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Deducibilità  degli interessi passivi

Il 28 Ottobre 2008, l’allora Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze On. Daniele Molgora dichiarava: “Credo che in questo momento sia urgente intervenire a correggere una norma pensata in tutt’altra fase e che ora può, invece, avere effetti pesanti. Si tratta di alleviare i problemi che le imprese stanno affrontando sul versante del credito. Per questo ci stiamo concentrando sul tetto alla deducibilità degli interessi passivi. Il limite del trenta per cento, fissato dall’ultima Finanziaria, va sicuramente rivisto.”
A distanza di due anni non è cambiato assolutamente niente e di uscire fuori dalla crisi economica nemmeno se ne parla!!
Il nuovo sistema previsto dalla Finanziaria 2008, a cui si riferiva l’On. Molgora, penalizza il ricorso strutturale all’indebitamento delle società e rende impossibile dedurre gli interessi passivi eccedenti il 30 per cento del R.O.L. (reddito operativo lordo) considerando una franchigia a favore dei contribuenti di 10 mila e 5 mila Euro per i primi due anni 2008 e 2009 di applicazione della norma.
Tale disposizione risulta essere una stretta pesante, che già per questi anni è stata insostenibile per molte attività economiche e per l’anno d’imposta 2010 lo sarà ancor di più, in quanto le società, nella prossima dichiarazione, non potranno più indicare alcuna franchigia a proprio favore.
Inoltre in questi periodi di crisi, le imprese formulano richieste di accesso al credito ed a conferma di ciò, ricordiamo l’accordo siglato il 3 agosto 2009 tra ABI e le diverse associazioni imprenditoriali per la moratoria dei debiti che permette di sospendere per 12 mesi il pagamento della quota capitale del mutuo e dei leasing o anche il nuovo Fondo di Solidarietà.
Quindi riteniamo importante che in questo particolare momento sia necessario correggere la stretta alla deducibilità degli interessi passivi considerato che più volte questo intervento è stato annunciato non solo dall’On. Molgora ma anche da molti altri parlamentari dell’attuale Legislatura.
Le attività economiche italiane non possono più attendere, passiamo dall’era delle promesse all’era dei fatti concreti.
Livorno, li, 04 Gennaio 2011
Il Consiglio di Amministrazione
Fondazione COMMERCIALISTITALIANI

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