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Ciccanti (udc): dal patto sociale al patto politico

“La Marcegaglia e Bonanni ha concentrato la prospettiva di medio periodo delle loro organizzazioni al dialogo con la politica e con il sistema delle banche e della finanze, e' inevitabile, direi obbligatorio, che la politica faccia altrettanto”. Lo afferma l'On.Amedeo Ciccanti, capogruppo della commissione bilancio della Camera dell'udc. “La proposta di Casini di un governo di unita' nazionale – afferma ancora – va in questa direzione e Berlusconi farebbe bene a raccogliere la linea della Confindustria, la quale si e' resa conto che dalla crisi non siamo ancora usciti e che c'e' bisogno di unire tutte le migliori forze del Paese per fronteggiare anche le ripercussioni delle restrizioni sul debito della nuova linea europea, che penalizzerà' ulteriormente l'Italia”. “Berlusconi deve uscire dalla sindrome dell'assedio e dell'autosufficienza – osserva a margine dell'Assemblea nazionale dell'udc a Milano – per aprirsi alla 'grande coalizione'. Solo giocando in positivo e in avanti la prospettiva politica potrà' rileggittimare la sua leadership piuttosto che giocare al ribasso come sta facendo”. “La sinistra come forza di governo – conclude – si sfida sul bene del Paese e sulle cose da fare e non in una permanente 'guerra civile' che porta l'Italia a dividersi quando invece tutte le forze morali e sociali invitano alla sintesi e all'unita”.
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