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L’inceneritore dei Castelli Romani

La discarica di Malagrotta di Roma, che non ha nulla da invidiare alle discariche campane (anzi…), è satura. La soluzione ovvia per i politici del fronte unito Pdl e Pdmenoelle, Marrazzo docet, è quella di appestare la zona dei Castelli Romani, come è già avvenuto a Napoli per i Comuni Vesuviani. Ad Albano Laziale sono in arrivo i rifiuti della capitale e i fumi dell'inceneritore con gli immancabili tumori. Chi pagherà per l'inquinamento e per le malattie? Insomma, chi ci guadagnerà?
Caro Beppe,
ti scrivo per informarti che anche ad Albano Laziale è arrivato, più forte che mai, il pro-fumo di monnezza. Quella “buona” però, dei Castelli Romani, alle porte di Roma, che odora, come sai bene, di mafia-connection. L'impianto che vogliono localizzare ad Albano Laziale si poggia, a livello legale, sul solo decreto di pubblica utilità di Marrazzo (N.147/2007) non essendo passato per il voto dell'ex consiglio regionale. Ora siamo in attesa di conoscere il piano rifiuti del neo assessore della Polverini, con delega ai rifiuti, di Paolantonio. Chi, oggi, potrebbe sottoscrivere i frutti avvelenati della politica marrazziana? Un impianto, caro Beppe, privo d'una gara d'appalto, costruito per intero con soldi pubblici che ruba attraverso il raggiro legale dei CIP6, con una VIA (valutazione d'impatto ambientale), due sospensive in autotutela della VIA, un A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) frutto di logiche e politiche alla matriciana, appunto. Solo la Azienda Usl Rm-H s'è schierata a difesa del territorio, della salute dei cittadini e dell'ambiente. Il coordinamento contro l'inceneritore di Albano Laziale (www.noinceneritorealbano.it) sta dando battaglia da tre anni contro questo impianto e queste logiche politiche con tre ricorsi al Tar Lazio, per le quali siamo in attesa della sentenza. L'ultimo corteo che abbiamo organizzato, 23 Settembre 2010, ha visto la presenza di oltre 5.000 persone, il più partecipato della storia dei Castelli Romani.” Daniele Castri (Referente legale Coordinamento contro l'inceneritore di Albano Laziale)

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