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Parte il terzo polo on. Casini: “Significativa la presenza del MAIE in questo momento. Gli italiani all’estero sono una risorsa.”

Lunedì, 15 novembre 2010:- Sabato 12 novembre si è tenuto a Roma, presso il Palazzo della Confcooperative, il convegno dal titolo “I 150 anni della nostra Unità. Viva l’Italia”.

La manifestazione, che ha avuto un indiscutibile successo considerato il pubblico e i media presenti nella Sala Congressi, ha avuto due fondamentali risultati.

Da un lato, mettere insieme, nel terreno neutrale di un convegno celebrativo dell’Unità d’Italia, e alla vigilia di prossimi decisivi appuntamenti parlamentari, i più notevoli protagonisti della scena politica attuale: il presidente della Camera Fini (FLI), il presidente Casini (UDC), l’on. Rutelli (API).

Dall’altro il riconoscimento della ”presenza significativa” per il nuovo patto per l’Italia, come lo ha definito l’on. Casini, degli italiani all’estero, che erano rappresentati, in prima fila, dall’ on. Ricardo Merlo e dalla sen. Mirella Giai.

I parlamentari del MAIE – che partecipa al progetto del Partito della Nazione – sono stati più volte ringraziati e citati nel discorso del Presidente Casini: in particolare l’on. Casini ha detto che Merlo e Giai rappresentano quella parte di italiani che “…si emozionano ancora ascoltando l’inno nazionale e di fronte al tricolore” mentre c’è chi, oggi, vorrebbe mettere in discussione l’unità nazionale e denigra i principi fondanti della nostra storia patria. Il presidente Casini ha ribadito, come più volte ha fatto l’on. Ricardo Merlo, che dobbiamo considerare gli italiani all’estero come sono una risorsa.

Nella sala gremita della Confcooperative era presente anche Gianluigi Ferretti, il giornalista direttore de L’Italiano, il quotidiano dedicato all’informazione degli italiani nel mondo, che ha dichiarato: “Sono positivamente colpito dalla grande attenzione che si è data agli italiani all’estero. Fini, Casini, Rutelli sono la classe dirigente dei prossimi vent’anni e, se il buon giorno si vede dal mattino, questa grande attenzione per gli italiani all’estero lascia presagire finalmente un cambiamento drastico di rotta rispetto al totale disinteresse attuale.”

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