“Non dobbiamo avere paura della protesta dei giovani. Il Paese, le sue Istituzioni, hanno bisogno di loro. Per una volta, per la prima volta forse, la Camera riceva gli studenti; li faccia partecipare direttamente ad una seduta. Una seduta con 600 ragazzi, a dialogare con il Governo, con i Capigruppo. Incontriamoli senza attendere ancora, parliamo con loro della Riforma Gelmini, dei problemi delle università, ascoltiamo i loro dubbi. Accogliamo i loro 'emendamenti'. O almeno verifichiamone l'importanza. Come si può fare una riforma dell'università, di questa portata, contro l'università, contro i docenti, contro gli studenti? E' destinata a fallire.
Il potere che ha paura di confrontarsi, è un potere destinato a finire, prima o poi. Con il rischio di venire drammaticamente travolto!”