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PUO’ UN’ ISTIGATORE ISTITUZIONALE RIMANERE ALLA GUIDA DEL PAESE?

E’ dal 1994 che il nostro Belpaese “che fu”, si trova in una specie di limbo istituzionale, dove un giorno si’ e un altro anche, si viola la Costituzione reale e dove le istituzione sono continuamente, bombardate da Berlusconio ( un virus irritante ereditato dalla prima Repubblica). Con effetti collaterali devastanti per la nostra democrazia. Se veramente nel nostro organico giudiziario albergano associazioni per delinguere ed eversive, non faremmo meglio a chiedere l’ assistenza della Nazioni Unite? Fino a quasi un anno fa ( non me ne voglia il premier italiano) pensavo che il berlusconismo fosse l’ unica risposta al clintelismo e illegalita’ diffusa, eredidati dalla vecchia democrazia italiana ( o meglio la meta’ cattiva di essa), oggi ahime’, constatiamo che n’e’ in effetti la continuazione, incarnata nel PDL, con la complicita’ interessata e personalizzata della Lega. Il nuovo anno e alla porte e la domanda che da buoni cittadini dovremmo, un po’ tutti porci e’: “ Puo’ un’ istigatore istituzionale rimanere alla guida del Paese?. A me sembra ( potrei anche svagliarmi) che economicamente da quasi un anno lo Stato e’ gestito da premesse e promesse, basate su risorse virtuali e non reali e nel prossimo anno tutti i nodi verranno al pettine ( come si suol dire) dal 14 ( corrente mese) il governo Berlusconi ha ottenuto due vittorie di paglia, fiducia risicata e riforma dell scuola, una legge delega questa ( oggi sono molto in voga vedi federalismo fiscale), con 54 decreti attuativi, molto probabilmente senza copertura, destinati a fallire. Nella attuale realta politica, e’ un po’ come giocare a monopoly, un gioco inglese che chi l’ha provato, prevede anche di andare in galera e se non si ottiene il lascia passare, ci si resta. ( da buoni intenditori poche…)

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