Anche la politica deve capire che il congresso è il luogo delle decisioni
L’ANF Roma esprime viva soddisfazione per l’esito del Congresso, che ha premiato il grande lavoro svolto dai Delegati delle Associazioni Forensi, frutto di uno sforzo intenso nel cercare di comprendere al massimo le esigenze dell’Avvocatura in questa fase particolarmente difficile e del tenace impegno nella ricerca – pur in presenza di un ricco patrimonio di impostazioni ed idee, anche differenti – della più ampia unità possibile su contenuti concreti.
Tutte le mozioni – ben otto, aventi ad oggetto delicate ed importanti tematiche quali il processo civile e quello penale, l’accesso alla professione, le tariffe, il gratuito patrocinio, la competenza sul trasferimento dei beni mobili registrati, i problemi dell’Avvocatura degli Enti Pubblici etc. – preparate dai nostri Colleghi e presentate dopo aver raccolto in loco l’adesione e la sottoscrizione di decine di Delegati di tanti altri Fori (nonostante l’inopportuno e perdente scetticismo di qualche isolata voce), sono state approvate dal Congresso.
Quella sulla media conciliazione (confluita con altre presentate da Fori di diversi Distretti) addirittura all’unanimità e per acclamazione; mentre quella sulla revoca del regolamento sulle specializzazioni dopo aver superato qualche imprevista difficoltà con il più semplice e democratico degli strumenti e, cioè, con il voto.
In particolare l’ANF ha molto apprezzato le parole del Presidente Alpa, che ha compreso il disagio provocato dal regolamento sulle specializzazioni e si è dichiarato disponibile alla riapertura di un confronto effettivo, anche alla luce delle norme appena approvate sul punto dal Senato.
Ma per l’ANF è motivo di soddisfazione l’approvazione della mozione che ne chiede il ritiro: «Lo avevamo chiesto con un formale deliberato da molti giorni – ha affermato il Segretario Nazionale avv. Perifano – e, se vi fosse stato un ritiro spontaneo, attuato con senso di responsabilità da parte della nostra massima istituzione, ciò avrebbe certo contribuito a rasserenare gli animi ed evitato il reciproco irrigidimento delle parti che si confrontavano e che ha portato alle ultime, convulse fasi del Congresso. Quelle sì davvero spiacevoli. Il confronto è sempre utile, così come è utile la chiarezza, che può giocare un ruolo, positivo e propositivo, per i rapporti futuri».
Infine, sempre secondo il Segretario Nazionale ANF, non è facendo finta di non vedere le diversità di opinioni che ci sono all’interno dell’Avvocatura che si contribuisce a risolvere i problemi: «Non condividiamo l’esultanza del presidente dell’OUA avv. De Tilla, che sembra quasi abbia partecipato ad un altro Congresso: in tre giorni di dibattito ci sono stati molti momenti di discussione e divergenze, anche forti. Se pure in questo difficile momento occorre compattare la professione, è necessario, responsabilmente, tenere conto delle tante diversità di opinioni. Gli avvocati sono 240.000 e hanno problemi ed esigenze anche molto diverse”.
Roma 1 dicembre 2010
ANF Roma
Avv. Giancarlo RENZETTI Avv. Andrea ZANELLO
(Il Presidente) (Il Segretario)