Da oltre 150 anni l’Italia è diventata unita secondo alcuni, si è rovinata secondo altri.
Ultimamente, vista dall’estero, assistiamo alla visione di un’Italia trascinata nel punto più basso della stima internazionale.
Secondo le informazioni dello scrittore Pino Aprile, 150 anni fa’ l’Italia non venne unificata nel modo ideale.
Al contrario di come si sforzano di far credere da 150 anni, quelli del Nord e quelli del Sud che leccano loro i piedi.
Il sud Italia, prima di questo epico evento, era prospero, efficiente, libero e invidiato, ma governato da stranieri.
Il sud Italia, dall’ unione dell’Italia è divenuto sempre di più povero, umiliato, derubato e inerme, perché governato da italiani del Nord, arroganti e senza scrupoli.
Stranamente, l’emigrazione dei nostri connazionali verso ogni parte del mondo, è iniziata drasticamente 150 anni fa’.
Da allora, la nostra Patria ha perso più del doppio della sua popolazione. Oltre 80 milioni di italiani risiedono fuori dall’Italia.
Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes: 4'028'370 sono quelli iscritti all’AIRE, che hanno il passaporto italiano, e altri 80'000'000 sono gli oriundi, cioè quelli che sono di origine italiana ma senza cittadinanza italiana.
Se consideriamo che di tutti quelli che sono espatriati, solo il 2 % rimane cittadino italiano al 100%, si evidenzia che,
da parte del governo italiano, esiste il totale disinteresse per questi suoi connazionali.
Non c’è da meravigliarsi se oggi gli immigrati in Italia, anziché portare ricchezza e benessere agli abitanti indigeni, creano troppo spesso problemi.
Tutte le Nazioni del mondo che hanno avuto ed hanno gli emigranti, ne traggono dei grossi benefici.
Questo, perché hanno una politica corretta, che rispetta e da diritti e doveri a chi viene da un’altra Nazione.
Il governo italiano, non è in grado di governare i propri connazionali, e tantomeno riesce a gestire gli immigrati.
Che oggi, coloro che si fanno chiamare politici, gestiscono l’Italia come una pecora da dissanguare e non come la loro Patria, lo dimostra anche la loro arroganza e ottusità.
Quale Paese al mondo chiude il Parlamento per una settimana, per discordie interne?
Quale Paese al mondo, a causa dello stato precario finanziario, da’ la possibilità al ministro del tesoro di effettuare tagli a destra e a manca, mettendo anche in seria difficoltà le forze dell’ordine a cui mancano addirittura le risorse per approvvigionarsi di benzina per le macchine. Inoltre, effettua tagli spaventosi all’istruzione, dimezza le possibilità agli istituti di ricerche, ecc. ecc. Mentre non tocca le spese mostruose della politica, di cui fa orgogliosamente parte?
Come mai, il Dottor Sottile, nonché ex presidente del consiglio, Dott. Giuliano Amato sperpererà nel 2011 la bellezza di 33,5 milioni di euro per festeggiare l’unità d’Italia? (O i 150 anni di supremazia del Nord ?).
Stranamente, anche il Dott. Guliano Amato è di Torino, la città da dove è partita 150 anni fa’ la disfatta del Sud Italia.
I governanti italiani continuano a distinguere gli italiani in 3 categorie:
Quelli del Nord: gente che vale e comanda.
Quelli del Sud: gente che non vale e deve ubbidire.
Quelli Emigrati: gente che non vale niente e non deve avere niente da dire.
Ancora stranamente: Da quando l’Italia venne unificata, cominciò in Italia il banditismo.
All’inizio erano chiamati Briganti. Gente del Sud che con la loro forza e coraggio, sostituivano la debolezza e la completa assenza dello Stato. Oggi, questo fenomeno, elevato all’ennesima potenza, è diventata la Malavita.
Lo stato che comanda lo Stato.
Oggi, con mio grande giubilo e simpatia, alcuni industriali propongono di sostituire lo Stato nell’ inefficiente tutela dell’ambiente e delle opere pubbliche, lasciateci in eredità dai nostri millenari antenati,
italiani veri. Grande onore e stima va a Diego Della Valle, che vuole finanziare la ristrutturazione del Colosseo e suggerisce agli industriali Campani di ristrutturare loro Pompei, visto che lo Stato è incapace.
Ma, ministro Bondi, non è questo un suo compito? Lei cosa fa?
Forse la sua risposta è: Lo hanno fatto male i miei predecessori, perché dovrei farlo meglio io?
Ma allora, caro ministro, se anche Lei non è all’altezza, perché è ancora li?
Ha certo! Lei è un ministro come tutti gli altri!
D.Suppa