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Soldà  attacca la “Parentopoli” romana

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “È in questo modo che il centrodestra sta dimostrando come intende dare risposte ai cittadini e ai giovani in cerca di occupazione”

Roma, 9 dicembre 2010 – “Non si tratta di casi sporadici. Ciò che è venuto fuori in quest’ultimo periodo rientra in un sistema di intrighi e di clientelismo messo a regime da un centrodestra che ha evidenziato il suo modo di gestire il potere”. Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, si esprime senza mezzi termini sugli scandali che stanno travolgendo nelle ultime settimane il sindaco Alemanno e la sua Giunta.

Subito dopo la vicenda Atac, l’inquilino del Campidoglio è chiamato a rispondere sulle strane coincidenze legate alle ultime assunzioni dell’Ama, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Roma. Infatti, a partire dal 2008, questa ditta ha assunto un migliaio di persone, tra cui numerosi parenti di stretti collaboratori del primo cittadino della Capitale. “In oltre due anni di gestione di queste aziende da parte della Giunta comunale – sottolinea Soldà -, è risultato più che evidente lo straripamento di potere dei massimi vertici delle municipalizzate che in questo modo hanno dimostrato un’enorme arroganza e senso di impunità”.

Critico l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro che conclude dichiarando: “Con questi atteggiamenti il centrodestra ha mostrato chiaramente in che modo intende dare risposte ai cittadini ed in particolar modo ai giovani in cerca di occupazione. Se non si cambierà rotta, non ci si meravigli dell’aumento della disaffezione da parte di questi ultimi nei confronti della politica”.

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