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Il Museo dell’Emigrazione "Pietro Conti" candidato tra i Musei dell’Anno 2010

E’ di questi giorni la notizia del prestigioso riconoscimento giunto al Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”, inserito dall’ICOM (International Council of Museums) nella rosa dei tre finalisti per il “Premio Icom Italia – Musei dell’anno 2010, categoria miglior museo glocal”, dedicata al museo che ha saputo meglio coniugare la dimensione locale, del “genius loci”, con la capacità di sviluppare relazioni a livello internazionale. ICOM Italia propone l’assegnazione, ogni due anni, di premi ai musei che si siano distinti nella loro attività in base alle linee guida dettate dal Codice deontologico, della definizione di Museo di ICOM, dalla Carta delle Professioni Museali e dalle indicazioni dettate dagli standard museali nazionali e regionali. “Un vanto ed un enorme soddisfazione per l’Italia intera, la Regione Umbria e la città di Gualdo Tadino che lo ospita”, spiega il presidente Roberto Morroni, “poiché il riconoscimento va in primis alla nostra storia e rende omaggio ai milioni di connazionali nel mondo, e a tutti coloro che hanno sempre collaborato alla crescita di questa struttura, i cui importanti risultati sono il frutto, sedimentato negli anni, di un operoso lavoro di squadra”.

“Questa memoria, per tanto tempo dimenticata”, continua il direttore Catia Monacelli, “nel museo riacquista la sua interezza, la sua complessità, in un costruttivo rapporto con il presente, con il mondo della scuole e con le profonde trasformazioni in corso nella nostra società. Prezioso in questi anni è stato il contributo dell’Amministrazione di Gualdo Tadino, a partire dal sindaco Rolando Pinacoli che volle fortemente questa istituzione, della Regione Umbria, dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea e di tutti i comuni e gli enti associati”. “Il museo vuole essere un luogo della memoria”, si legge all’ingresso del Museo nel testo redatto dall’antropologo Alberto Sorbini, responsabile scientifico dello stesso, “per non dimenticare un pezzo importante della storia del nostro paese. Contro l’intolleranza dell’oggi vale la pena riesumare l’epoca in cui anche noi eravamo diversi, anche noi turbavamo il paesaggio umano di città straniere, e capitava che venissimo considerati un pericolo per l’ordine pubblico. Ricordarlo ci aiuterebbe non solo a capire chi adesso vive la stessa sorte nel nostro paese; ma anche a non rinnegare esistenze cui dobbiamo parte dell’odierno benessere e quindi della dignità individuale e nazionale. La nostra emigrazione ha avuto questo merito”. L’ICOM premierà i vincitori nel corso di una serata di gala che si terrà a Milano il prossimo 15 novembre, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.emigrazione.it.

Museo dell'Emigrazione Pietro Conti

Ufficio Stampa

Gualdo Tadino, 9 novembre 2010

075 9142445 – info@emigrazione.itwww.emigrazione.it

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