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FIRENZE, IL PIANO NEVE DELEGATO A UNA SpA. E il sindaco se ne lava le mani?

Il 21 dicembre 2010 ore 16, a 4 giorni da FIRENZE BLOCCATA E UMILIATA NELLA NEVE

apro il sito interne del Comune di Firenze http://www.comune.fi.it/home.htm ma in home page nessuna cartella DISASTRO NEVE nella quale il sindaco, assessori, dirigenti dovevano inserire i relativi documenti e metterli a disposizione dei cittadini in modo oggettivo.

Provo la ricerca con la parola PIANO NEVE e appaiono una serie di comunicati Comune di Firenze – Le Notizie di Palazzo Vecchio e nessun documento sul Piano Neve a meno di non aprire e perdersi in oltre 140 documenti.

Apro il sito della Protezione Civile del Comune di Firenze e nessun documento sul Piano Neve.

Apro il sito della Quadrifoglio Servizi Ambientali Area Fiorentina SpA ma in home page nessuna cartella PIANO NEVE. Attivo la ricerca con dette parole non vedo apparire alcun documento.

A questo punto pare evidente oltre ogni dubbio che il Sindaco NON consente a noi cittadini di conoscere chi sono i responsabili, dove sono, quando hanno ricevuto l’incarico, perché sono stati incaricati proprio loro, come hanno agito e, in ultimo, quanto mi/ci costa e ci è costato il PIANO NEVE che poi non ha funzionato.

La domanda ora è, il PIANO NEVE con la Società Quadrifoglio Servizi Ambientali Area Fiorentina prevedeva:

1) una mera pulizia delle strade per la caduta fino a 3 centimetri

oppure

2) interventi per la caduta di neve fino a 40 centimetri.

Leggendo su LA NAZIONE, pagina 2, punto 3) che QUADRIFOGLIO ha disposizione solo 10 spargisale per un territorio esteso come è il comune di Firenze, appare improbabile e improvvida la seconda opzione.

Il nostro auspicio è vedere un magistrato che, di fronte a un simile silenzio, intervenga d’ufficio e subito, acquisendo documenti e testimonianze per valutare quali e quanti reati sono stati perpetrati.

Si coglie l’occasione per riportare un messaggio ricevuto da un cittadino perché è utilissimo a comprendere i doveri di un cittadino che si candida a sindaco per gestire un territorio e i suoi abitanti.

martedì 21 dicembre 2010 15:26

Da: F.B. A: 'Firenze'

Sono d’accordo che “una nevicata è una nevicata” ma sono in disaccordo nell’annoverare la nevicata come “una forza scatenante della natura”.

Una nevicata, quand’anche fosse di 30 cm. è un evento normale, specialmente a dicembre.

Si può annoverare tra le forze scatenanti della natura maremoti, uragani e terremoti ma anche per questi eventi l’essere umano può intervenire per ridurne le drastiche conseguenze.

Ricordo che negli anni 50 e 60 quando a Milano nevicava, chi voleva si presentava (per esempio in piazza Duomo), veniva fornito di un badile e spalava la neve. Finito di spalare gli veniva corrisposto un piccolo compenso e le strade erano percorribili. Oggi, invece, esiste la protezione civile quindi, non potrebbe intervenire con badili per rendere transitabile la città?

Nel Piano Neve sia ben evidenziato cosa s’intende se un cittadino si debba “equipaggiare di tutto punto” perché qualcuno nel recente passato pare che l’Amministratore Delegato di F. S. M. Moretti abbia consigliato nel dicembre 2009 di salire in treno muniti di coperte e panini, nel caso il treno si dovesse fermare per il freddo.

Il sindaco di Firenze non è stato sorteggiato tra i cittadini di quella città ad amministrare il bene comune ma si è candidato, convinto di amministrarla meglio del suo “concorrente” e ha ottenuto la fiducia. Pertanto, se nel suo programma elettorale avesse scritto che “nel caso di nevicate ordinarie o straordinarie mi appoggio a un contratto di servizio pensa che qualcuno l’avrebbe votato?

Parlare di “persone autonome e che non siano di peso alla collettività”, può portarci su una brutta strada. Perché non essere coerenti con le giustificazioni apportate smettere d’impiegare gli spazzaneve e mettere semplici cartelli che recitano: ATTENZIONE NEVE! State a casa perché non funziona nemmeno il trasporto pubblico. Se strettamente necessario recarvi al lavoro equipaggiatevi di tutto punto in modo di essere autonomi e non di peso alla collettività.

A tutti il compito di rilanciare questo messaggio.

A leggervi, Pier Luigi Ciolli

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