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GOVERNO BERLUSCONI. ESATTAMENTE COME DA FACILE PREVISIONE

A giugno del 2005 usciva un mio libro a titolo “Caro Direttore, virgola”, edizioni DBS – Rasai Belluno, nel quale, richiamandomi a cose già dette 8-10 anni prima, sostenevo :….”ho sempre avversato il berlusconismo, non tanto perché non creda all’ideologia liberista in chiave economica, ma perché fortemente convinto che le regole per governare un paese si scostano, quasi integralmente, da quelle che vengono praticate in qualsiasi azienda commerciale. In azienda infatti si bada solo al conto economico “profitti e perdite” che, se positivo, consente “in primis” di soddisfare i bisogni personali degli operatori economici ed, in secondo battuta, permette di reinvestire in azienda ciò che resta del predetto conto economico, onde aumentare le potenzialità dell’azienda stessa. Per un paese invece non è assolutamente così: le poste del passivo infatti devono tener conto del sociale, delle persone che non ce la fanno, degli emarginati sociali, non solo, ma anche delle esigenze culturali del paese che sono alla base della crescita economica e della concordia sociale. E così via, detta in sintesi.

Al contrario, Berlusconi, al di là dei suoi seri guai giudiziari che cerca di evitare attraverso lo stuolo di avvocati che ha inserito nel suo governo, ha adoperato lo stesso metro che adoperava per le aziende Fininvest anche per l’Italia, quasi fosse una delle sue tante aziende. Non per niente, tempo fa, in un pezzo alla stampa, scrissi che di questo passo l’Italia sarebbe diventata una…”dipendence” della predetta Fininvest, con sede sociale e legale ad Arcore…. ove Berlusconi padrone, impartiva ordine ai suoi dirigenti, alias parlamentari…
Ora, uno per uno i nodi stanno venendo al pettine.

Domani 14/12 ci sarà il voto di fiducia senza quello dei “pezzi” che ha perso durante il tragitto, ossia UDC e FINI e tanti altri, ma molto verosimilmente la sua sarà la vittoria di Pirro, magari per un voto-due, che sarà determinate grazie ai vari voltagabbana, ai vigliacchi, a coloro che all’ultimo momento vogliono apparire preziosi visto che al governo sono stati sempre in ombra, di coloro che temono di perdere posto e pensione, di coloro insomma che si vendono al miglior offerente, gentaglia questa che, a mio avviso, dovrebbe essere considerata, in vita, la vergogna e lo schifo del Paese, alla quale, se fossi in possesso di un allevamento di bestiame, io non darei da amministrare loro neanche un porcile, perché correrei il rischio di offendere i maiali !
Mi consola un fatto (si fa amaramente per dire) e cioè che l’eventuale vittoria di Pirro determinerà problemi ancor più grossi per Berlusconi, ma anche – ahimè – per le sorti del paese in quanto questo governo arrogante, cattivo, irrispettoso della legge, sarà assai vendicativo attraverso i Gasparri, i Cicchito, i Quagliarello, gli Alfano e tanti altri che, man mano che li nomino, mi fanno venire le…discinesie gastriche.

Ed allora che fare ?

Temo che non ci sia niente da fare a breve. Infatti metà degli Italiani sono ancora sotto l’effetto della droga mediatica che ha fatto vedere loro ciò che non era e tuttora non è. E togliersi di dosso un tale tipo di disintossicazione richiederà fame e sangue, in quanto il berlusconismo ormai ha ridotto il popolo italiano all’ultimo stadio della patologia.
Vedo nero a breve. Altro che Grecia…e non escludo che prossimamente ci sarà molto lavoro per il Ministro Maroni. Spero tanto di no, ma come ho azzeccato in pieno la previsione di cui a titolo, penso che sarà così anche questa volta. Magari così non fosse. Che Dio aiuti l’Italia !

ARNALDO DE PORTI

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