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IL GIORNALISMO NON E’ E NON FA: “ L’ INFORMAZIONE”

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.( primo comma dell’articolo 21) Oggi grazie alla rete il cittadino ha carpito la vera essenza dell’informazione. Fare informazione significa innanzi tutto, liberarsi da ogni influenza politica. Non ho mai ( forse) capito i confini o linea di demarcazione tra l’informazione e la propaganda politica, ma una cosa ho constatato da piccolo operatore dell’ informazione dall’ estero:” Il giornalismo libero finisce di fare informazioni, quando sposa la politica, anche se solo sotto forma di contributi statali”. E’ inutile negarlo oggi i maggiori organi di carta stampata dipendono esclusivamente dalla politica, cosi’ in Italia, come all’estero, vendendo il loro cervello e professionalita’ ai politici ( si sono stato io a mandare il messaggio all’ amico Arnaldo De Porti https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=30528)

Se il sottoscritto mandasse questo scritto ad altre testate ( piccole e grandi che siano) non sarebbe pubblicato. Quando l’amico Viglia mi chiese di collaborare al suo giornale online e mi spiego’ di cosa si trattasse in realta’, non esitai un solo istante ad accettare, ovviamente sottolinendo di non essere un giornalista professionista, non vi dico quale fu la sua risposta, ma per i lettori piu’ attenti e’ facile interpretarla; dopo tutto sto ancora liberamente scrivacchiando. Fra alcuni anni l’informazione stile Sallustri, Feltri, Belpietro o qualt’altri entrano nella tipologia finira’ e restera’ solo la rete. La carta stampata costa di piu’ di quanto produce! Basti pensare che gia’ oggi con il sistema Pdf via rete, in poche ore e a costo quasi zero, si puo’ spedire un giornale a centinaia di migliaia di cittadini e il sottoscritto ne sa qualcosa. Questo l’hanno capito anche i politici, peccato che non hanno ancora carpito che per eccellere in rete, dovranno avere un rapporto piu’ diretto con i cittadini, invece di essere solo degli opportunisti a fini propagandistici. Al cittadino non interessa il coloro politico di una testata, ma preferisce essere informato ed educato a prescindere, perche’ informare e’ soptatutto educare e non assuefare. Ritornando al primo comma dell’articolo 21:” La libera informazione non va mai monopolizzata dalla politica” Bisogna sempre fare un distinguo da cio’ che e’ politico e quel che’ e’ informazione. Questa e’ informazione!!!

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