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Annientato il mandamento dei Vitale a Partinico

L’omonima operazione del gruppo dei Carabinieri di Monreale – composto da oltre 200 uomini – ha scritto davvero la parola fine in calce alla storia del mandamento mafioso di Partinico, nella provincia palermitana. Nelle prime ore dell’alba sono infatti scattate 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo siciliano, a carico di altrettanti personaggi considerati esponenti di Cosa nostra. Tra questi spicca il nome di Giovanni Vitale, il ventottenne figlio del boss mafioso Vito; scarcerato nello scorso mese di marzo e attualmente sottoposto a un programma di sorveglianza speciale, secondo gli inquirenti il giovane era considerato “il nuovo capocosca di Partinico”. Un altro dei figli di Vito Vitale, Leonardo, era stato arrestato a maggio con l’accusa di associazione mafiosa: anche lui questa notte è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Aspetti significativi che lasciano intendere come, nonostante gli arresti, la famiglia Vitale continuasse a esercitare il controllo sul territorio, considerato un crocevia tra Palermo e Trapani.

Parallelamente, a Napoli i Carabinieri sono intervenuti nei confronti del clan “Misso”, arrestando ventuno persone su richiesta della DDA di Napoli. Considerato ormai in estinzione, il clan – al quale sono affiliate le persone arrestate questa notte – tra la fine degli anni Novanta e la metà di questo decennio ha dato vita a una sanguinosa guerra contro il cartello camorristico della “Alleanza di Secondigliano” prima e contro la “costola” dello stesso clan “Misso” dopo, la frangia scissionista creata da Salvatore Torino.

Operanti nel quartiere Sanità, le ventuno persone arrestate sono ritenute colpevoli di omicidi, tentati omicidi, detenzione di armi da fuoco e porto illegali delle stesse, il tutto aggravato dal metodo mafioso.

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