Gazzettino 30/8 pag. V – Ed.Belluno
Il Presidente di Confcommercio Belluno, ma non soltanto lui, dice parole sante affermando che la provincia non va toccata. Questo ente intermedio infatti è ancora l’unico, con i comuni, ad interloquire con i cittadini e le imprese. Il Gazzettino, dovrà confermare (ultima mia lettera Gazz. 23/8) , che questo è anche il mio pensiero: da anni infatti vado dicendo (e su questo concordano amici docenti universitari) che dovrebbero essere invece abolite le Regioni in quanto sono le vere sanguisughe delle risorse statali, non solo, ma anche perché costituiscono spesso l’esempio della vera inefficienza gestionale (qui Brunetta doveva intervenire o era cieco per interesse politico ?!) e rappresentano una barriera nei rapporti con la gente in quanto non rispondono a nessuna istanza, facendo impazzire chi si rivolge loro (il discorso ascensori di Feltre, di cui sono stato un detrattore con diversi altri professionisti, docet !).
Togliere le province, significa creare un nuovo Muro di Berlino in quanto il cittadino o le imprese si vedono private di interlocutori, non sottacendo che le Regioni, una volte abolite le Province, diventano…astrattismo assoluto. Oggi le Regioni funzionano come 20 duplicazioni dello Stato centrale, già di per se poco efficiente, per cui, con legge costituzionale, andrebbero tolte tutte, allargando le province ed accorpando i piccoli comuni, come Feltre e Pedavena per esempio…visto che viviamo qui.
Chiedete all’Istat quanto costano le regioni e le province, come ho fatto io, e – ve lo assicuro – c’è da sbalordire… dalla cifre. Se non si capisce questo, ciò dipende da due ragioni. La prima: non si capisce per uno scarso dono di madre-natura. . La seconda: non si vuol capire perché ci vanno di mezzo gli interessi di qualcuno.
A buon intenditor…
Arnaldo De Porti
