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LETTERA DAL CIELO

Caro bambino ascolta un po’, così tuo amico diventerò.

Il mio nome è Gesù, colui che è sceso da quassù.

Da quando son venuto sulla terra, son passati molti anni.

Ma la gente ancor non crede, che un bambino più non sono.

Pensa ancora che son piccino e mi chiama Gesù bambino.

Sì, bambino sono stato ma con gli anni son cresciuto.

Il mio tempo è passato ed un uomo son diventato.

Se sapessi che problemi quella barba da curare.

Ho anche molto lavorato perché falegname sono stato.

Sono nato, sono cresciuto, ed in croce sono andato.

Sono morto e son risorto, ed in cielo son tornato.

La Novella è proclamata ma la gente non ci crede.

Pensa ancora alla stalla, ai pastori e a quella stella.

Fanno festa ad ogni costo, ma per me non hanno posto.

Sorrisi, dolci e tanti auguri, anche a chi non si ama più.

La Novella è arrivata, ma la gente non ci crede.

E dimentica che io adesso sono il Re.

Con affetto, il tuo Gesù.

Marco e Alberto Senatore,

Giffoni Valle Piana, 24 Dicembre 2010

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