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Raccontiamo la cacca

In collegamento da Roma, nella trasmissione di Gad Lerner (L'infedele del 20 dicembre), Lamberto Sposini, in palese imbarazzo (potrebbe essere altrimenti?) si arrampicava sugli specchi per giustificare le interminabili ore di programmi televisivi dedicati a terribili fatti di cronaca nera, come quello avvenuto ad Avetrana, e si affannava nel chiedere: “Ma chi stabilisce i limiti oltre i quali non possiamo andare, chi stabilisce il tempo?”. La domanda ovviamente era mal posta. Sposini dovrebbe chiedersi, infatti, non chi, ma che cosa stabilisce i limiti. E la risposta è semplice: il senso morale, il senso della misura, il senso del pudore, il rispetto per le vittime, per i familiari delle vittime, ed anche per i presunti assassini. Poi ha detto che poiché anche la cronaca nera è Italia, è giusto raccontarla. Come dire: poiché anche la cacca è Italia, raccontiamo cacca per ore e ore tutti i giorni. E chissà che Sposini non farebbe grandi ascolti?

Attilio Doni

Genova

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