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Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione

“Il Capo dello Stato non firmi”

“I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi, di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”

Due giorni fa gli studenti lanciarono un appello al Capo dello Stato di “ non firmare il ddl sulla riforma della scuola”. Giustamente il loro appello era basato proprio sulle prerogrative del Presidente Napolitano, sancitogli dall’ articolo 74 della nostra Costituzione, il quale si e’ concluso con l’incontro di una delegazione degli studenti al Quirinale Oggi la legge “probabilmente”., dovrebbe essere approvata e poi passata all’ analisi del Capo dello Stato e il suo staff. Con “Onore ed disciplima”, ( lasciatemelo dire) comporta anche il dialogo con coloro a cui la sopra detta Legge e’ diretta, ossia gli studenti e i loro affini. Questo non e’ mai avvenuto in due anni. Il legislatore in questo caso ha dimostrato poco spirito collaborativo e partecipativo, come “narra” l’aticolo 54 della nostra Costituzione. Senza entrare nel merito della Legge e i suoi decreti attuati, o la contradittorieta’ di alcuni suoi articoli, questa e’ una prerogrativa del Parlamento, credo pero’ che il Capo dello Satato, abbia buonissime motivazioni di chiederne una nuova lettura e delibera, anche in vista delle proposte che la delegazione dei giovani, mandereranno al Presidente Napolitano.

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