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Governo ancora battuto alla Camera

Riforma dell'Università: gli studenti protestano a Montecitorio.

Sono ripresi i lavori di aula a Montecitorio sulla riforma dell'Università. Secondo il calendario settimanale, si dovrebbe giungere entro oggi al voto finale. Ma non è detto che sarà così. Nel pomeriggio saranno sospesi i lavori del Parlamento a causa del seminario in Toscana del gruppo parlamentare Pd, da tempo annunciato. Dopo le violenze di ieri, prosegue intanto in tutta Italia la protesta degli studenti. Cortei e disagi si stanno registrando in varie città. Scontri a Palermo. A Milano gli studenti hanno invaso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate in via Manin. A Cagliari ragazzi sui tetti. Ma è a Roma che la protesta si prepara a ritornare con il massimo impegno. L'arrivo degli studenti è atteso a piazza Montecitorio dove sono già stati rinforzati i presidi delle forze dell'ordine. In mattinata davanti alla Sapienza di Roma è comparso uno striscione: “Libertà per gli studenti (due) arrestati”. Sul tetto di Architettura, dove gli studenti si sono installati per protesta, sono saliti oggi Nichi Vendola e Antonello Venditti. “Qui si respira aria pulita, non come quella inquinata che c'è laggiù”, ha dichiarato Vendola.Governo battuto alla Camera – Il Governo è stato battuto nell'Aula della Camera su un emendamento di Fli alla riforma dell'Università su cui l'esecutivo aveva reso parere contrario. L'emendamento, all'articolo 16 di cui è primo firmatario Fabio Granata, è passato con 261 no, 282 sì e tre astenuti. Il Governo aveva dato parere contrario. Il voto è stato accolto con applausi dai banchi di opposizioneFirenze, i collettivi contro la Santanché – Un centinaio di giovani dei collettivi di sinistra stanno presidiando il padiglione del Polo di Scienze Sociali dove intorno alle 11 dovrebbe parlare il sottosegretario Daniela Santanché a un dibattito su 'Comunitari (ex)tra comunitari – Padroni a casa nostra…?' organizzato dagli Studenti per le libertà. 'Universita' pubblicà, 'Vendesi', èscritto su due degli striscioni esposti dagli studenti che già da giorni avevano annunciato l'intenzione di impedire l'intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.Cagliari, studenti sui tetti – Si è estesa anche al capoluogo sardo la protesta sui tetti di ricercatori e studenti. Ieri sera in una sessantina sono saliti sul tetto del palazzo delle Scienze, in via Ospedale, e vi hanno trascorso la notte, dopo aver steso uno striscione su un cornicione. Stamani il presidio si è ridotto ad una decina di persone che, per proteggersi dal freddo reso più acuto dal maestrale, hanno innalzato una piccola tenda.Milano, occupata l'Agenzia delle entrate – Gli studenti hanno invaso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate in via Manin. I manifestanti sono saliti al primo piano, dove dal balcone hanno calato lo striscione “Più soldi alla scuola zero alla guerra”.Torino, presidiate anche Fisica e Chimica – A Torino sono presenti dei picchetti davanti alle facoltà di Fisica e Chimica, dopo quelli di ieri che hanno impedito lo svolgersi delle lezioni a Palazzo Nuovo, sede delle Facoltà umanistiche, occupato da martedì. Anche gli studenti medi hanno previsto una mobilitazione per oggi. I contestatori, stanno raggiungendo Palazzo Nuovo dove, verso le 11, è prevista la partenza di un nuovo corteo.La Gelmini: proteste in forme inaccettabili – Dopo i tafferugli di ieri al Senato per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini le proteste degli studenti hanno assunto forme “inaccettabili”, e anche l'opposizione, invece di salire sui tetti, dovrebbe svolgere il suo ruolo in Parlamento, perché – avverte – senza la riforma gli atenei italiani rischiano la bancarotta. “Ho sempre rispettato la proteste – ha dichiarato il ministro alla Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5 – ma quelle di ieri hanno assunto una forma totalmente inaccettabile. Assaltare il Senato, tafferugli in diverse università e città. Non credo sia un modo corretto e propositivo per esprimere una posizione sull'università”. E marca anche la differenza dell e proteste studentesche tra Londra e Roma : “Nel Regno Unito gli studenti protestano per l'aumento delle tasse, in Italia invece il governo lavora per evitare l'aumento delle tasse universitarie e soprattutto il collasso del sistema”.Evitiamo il collasso – “Molte università – ha sottolineato Gelmini – hanno conti in disordine e se noi oggi non interveniamo in maniera forte e risoluta non sarà il governo a commissariare alcuni atenei, ma saranno le banche” E il primo esempio è quello “dell'universita' di Siena che è sull'orlo della bancarotta, il nuovo rettore sta cercando di intervenire, ma non e' un caso unico”. “Di fronte a questi problemi che necessitano di una soluzione urgente io mi aspetterei studenti desiderosi di apprendere e di poter accedere a un buon sistema universitario ma soprattutto – ha concluso il ministro – mi sarei aspettata un'opposizione responsabile, che non sale sui tetti ma esprime la propria posizione in Parlamento”.

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