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Petali di rosa per la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili

Mara Carfagna ed Emma Bonino lanciano la

campagna per promuovere l’impegno dell’Unione Europea

in occasione dei

“16 giorni di mobilitazione sulla violenza contro le donne”

25 novembre – 10 dicembre 2010

Roma, 25 novembre 2010. Sono richieste molto precise quelle rivolte da Daniela Colombo, presidente di AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, al Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che insieme a Emma Bonino, Vice presidente del Senato, ha lanciato la campagna europea di raccolta firme ENDFGM – Petali di rosa contro le mutilazioni dei genitali femminili promossa da AIDOS insieme ad Amnesty International Sezione Italiana: “Sostenere una strategia complessiva dell’Unione Europea sulle mutilazioni dei genitali femminili (MGF), come chiede questa campagna”.

E soprattutto, in Italia, dove è in vigore una legge considerata tra le migliori al mondo, “attivarsi per il rifinanziamento della legge, sostenere il diritto d’asilo per le donne e le bambine che cercano di sottrarsi alla pratica, inserire rappresentanti delle associazioni di donne immigrante nella Commissione ministeriale sulle MGF e garantire la leadership nazionale del Ministero per le pari opportunità affinché le campagne di informazione, i messaggi e i programmi di formazione siano omogenei e coerenti su tutto il territorio nazionale: la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili non è materia da federalismo”.

130 milioni sono le donne che nel mondo hanno subito mutilazioni dei genitali femminili, 500 mila vivono in Europa, 39 mila in Italia, secondo una stima dell’Istituto Piepoli per conto dello stesso Ministero per le Pari Opportunità. Oltre 1000 sono le bambine di origine africana residenti in Italia che rischiano di essere sottoposte alla pratica.

“Si tratta di una grave violazione dei diritti umani delle donne e delle bambine”, ha sottolineato Sonia Villone, vice presidente di Amnesty International Sezione Italiana, “che non si limita solo al momento dell’atto, ma ha conseguenze per tutto il corso della vita perché lede il diritto alla salute sessuale e riproduttiva e contribuisce alla mortalità materna che causa 350 mila morti di donne ogni anno”.

Celebrare la Giornata internazionale sulla violenza contro le donne che cade oggi con il lancio della campagna END FGM è “un modo per rivolgere un pensiero, che vuole anche essere un atto concreto, alle tante donne vicine e lontane che hanno subito questa pratica”, ha affermato Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità.

“Io sarò sempre in prima fila”, ha aggiunto, rispondendo direttamente alle richieste di Daniela Colombo, “per contrastare questa pratica in Italia, in Europa e nel mondo, per promuovere il diritto d’asilo, assicurare il rifinanziamento della legge 7/2006 e mantenere salda la leadership del Ministero delle Pari Opportunità per le campagne di sensibilizzazione”.

Va in questa direzione anche l’impegno al fianco di Emma Bonino, Vicepresidente del Senato e del Ministro degli esteri Franco Frattini per l’adozione della prima risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU sulle mutilazioni dei genitali femminili. Su questo punto si è soffermata anche Emma Bonino, ricordando però come “parlare di mutilazioni dei genitali femminili oggi non vuole assolutamente essere un disconoscimento delle altre gravi forme di violenza contro le donne, dalla violenza domestica – che si verifica qui, intorno a noi – agli stupri di guerra, alla tratta”.

Per Emma Bonino, “è un segnale positivo il sostegno dell’Italia al Fondo speciale UNFPA-UNICEF sulle mutilazioni dei genitali femminili, e il fatto che le battaglie iniziate quasi trent’anni fa dalle attiviste e organizzazioni della società civile come AIDOS, vedano oggi impegnate fianco a fianco rappresentanti delle istituzioni, dei parlamenti, del mondo delle cultura, dello spettacolo e dello sport”.

La campagna END FGM è infatti sostenuta anche dalla Ministra per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, le Senatrici Anna Finocchiaro, Francesca Marinaro e Rita Ghedini, la Vice-Presidente della Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere del Parlamento Europeo Barbara Matera, l’ex parlamentare Vladimir Luxuria, la Consigliera dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio Isabella Rauti, la Consigliera di Parità della Regione Liguria Valeria Maione, l’Assessora alle Pari Opportunità Comune di Ravenna Giovanna Piaia, la Presidente dell’Associazione italiana donne medico Ornella Cappelli, le giornaliste Daria Bignardi, Serena Dandini, Carmen Lasorella e Elena Doni, la conduttrice del programma RAI 3 “CRASH – Contatto, Impatto, Convivenza” Valeria Coiante e tutta la redazione, la cantante Paola Turci, l’attrice Giulia Lazzarini, l’autrice di teatro Maricla Boggio, la regista Cristina Mecci, la fotografa Sheila McKinnon, la designer Ilaria Venturini Fendi, il cantante Piotta, il gruppo hip hop the Lemmings e la squadra di calcio Sampdoria, e altre e altri si aggiungeranno nel corso dei 16 giorni di mobilitazione contro le donne.

END FGM, promossa a livello europeo da Amnesty International Irlanda e realizzata in collaborazione con organizzazioni non governative di 13 paesi europei, è una campagna di raccolta firme per promuovere l’impegno delle Istituzioni Europee affinché attivino una strategia di prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili (MGF) in occasione dei “16 giorni di mobilitazione contro la violenza sulle donne”, promossi dalle Nazioni Unite.

La richiesta di un impegno organico e coerente da parte delle Istituzioni Europee, finalizzato all’adozione di una direttiva europea sulle mutilazioni dei genitali femminili, si articola in 5 aree prioritarie:

– raccolta dati a livello europeo per mappare l’incidenza del fenomeno e misurare i progressi verso l’abbandono della pratica;

– inserimento della prevenzione delle MGF nelle iniziative europee sulla violenza contro le donne;

– adeguata assistenza sanitaria e psico-sociale per le donne che hanno subito MGF, con un orientamento alla prevenzione per le bambine di origine africana residenti in Europa;

– inserimento delle MGF come persecuzione di genere nelle politiche europee sul diritto d’asilo attualmente in discussione;

– inserimento della prevenzione delle MGF nel dialogo politico e nelle iniziative di cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea in Africa.

Raccogliere 8 mila firme al giorno su petali di rosa digitali attraverso il sito web www.endfgm.eu è l’obiettivo della campagna: “Un obiettivo certo ambizioso: ed è per questo che chiediamo l’aiuto dei media per far conoscere l’iniziativa”, ha concluso Sonia Villone di Amnesty International. Come stanno già facendo il programma radiofonico “Radio 3 Mondo” della RAI e il programma televisivo “CRASH – Contatto Impatto Convivenza” di RAI 3. Oltre all’associazione Afrodisia per la promozione della cultura musicale africana, e alle associazioni UDI – Unione Donne in Italia, AIDOS Sardegna, ADUSU – Associazione Diritti umani sviluppo Umano.

Info: AIDOS, Cristiana Scoppa, tel. 06 6873214/196, cell. 339 1488018, c.scoppa@aidos.it

Ufficio stampa:

– AIDOS: Aurora Amendolagine, tel. 06 6873214/196, cell. 345 8425891, ufficiostampa@aidos.it

– Amnesty International Sezione italiana: Paola Nigrelli, tel. 06 4490224, press@amnesty.it

RACCOLTA FONDI IN A SOSTEGNO DEL LAVORO DI AIDOS e AMNESTY INTERNATIONAL

AIDOS – “Adotta una madre”

Per salvare la vita di una donna del Sud del mondo assicurandole le cure prima, durante e dopo il parto bastano 20 euro al mese per un anno. I fondi raccolti saranno usati garantire assistenza sanitaria alle 85 mila pazienti seguite ogni anno dai Centri per la salute delle donne gestiti, con il sostegno di AIDOS, da organizzazioni locali in Giordania, Palestina, Siria, Nepal, Venezuela e Burkina Faso. Puoi contribuire tramite versamento online sul sito www.aidos.it o bonifico bancario intestato ad AIDOS presso Unicredit Banca di Roma, IBAN IT 72 G 02008 05205 0000 10422928.

Amnesty International

La Sezione Italiana di Amnesty International promuoverà anche una specifica campagna di raccolta fondi contro la mortalità materna nel mondo, che provoca oltre 350.000 morti di donne ogni anno durante la gravidanza e il parto, per circostanze facilmente evitabili, e la cui incidenza è aumentata dalle mutilazioni dei genitali femminili. Dal 21 novembre al 12 dicembre sarà possibile donare 2 euro inviando un sms al numero 45506 o 5 /10 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa.

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