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NATALE E FEDE NUZIALE: CADE L’ULTIMA SPERANZA CONTRO LA POVERTA’

Possiamo dire senza timore di essere smentiti che molte famiglie già da tempo sono alla “frutta” dell’estrema povertà. Quando una donna o un uomo, così come un’intera famiglia “rottamano” la cose più care e più intime ovvero svendono, perchè di questo si tratta, la propria fede nuziale o la collana di battesimo dei propri figli (come molti sono ricorsi per poter festeggiare il Natale) questo ci dà senza alcun dubbio di verità che la nostra città e la nostra nazione si avvicina sempre di più ai paesi cosiddetti del terzo mondo (dove i pochi ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più tanti e più poveri). Se poi ogni giorno che passa vediamo spuntare come veri e propri funghi insegne pubblicitarie con la scritta “compro oro e argento” è allora ogni dubbio viene a cadere: siamo già un paese del terzo mondo! Se poi i nostri governanti ipocritamente e falsamente dicono che stanno sconfiggendo la malavita organizzata e la mafia quando una sempre più larga fascia di società va verso il precipizio e sempre più cittadini mettendosi sotto i piedi la loro sacra e inviolabile dignità, e non avendo più nulla da svendersi, vanno a fare la fila davanti a quei pochi centri di solidarietà gestiti da associazioni di volontariato che ogni giorno offrono un pasto caldo, l’unico per molti di questi, e allora oltre la schiavitù della povertà e della solitudine dovremmo subire non si sa ancora per quanti decenni ancora anche la prepotenza e la legge della criminalità sempre più legata, come i fatti ci dimostrano, a certi politici corrotti e infami, che in tal modo, così come la mafia, sul degrado sociale e culturale costruiscono le loro fortune. Se a tutto ciò aggiungiamo che certi Comuni per promuoversi, e senza crearsi alcun problema morale, non esitano a farsi sponsorizzare dai cosiddetti “compro oro” allora siamo seriamente, e forse senza molte più speranze, alla “frutta” della civiltà!

Alfio Lisi
Catania

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