Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Leporati denuncia i tagli ai servizi per disabili decisi dal comune di Parma

Il viceresponsabile per la provincia di Parma dell’Italia dei Diritti: “ Siamo indignati dal comportamento e dalle recenti politiche nel sociale intraprese dal comune”

La giunta del comune di Parma ha disposto in fase di bilancio, un taglio di circa 500 mila euro sul trasporto pubblico locale che interesserà anche il servizio offerto ai disabili dalla TEP S.p.A. (l’azienda dei trasporti pubblici di Parma e provincia). Si è deciso così di cedere la concessione di tale servizio a delle cooperative che attraverso l’attività volontaria limiterebbero drasticamente i costi per la fornitura del trasporto alle persone con mobilità ridotta.

“Questo è un provvedimento che penalizza fortemente la categoria dei disabili. I 4 milioni di euro di investimenti destinati al welfare del comune di Parma non sono abbastanza. I portatori di handicap hanno da sempre usufruito dell’assistenza di personale preparato a svolgere tale sevizio, e l’alternativa delle cooperative non è una risposta esauriente ai bisogni di tale categoria sociale.” Con queste parole si apre il duro commento del viceresponsabile per la provincia di Parma dell’Italia dei Diritti, Paolo Leporati.

“Il comune non può ridurre o addirittura eliminare del tutto i costi destinati all’erogazione di un servizio così determinante. Al contrario andrebbe addirittura incrementato visti i recenti investimenti, sia da parte dell’azienda di trasporti locale che dal comune stesso, su dei mezzi di nuova tecnologia destinati proprio ai disabili. Che fine faranno? A chi saranno affidati?”, è la domanda che si pone e sul quale vuole porre l’attenzione l’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro.

Leporati continua la sua dura analisi affermando: “Se si fanno certi investimenti questi impieghi vanno mantenuti nel tempo, escludendo qualsiasi operazione atta al solo fine ultimo di ridurre i costi di un servizio che invece rappresenta una risorsa essenziale per le classi più deboli. Se il comune è a corto di fondi, le difficoltà non possono e non devono pesare sulle categorie più svantaggiate che invece andrebbero quantomeno tutelate in maggiore misura rispetto a chi può godere di una vita cosiddetta normale.”.

L’esponente del movimento extraparlamentare conclude la sua denuncia sollevando un’altra delicata questione che tocca tutto il territorio emiliano- romagnolo: “Come Italia dei Diritti vogliamo denunciare anche le gravi difficoltà che questi tagli al trasporto pubblico decisi dalla regione Emilia Romagna, produrranno sull’occupazione in generale.”

Exit mobile version