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INTERROGAZIONE DI BUCCHINO (PD) AI BENI CULTURALI PER TUTELARE IL TERRITORIO FIORENTINO

L’On. Gino Bucchino, deputato eletto nella Circoscrizione Estero, ha presentato una interrogazione al Ministero per i Beni e le Attività culturali e a quello per l’Ambiente e la Tuteladel Territorio, per sollecitare un intervento e una risposta in merito ad alcuni aspetti della gestione urbanistica e dell’edilizia nel Comune di Firenze che riguarda la cementificazione di numerose aree del territorio fiorentino di notevole pregio destinate a servizi pubblici di quartiere o con complesse problematiche ambientali.

All’Onorevole, fiorentino d’adozione, era stato sollecitato un interessamento in merito a interventi di cementificazione che stanno progressivamente depauperando il territorio fiorentino e che mettono in pericolo la salvaguardia dei vincoli culturali, storici e ambientali.

In particolare – si legge nell’interrogazione – tra le zone in pericolo c’è la Collina di “Bellosguardo”, una delle colline più belle di Firenze, situata nel cuore di una zona protetta considerata da 60 anni area rurale storica di particolare interesse culturale e regolata da vincoli paesaggistici. Si tratta di una zona di grande rilievo paesaggistico, storico e culturale che ha ospitato nel corso dei secoli nelle sue ville di origine rinascimentale illustri personaggi come , Galilei, Foscolo, Garibaldi, Montale.

In questa area di pregio paesaggistico, nel cantiere di Via Arnoldi zona Soffiano, dove fino a pochi anni fa non si potevano nemmeno costruire delle serre o impiantare alberi di alto fusto, si stanno costruendo tre palazzine di cemento di tre piani che potrebbero causare un danno ambientale grave e irreversibile.

L’intervento edilizio sull’area protetta da leggi nazionali e da normative di pianificazione territoriali e provinciali, ancorché autorizzato da un accordo di programma delle amministrazioni locali e dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e del Paesaggio, era stato bloccato, in seguito al ricorso di alcune associazioni tra cui i comitati di quartiere, dal Tar toscano nel 2006 “in nome dei valori costituzionali di tutela del paesaggio”. Tre anni dopo, nel 2009, il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar e ha così dato il via libera ai lavori.

Nel corso di questi lavori il recente ritrovamento di reperti archeologici ha indotto la Soprintendenza ad attivare un’area recintata di scavo che sta riportando alla luce testimonianze di epoca romana, medievale ed addirittura dell’età del bronzo: pozzi, cisterne e altri ambienti collegati al sito pedecollinare che si possono rivelare di ampia estensione.

Cittadini, comitati, associazioni ambientaliste, consiglieri comunali e di quartiere, stanno chiedendo all’amministrazione comunale e alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e del Paesaggio, di intervenire per difendere un bene paesaggistico di grande rilevanza e quindi per bloccare il cantiere e chiarire se esso sia effettivamente in possesso delle necessarie autorizzazioni edilizie e urbanistiche e se invece si stiano realizzando anche appartamenti da vendere a prezzo di mercato.

L’On. Bucchino nella sua interrogazione, alla quale si rimanda per conoscere in maniera più approfondita la problematica, chiede, tra l’altro, ai Ministeri interessati quali misure si intendono adottare per tutelare un’area come la Collina“Bellosguardo” vincolata dallo Stato italiano come bene di particolare valore paesaggistico, storico e culturale, caratterizzata dalla presenza di edifici e manufatti di grande interesse storico-artistico e documentario e da un mirabile equilibrio fra natura dei luoghi e opera dell’uomo, e quindi meritevole di attenta tutela.

On. Gino Bucchino

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