MOSCHEA DI VIA URBINO: URGE UN PATTO SOCIALE
Sul tema della Moschea di via Urbino, il cui progetto ha avuto il via libera del Comune il 31 dicembre, il C.C.S.T. – Coordinamento Comitati Spontanei Torinesi è impegnato da tempo.
Nel tentativo di coniugare le legittime esigenze della comunità musulmana torinese, che chiede di avere un posto dignitoso ove pregare, ed i timori dei residenti, preoccupati per l'insorgere del fondamentalismo religioso ed un peggioramento della qualità della vita nel quartiere, il C.C.S.T. ha presentato sin dal maggio 2010 un patto sociale con la proposta di sottoscriverlo insieme a Comune e Prefettura.
Un accordo che impegnerebbe le parti a riconoscere «garanzie di vivibilità, sicurezza e decoro a tutti coloro che risiedono nella via e nelle vie limitrofe», necessarie a «mantenere il giusto equilibrio tra residenti e cittadini di fede musulmana», «ferma restando ogni doverosa adozione delle misure di sicurezza».
Un proposta che Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino, ed Ilda Curti, Assessore alle Politiche per l'integrazione del Comune di Torino, hanno accolto favorevolmente impegnandosi recentemente a farsene portavoce in Prefettura.
Il clima surriscaldato di questi ultimi giorni è una chiara dimostrazione di quanto il patto sociale da noi proposto sia urgente e necessario per rasserenare gli animi dell'opinione pubblica torinese e costruire intorno all'iniziativa una vera coesione sociale.
Ufficio Stampa
C.C.S.T. – Coordinamento Comitati Spontanei Torinesi
Torino, 4 gennaio 2011
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