commenti Tempo da lupi: “Ho avuto il privilegio (si fa per dire) di entrare nelle case dei palestinesi che vivono nei campi profughi di Gaza in viaggi organizzati da Gazzella. Sottolineo privilegio perchè ho potuto conoscere come vivono i palestinesi dei campi profughi. E, come a tutte noi viene richiesto di ritorno dalla Palestina, io sento il bisogno di raccontare la pazienza delle palestinesi, la loro dignità nell’affrontare i disagi e le prevaricazioni. Raccontare la dolcezza dei padri palestinesi di fronte ai loro piccoli. Raccontare di come i piccoli sappiano costruire un aquilone con i rifiuti dei sacchi della spazzatura e le canne prese in strada. Di come sanno inventarsi una dama dividendo i quadratini su un bandone di ferro e usando tappi di birra e di acqua come pedine. Raccontando di quali siano le loro aspirazioni: diventare medico per curare il popolo palestinese, diventare insegnante per trasmettere la cultura ai bambini palestinesi, diventare ingegnere per ricostruire le case che l’esercito israeliano distrugge ogni giorno. Io di questo vorrei parlare, del popolo palestinese. In questi due anni di sit in ininterrotti in largo Argentina a Roma abbiamo distribuito centinaia di migliaia di volantini (scritti in gruppo e che ci hanno fatto crescere insieme) bilingue (italiano-inglese per esigenze “turistiche” e grazie a Jane). Ultimamente, grazie al nodo, ci siamo scambiate pezzi di volantini e di fotografie: questo mi ha fatto sentire parte attiva nella rete nazionale. E a Vicenza abbiamo avuto il riscontro dell’importanza di tenere testardamente il posto che ci caratterizza come donne in nero: i sit in settimanali, unico modo di comunicare con l’esterno, per il momento. Sì, probabilmente è poca cosa, ma questo lo riusciamo a fare settimanalmente. Mi sento molto vicina all’analisi di Diana E’ vero le nostre azioni per ora sono un piccolo granello di sabbia, ma come dice poeticamente Florence… Auguro a tutte sogni a non finire, e la voglia furiosa di realizzarne qualcuno! di amare quel che bisogna amare e di dimenticare quel che bisogna dimenticare! di resistere all’impantanamento, all’indifferenza e di continuare ad essere i granelli di sabbia che formano le dune. ancora auguri a tutte Luisa dg”
Rpiprendo una mail del luglio 2009: “A quando le yes women? A domani per chi ci sarà Luisa” Faceva seguire una lettera di Stephanie Westbrook “Care/i tutte/i, di seguito una traduzione di una lettera bellissima degli Yes Men, noti attivisti che vanno in giro facendo finta di essere personaggi di importanti organizzazioni (come WTO, Halliburton, McDonalds, ecc) per farsi invitare a grandi conferenze in cui fanno presentazioni che prendono in giro le organizzazioni che dovrebbero rappresentare. Hanno ritirato il loro nuovo documentario dal film festival di Gerusalemme a sostegno della campagna BDS. L’originale in inglese si trova qui: Se qualcuno vuole rivedere la mia traduzione, lo metto sul sito. Steph…Cari amici al Film Festival di Gerusalemme, Ci dispiace dover dire che abbiamo preso la difficile decisione di ritirare il nostro film ” Gli Yes Men sistemano il mondo”, dal Festival del Cinema di Gerusalemme in solidarietà con la campagna Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni ).
Questa decisione non è stata facile, in quanto ci rendiamo conto che il festival stesso si oppone alle politiche dello Stato di Israele, e non abbiamo alcun desiderio di punire i progressisti che deplorano la violenza sponsorizzata dallo stato e commessa in loro nome. Questa decisione non è stata facile, perché ci sentiamo una forte affinità con molte persone in Israele, condividendo con loro le nostre radici ebraiche, così come il trauma della Shoah, in cui i nostri nonni sono morti. Andy ha vissuto a Gerusalemme per un anno tempo fa, ancora riesce a farsi capire in ebraico, e conta numerosi amici lì. E Mike ha sempre voluto entrare in contatto con le radici della sua cultura. Ma nonostante tutti i nostri sentimenti, non possiamo abbandonare la nostra missione da attivisti. Nel 1980, un appello rivolto ad artisti e ad altri dalla gente del Sud Africa chideva di boicottare tale regime, ha aiutato a porre fine all’apartheid. Oggi, vi è un chiaro invito a boicottare Israele dalla società civile palestinese. Seguire questo invito è la nostra unica speranza, come registi e attivisti, di contribuire a fare pressione sul governo israeliano affichè rispetti il diritto internazionale. È doloroso farlo. Ma è ancor più doloroso sentire le politiche israeliane descritte come “fasciste” – non solo dai malinformati e dai poco intelligenti, non solo dai soliti idioti antisemiti, ma da ben informati attivisti ebraici all’interno di Israele. Sanno quello di cui stanno parlando, ed è doloroso pensare che potrebbero avere ragione Come sicuramente sapete e deplorate, il governo israeliano ha recentemente autorizzato la costruzione di nuove unità in un avamposto illegale in Cisgiordania – uno che è illegale anche in base alla legge israeliana. Lunedi, nove palestinesi sono stati feriti mentre le autorità israeliane hanno demolito la loro casa di Gerusalemme est. Martedì, la marina militare israeliana ha fermato una nave che portava medicine, giocattoli e altri aiuti umanitari a Gaza, e hanno fermato più di venti attivisti stranieri, tra cui un premio Nobel per la pace. Nel frattempo, una commissione delle Nazioni Unite è stata a Gaza per indagare sugli abusi ancora peggiori commessi all’inizio di quest’anno. Qualunque siano le parole utilizzate per descrivere tali azioni, i nostri film non devono contribuire a dare un’aura di normalità a uno stato che prende queste decisioni. Questa è la nostra posizione. Vi è sicuramente un altro modo di fare le cose in Israele / Palestina, ed è per questo che dobbiamo lottare per quanto siano deboli i nostri mezzi. In merito al nostro film, vi è un altro modo per vederlo in Israele … e in Palestina, in modo che le persone più bisognose di ridere, che non sarebbero mai stato in grado di vederlo al Film Festival di Gerusalemme, comunque saranno in grado di vederlo. Entro i prossimi mesi, faremo sì che questo accada. Per coloro che vogliono vedere i nostri film, savlanut e sabir (pazienza)! E per tutti noi in giro per il mondo, per piacere, un po’ meno di pazienza! L’shanah haba’ah beyerushalayim, Andy e Mike The Yes Men www.theyesmen.org“
Il giorno 04 Luglio 2009 le rispondevo: “E’ fantastica questa iniziativa, non li conoscevo…grazie Luisa, spero tu abbia ricevuto quanto ti ho scritto personalmente…A tutto questoimmondo mare di bugie IES alla LOTTA e ALLA RESISTENZA anche e sopratutto quella di strada e creativa…doriana. ” Lei mi rispose: “Cara Doriana, ero lontana dal computer e ho letto solo ora. Beh, che dire? Speriamo che serva. Il teatro di strada è sempre efficace. Guarda i nostri… Un abbraccio Luisa”
Arrivammo al pieno caldo e mi riscrisse il 2 agosto 2009 “Cara Doriana, ti leggo con molto interesse e piacere. Mi sono venuti questi pensierini: usali tu come sai fare e scrivere. Le pubblicità della TV riguardanti le donne: intanto puzzano tutte e bisogna occultare il maleodore. Se ti pisci sotto non vai dall’urologo ma ti metti un pannolino che nasconda la puzza. Oppure sali le scale a piedi! Il tuo sogno? Comperare una Mercedes Il tuo desiderio? avvelenare i tuoi figli e nipoti con merendine, carne in scatola, biscottini e gelatucci Il tuo problema? Levare le macchie mettendo tutto in lavatrice…Mi fermo per decenza. Questa l’ho trovata su un bel libro di Galeano: Combatti la povertà: ammazza un mendicante!. Feroce e geniale. Buona domenica Luisa”
Eseguii come al solito “Ho messo in pratica, spero di esserti stata Sgradita… Do” http://www.gennarocarotenuto.it/9793-la-puzza-delle-donne-e-lolezzo-del-divino/” e partorii La puzza delle donne e l’olezzo del divino “…Lasciateci sole, abbandonate a noi stesse, ai nostri pruriti, bruciori, fastidi intimi, perdite e dolori sessuali, senza alcuna Protezione. Puzziamo di vita, come certi , malamente, di potere mortale. Fatevene una ragione, per noi zingarelle che danziamo l’Habanera, l’amore è un uccello Ribelle, un bambino della Boemia, l’amore che non ha mai conosciuto leggi. Carmen è nata libera e morirà tale.“
Lei allora arrivò con un altro pensierino: “sono stata distante dal pc. Mi ha anche fatto bene. Brava, come al solito. Hai visto Louise Michel? Magnifico film anarchico. Non te lo perdere! Ciao Luisa”
Non ti ho persa Luisa…Certo da sole non si va da nessuna parte…Ricordo e passo e non chiudo… Verso il terzo millennio.Tu guardaci, con leggerezza e ironia, come sapevi fare.
Doriana Goracci
Di seguito in disordine sparso, alcune mail intercorse
Luisa , ricordo preziosi ironici sensuali movimenti di una mano guantata di pizzo nero come una notte accogliente, come una vita vissuta sorridendo profondamente. serenella angeloni ricorda un video di luisa di gaetano.)
Voglio ricordare il sorriso , la generosità , la passione di Luisa per tutte le cause difficili e il suo essere sempre presente con l’inseparabile macchina fotografica per testimoniare ogni momento della vita , della lotta delle donne e lasciarne un ricordo indelebile . Grazie Luisa Odilla
Per Luisa. di lei voglio ricordare la grazia e l’ironia del sorriso. mariolina)
Siamo le Donne in Nero di Fano, non potendo essere presenti insieme a voi per salutare l’ultimo viaggio di Luisa, vogliamo trasmettevi a voi e ai suoi famigliari il nostro profondo dolore e nello stesso tempo anche ricordare la fortuna di averla incontrata e di avere potuto conoscere la sua poesia e la sua passione politica. Un abbraccio forte a tutte/i Din Fano
Cara Luisa, per l’ultima volta digito il tuo indirizzo. Ti scrivo nell’immediatezza dell’infinito lutto che la tua partenza mi lascia nell’anima. Non sapevo…non potevo immaginare…non posso credere che la tua grazia e la tua leggerezza non ci accompagnerà più nel difficile cammino delle ns tante lotte per la difesa dei diritti delle donne. No so chi leggerà queste mie poche righe di cordoglio ma sono certa che a te arriveranno e mi piace credere che le leggerai con il tuo bel sorriso. Che il tuo nuovo mondo sia migliore di quello che hai troppo presto lasciato. Sono certa che porterai la tua poesia a rallegrarlo. Ti abbraccio forte forte per portarti con me dovunque sarò. Un grande bacio. Alessandra Valle