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Maurizio Toffoletti: L’uomo che scopri’ il suono della montagna

Dai tagli di Lucio Fontana passando per le lacerazioni di Alberto Burri e le spaccature di Arnaldo Pomodoro, innanzi agli intagli di Maurizio Toffoletti si rimane senza parole, perché per fruire totalmente delle sue opere bisogna stare in silenzio ad ascoltarle. E’ terminato nei primi mesi di quest’anno, un ampio percorso espositivo di sculture realizzate tra il 2005 ed il 2009 dal titolo “Le porte del cielo”. Tutti i migliori scultori sanno che prima della tecnica, bisogna avere una profonda conoscenza del materiale che si lavora. Sono noti i lunghi periodi di Michelangelo passati sulle Alpi Apuane ad osservare la montagna per scegliere i blocchi migliori.

Quello di Toffoletti è un processo analogo: frutto di anni di passione, osservazione, studi del marmo, delle sue proprietà e potenzialità, della luce, trasparenza, volumi e forme. Contemplazione e “simbiosi” con esso, l’hanno portato a scoprire e sentire la sue “corde musicali” interiori, riuscendo a liberarle, permettendole di esprimersi attraverso grandi tagli, dai quali scaturiscono melodie nascoste e profonde dell’anima marmorea. Nell’attuale horror pleni in cui viviamo, l’artista si distingue, regalandoci l’emozione di un dialogo con frammenti di montagna dove lo spettatore è invitato, come un musicista alle prime armi, ad interagire attivamente con la curiosità e ludicità di un bambino, abbandonandosi al piacere sensoriale.

Esse prendono vita attraverso il nostri occhi, al tatto e l’udito.“Voglio che il pubblico tocchi le mie sculture, le accarezzi, le faccia vibrare”, dichiara M.Toffoletti. La ritualità dei tagli, conferisce all’opera una geometria primordiale, esaltando sfaccettature di luce tali, da dare la sensazione di poterla toccare con lo sguardo e contemporaneamente percepirne il suono. Sarebbe riduttivo chiudere queste sculture solo in un museo o una galleria, esse hanno bisogno di spazi aperti perché è da essi che originano e perché l’effetto acustico espandendosi, ritorna a dialogare con il suono cosmico. Esse rappresentano una nuova forma di scultura, della conoscenza della materia, un nuovo significato della realtà.

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