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Contro Lula ed il Brasile. Ma Negri, D’Elia e De Angelis in Parlamento?

E' giusto protestare contro Lula per la mancata estradizione del terrorista rosso Battisti. Come ha dichiarato Antonio Di Pietro : ''E' una brutta pagina che non avremmo voluto leggere. Siamo disponibili ad un confronto con le altre forze politiche affinché l'Italia abbia un'unica voce contro il terrorismo''.

Cio' detto e considerando che contro il terrorismo non puo' che esservi condanna ''senza se e senza ma'', mi chiedo se Lula potrebbe avere qualcosa da obiettare alla politica italiana, che richiama addirittura l'ambasciatore e minaccia rappresaglie economiche contro il Brasile.

Per esempio Lula potrebbe chiedere al Ministro FrattinI: Quale credibilita' avete voi Italiani che avete portato in Parlamento un terrorista rosso come Tony Negri? Fondatore di Potere Operaio partecipo' attivamente ad attivita' terroristiche per le quali fu condannato a 30 anni di carcere. Venne eletto in Parlamento, dove fu presente per circa tre mesi, dopo di che, grazie all'immunita' parlamentare, fuggi' in Francia. Oggi percepisce anche un vitalizio di circa 3.000 euro al mese come ex parlamentare.

Per esempio Lula potrebbe chieder al Ministro Frattini: Quale credibilita' avete voi Italiani che avete portato in Parlamento un terrorista rosso come Sergio D'Elia? D’Elia ex membro dell’organizzazione terroristica di sinistra Prima linea, condannato a 25 anni di carcere per l’omicidio dell’agente di polizia Fausto Dionisi, nel 1978 a Firenze, non solo divenne deputato nel 2006 ma fu pure eletto segretario di presidenza della Camera dei deputati. Nel 2008 non e' stato rieletto e, almeno, non percepisce alcun vitalizio.

Per esempio Lula potrebbe chieder al Ministro Frattini: Quale credibilita' avete voi Italiani che avete nell'attuale Parlamento un terrorista nero come Marcello De Angelis? Un passato nell'organizzazione fascista Terza posizione, De Angelis è stato condannato a sei anni per associazione sovversiva e banda armata, è stato latitante e poi in carcere per tre anni, dal 1989 al 1992. E' stato eletto senatore per AN nel 2006 e rieletto deputato per il PdL nel 2008.

Eppure, per essere credibili, sarebbe stato sufficiente avere una legge di un solo articolo, in base alla quale i condannati con sentenza passata in giudicato non possono essere candidati al Parlamento.

Quella legge che Italia dei Valori chiede da sempre:

NO AI CONDANNATI IN PARLAMENTO!

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