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Un bacio rubato?

Un bacio rubato? No, un bacio donato. L'immagine del quarto numero della rivista di ECPAT-Italia, disegnata dall’artista Gabriel Zagni, invita tutti i lettori a regalare un bacio ai tanti, troppi bambini vittime di sfruttamento sessuale in Italia e nel Mondo. Come? Attraverso regali concreti da fare a Natale.

Il nostro viaggio alla ricerca dei bambini rubati all'infanzia, parte questa volta dalla Cambogia, dalla storia di Srey, dalla sua misera casa invasa da lattine vuote che la piccola raccoglie per rivendere. Un storia, quella di Srey, raccontata dalla nostra referente per il progetto in Cambogia Letizia Taroni, che tocca le corde profonde dell'anima, e che ci ricorda come un sacco di riso da 30Kg o un corso di parrucchiera, possano migliorare la vita di questi bambini, regalando loro “un po’ più futuro”.

Un futuro che i centri di recupero sostenuti da ECPAT in Laos rendono possibili. Grazie infatti al lavoro di tanti operatori locali, dal 2006 sono state 247 le ragazze salvate dal mondo della prostituzione e inserite in programmi di formazione professionale. Di formazione e sostegno si occupano anche le operatrici di Be Free, cooperativa sociale contro la tratta, le violenze e le discriminazione che quotidianamente opera sul territorio romano a stretto contatto con le vittime di sfruttamento sessuale. A raccontarci il loro lavoro la Presidente di Be Free, Oria Gargano in un 'intervista che ci guida nei meandri di un mondo che spesso percepiamo troppo lontano da noi. Il numero 4 della rivista di ECPAT parla di speranza e di risultati, come il campo di calcio che verrà realizzato nei sobborghi dimenticati di Johannesburg in Sudafrica e le iniziative promosse tra i banchi di scuola del Liceo G.Bruno di Melzo.

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Campagna di Natale ECPAT

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