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FOCUS IDV DEL 10 novembre ’10

GOVERNO: DI PIETRO, BENE BERSANI,SFIDUCIA UNICA COSA DA FARE (ANSA) – ROMA, 10 NOV – “Finalmente! Siamo soddisfatti della decisione del Pd: la sfiducia a Berlusconi è l'unica cosa da fare”. Commenta così il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, le dichiarazioni di Bersani. “Da tempo – aggiunge – sosteniamo la necessità di mettere ciascun parlamentare davanti alle proprie responsabilità e di essere coerenti con le dichiarazioni di sfiducia finora fatte nei confronti del Governo Berlusconi. Le firme che i parlamentari del Pd si accingono a raccogliere, e noi con loro, costituiscono il primo passo per chiudere l'era berlusconiana e ridare ai cittadini fiducia nelle istituzioni”.(ANSA).

RUBY: DI PIETRO, SE MARONI HA MENTITO SAREBBE GOLPE = (AGI) – Roma, 10 nov. – “Ha fatto bene Annamaria Fiorillo, a rivolgersi al Consiglio superiore della magistratura sul caso Ruby”. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ai microfoni di Radio Radicale, commenta cosi' l'intenzione del pm dei minori milanese di coinvolgere il Csm nella querelle riguardante l'affido della giovane marocchina alla consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti. Il leader di Italia dei Valori auspica che “il Consiglio superiore possa rapidamente accertare come sono andate le cose e verificare se qualche autorita' dello Stato, magari il ministro dell'Interno, abbia riferito il falso in Parlamento. Gia' abbiamo visto qualche settimana fa il ministro Calderoli mentire alle Camere, se adesso lo ha fatto anche il titolare del Viminale – conclude Di Pietro – siamo al golpe”. (AGI)

Berlusconi/ Di Pietro: Maroni verifichi abuso scorte premier ”Ormai piantona hotel e centri massaggi” Roma, 10 nov. (Apcom) – Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, deve riferire sull'”abuso” che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fa della sua scorta “acquisendo una relazione dal servizio scorte e aprendo una verifica interna”. Lo chiede il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, in Aula alla Camera, commentando – insoddisfatto – la risposta del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, alla sua interrogazione. “Non metto in dubbio – ha affermato Di Pietro – che ci siano circolari che dispongano cosa deve fare la scorta” ma “ormai piantona gli hotel e i centri massaggi”. L'ex pm chiede al governo di sapere “se è vero quanto hanno riferito quelle persone” della scorta, citando “testualmente” i loro sfoghi: “Ci è capitato che il presidente del Consiglio sia venuto incontro a noi e ci abbia detto 'eh, beati voi che adesso andate a casa a dormire, a me invece tocca andare a trombare'; altre volte ci ha portato qualche ragazza ce l'ha presentata, poi un'altra volta ci ha mandato la ragazza e ci ha fatto fare la danza del ventre; a fine serata riportiamo le personalità a casa”. “Vediamo alcune ragazze – continua Di Pietro nella citazione degli sfoghi di alcune persone della scorta – uscire e tornare verso Milano mentre altre restano nella villa per la notte; capita che dobbiamo scortare personalità che fanno il giro a riaccompagnare le ragazze nei residence milanesi, l'ultima magari se la portano a casa e noi dobbiamo accompagnarli fino a sotto il portone”. “Quello che chiediamo – ha insistito l'ex pm – non è cosa fanno le scorte ma cosa ci fanno il presidente del Consiglio e gli amici suoi con le scorte. Se è vero che alcune ragazze le porta direttamente Emilio Fede o Lele Mora nella loro auto e vogliamo sapere se Fede ha la scorta. Abbiamo chiesto cosa fa il premier, non cosa fanno le scorte, cosa ci fa Berlusconi con queste scorte” anche se “fra poco grazie a Dio ce ne liberiamo ma non dobbiamo aspettare questo per stabilire che le scorte sono fatte da persone che rischiano la vita. Con la polizia ormai piantoniamo hotel e centri massaggi, la scorta lamenta che ora deve fare la guardia alle escort del premier. Maroni deve riferire su questo per verificare l'abuso che si fa non per dirci cosa dovrebbero fare loro, forse è il premier che deve stabilire che le ragazze devono andare a casa sua con auto proprie e non con servizi dello Stato”.

BERLUSCONI: DI PIETRO, SCORTA PREMIER COSTRETTA AD ACCOMPAGNARE ESCORT = (ASCA) – Roma, 10 nov – Nel corso del question time alla Camera, il leader dell'Italia dei Valori ha presentato un'interrogazione ai ministeri della Difesa e dell'Interno, sul ruolo e sui compiti del servizio scorta del premier, Silvio Berlusconi, che – denuncia Di Pietro – si sarebbe lamentato di dover fare ''da guardie e accompagnatori alle escort e alle massaggiatrici del presidente del Consiglio''. ''Domandiamo non cosa che fanno le scorte ma cosa ci fa il premier con il servizio scorta, composta da persone che rischiano la vita. Tra poco ci libereremo di Berlusconi ma non possiamo accettare oltre questo abuso. Chi va a trovare il premier – conclude Di Pietro – non puo' andarci con il servizio di Stato''. Nella sua replica il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, fa notare che ''la responsabilita' della sicurezza del premier e' affidata all'Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (AISI), esulando quindi dalle attribuzioni del ministero degli Interni'' ''Il presidente del Consiglio – conclude Vito – rientra tra le alte cariche sottoposte a difesa''. jan/sam/rob

RUBY. DI PIETRO: NELLE SUE ULTIME ORE PREMIER RIVEDA USO SCORTA (DIRE) Roma, 10 nov. – “Nelle ultime ore di fine regime Berlusconi faccia una cosa buona: riveda l'uso della sua scorta”. Lo dice in aula alla Camera Antonio Di Pietro illustrando un'interrogazione alla presidenza del Consiglio. “Carabinieri utilizzati per fare da autisti e badanti”, denuncia Di Pietro.

DI PIETRO: PREMIER A SCORTE DICE 'BEATI VOI, A ME TOCCA TROMBARE' (DIRE) Roma, 10 nov. – “Noi non vogliamo sapere che cosa fanno le scorte, ma cosa ci fanno il presidente del consiglio e gli amici suoi delle scorte…”. Cosi' Antonio Di Pietro replica alla risposta del ministro Elio Vito sull'interrogazione di Idv relativa all'uso delle scorte da parte del premier. “E' possibile- dice Di Pietro leggendo in aula alcune dichiarazioni di uomini assegnati alla sicurezza del presidente del consiglio- leggere che il premier, salutando gli uomini della sua sicurezza, dica: 'Beati voi che andate a casa a dormire, a me tocca andare a trombare?'”. E che le scorte siano utilizzate per “accompagnare a casa delle signorine? Vogliamo anche sapere- aggiunge Di Pietro- se anche Emilio Fede ha un servizio di scorte”. Su questo “deve riferire il ministro dell'interno, il quale deve aprire una verifica interna per accertare l'esistenza di abusi. Il punto non e' cosa dovrebbero fare le scorte, ma cosa non dovrebbe fare il premier”, ribadisce Di Pietro. “Ma per fortuna- conclude il leader dell'Idv- tra poco ce ne

SCORTE: DI PIETRO, MARONI CHIARISCA COME LE USA BERLUSCONI = (AGI) – Roma, 10 nov. – Cosa facciano e quale sia il difficile ruolo delle scorte, a partire da quella del premier Berlusconi, e' noto, ma noi “chiediamo al ministro dell'Interno cosa ci facciano il presidente del Consiglio e gli amici suoi con le scorte…”. Lo ha detto, in aula a Montecitorio, il presidente Idv, Antonio Di Pietro, replicando alle parole del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, che durante il question time aveva risposto a un'interrogazione dell'Idv. “Insomma – ha ripetuto Di Pietro – vogliamo sapere cosa ci fa il premier con queste scorte. Certo tra poco ce ne libereremo, ma non possiamo aspettare di liberarci del presidente del Consiglio per stabilire che chi gli fa la scorta e rischia la vita non si deve vergognare di piantonare hotel e centri massaggi o di fare 'la guardia alle escort'. Su tutto cio' il ministro dell'Interno deve riferire, acquisendo una relazione dal servizio scorte e aprendo una verifica interna, per verificare gli abusi” e, in ogni caso, “e' il premier che deve stabilire che le persone che lo vanno a trovare devono andarci con i mezzi loro e non con i servizi di Stato”. (AGI) Cav

RUBY: DI PIETRO, MARONI HA SPOSTATO ATTENZIONE SU QUESTURA = (AGI) – Roma, 10 nov. – Il ministro Maroni “ha spostato l'attenzione” sul caso Ruby dalla ragazza marocchina minorenne “sui funzionari della Questura” di Milano, “che meno male hanno fatto il loro dovere e per questo li ringraziamo”. Lo dice il presidente Idv, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Ma il problema non e' cosa abbiano fatto o non fatto quelli della Questura di Milano, quanto cio' che ha fatto, con artifici e raggiri, il presidente del Consiglio per cercare di trarre in inganno i funzionari, facendo credere loro che la nipote di Mubarak era stata erroneamente fermata, mentre si trattava di una ragazza minorenne, che stava in Questura senza documenti e accusata di aver rubato. Soltanto perche' lui aveva trascorso insieme alla ragazza graziose serate ha cercato di coprire il tutto e, anzi di piu', ha cercato di far credere ai funzionari e al giudice che una persona qualificata e responsabile si sarebbe occupato della giovane. Ma l'igenista dentale o mentale, non ricordo, appena uscita dalla Questura ha lasciato la ragazza in mezzo alla strada a fare quello che faceva da sempre… Rispetto a tutto cio' – conclude Di Pietro – la credibilita' di questo cosiddetto premier finisce sotto le scarpe. Ecco perche' dico a Fini e a tutti gli altri: che state aspettando, che si dimetta? Ma non si dimettera' mai, non si puo' chiedere a una persona di suicidarsi politicamente. Ci si assuma la responsabilita' di staccarla, politicamente, la spina…”. (AGI) ==

GOVERNO: DI PIETRO A PD, PENSIAMO SUBITO AL DOPO BERLUSCONI = (AGI) – Roma, 10 nov. – “Pensare subito al dopo Berlusconi. In modo forte e chiaro dico: da oggi dobbiamo occuparci un po' meno di Berlusconi e un po' di piu' del paese”. Antonio Di Pietro lancia un messaggio preciso al Partito democratico, che ha convocato una manifestazione nazionale contro il governo per l'11 dicembre: “Noi abbiamo fatto opposizione dal primo giorno e prendiamo atto che anche gli altri la vogliono fare. Piu' siamo e meglio e', ma ora non c'e' solo da fare opposizione, si deve costruire un'alternativa”. Insomma l'Idv “non fara' mancare il suo apporto” a ogni iniziativa, “ma da oggi – sottolinea Di Pietro – dobbiamo occuparci di dire al paese qual'e' il programma di alternativa e con chi vogliamo proporlo. Oggi abbiamo il dovere di proporre un programma e una coalizione alternativa e per questo non partecipero' soltanto alle manifestazioni, ma mi siedero' al tavolo con i partiti che sono all'opposizione e ci auguriamo domani siano, con serieta', al governo”. (AGI) Cav

PD. DI PIETRO:A MANIFESTAZIONE NON FAREMO MANCARE NOSTRO APPOGGIO MA PENSIAMO SUBITO AL DOPO BERLUSCONI (DIRE) Roma, 10 nov. – Il Pd lancia una manifestazione di piazza? “Noi facciamo opposizione dal primo giorno, prendiamo atto che anche gli altri la vogliono fare. Piu' siamo meglio e', ma ora non c'e' solo da fare opposizione, si deve costruire un'alternativa”. Cosi' Antonio Di Pietro, a margine di una conferenza stampa alla Camera. Il presidente Idv garantisce che “non faremo mancare il nostro apporto all'iniziativa” del Pd. L'invito al partito di Bersani e' pero' di andare oltre, ossia “pensare subito al dopo Berlusconi. In modo forte e chiaro dico: da oggi dobbiamo occuparci un po' meno di Berlusconi e un po' piu' del paese”, elaborando un “programma e una coalizione alternativa”. 101144 NOV 10==

GOVERNO: DI PIETRO, FINI E I FINIANI SIANO FINALMENTE COERENTI = (AGI) – Roma, 10 nov. – Un nuovo richiamo alla coerenza per staccare la spina al governo viene fatto da Antonio Di Pietro a Futuro e liberta': “Fini e i finiani – dice il presidente Idv – siano finalmente coerenti con quello che dicono nei fine settimana… La smettano con un tira e molla che ha stancato e si decidano a sfiduciare il governo Berlusconi, per tornare alle urne”. Di Pietro aggiunge: “L'Idv sta ancora aspettando che qualcuno firmi la nostra mozione sulla sfiducia al governo e si cambi cosi' pagina al piu' presto”. Quanto al richiamo di Napolitano sull'esigenza di approvare la Finanziaria, Di Pietro rileva: “Facciamola subito, se siamo persone serie, ma la verita' e' che questa settimana invece di approvarla alla Camera non si discute di nulla. E' tutto rinviato alla settimana prossima. Allora, se questo Parlamento non e' in grado di approvare leggi fondamentali come il bilancio, che ci sta a fare, soltanto per prendere la pensione?”. (AGI)

LAVORO:ITALIA VALORI, SUBITO LEGGE SU RAPPRESENTANZA LANDINI (FIOM), APPREZZIAMO IMPEGNO,LAVORATORI VOTINO SU ACCORDI (ANSA) – ROMA, 10 NOV – Misurare l'effettiva rappresentativita' dei sindacati e consentire ai lavoratori di decidere attraverso il voto su contratti e accordi che li riguardano: sono i punti principali del disegno di legge dell'Italia dei Valori sulle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro presentato oggi in una conferenza stampa. Il provvedimento sul quale ha espresso apprezzamento il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, punta a misurare le rappresentativita' effettiva dei sindacati sulla base delle tessere e del consenso riscosso tra i lavoratori (come previsto per il pubblico impiego, ndr), ad assicurare la costituzione delle rappresentanze sindacali (Rsu) in tutti i luoghi di lavoro e a ''conferire efficacia erga omnes'' ai contratti di lavoro sottoscritti dai sindacati dei quali sia misurabile la rappresentativita' e ''approvati dai lavoratori interessati''. Il voto dei lavoratori su contratti e accordi – ha avvertito Landini – e' essenziale soprattutto adesso che tra i sindacati ci sono divisioni. ''I contratti devono continuare a valere per tutti – dice – ma devono essere votati e approvati dalla maggioranza dei lavoratori. In questi anni i sindacati con una azione unitaria avevano garantito la possibilita' ai lavoratori di decidere, adesso in presenza di accordi separati e' sempre piu' necessario riconoscere il diritto alla persone di votare'' ''Siamo a fine impero'' – ha detto il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro presentando il ddl – ma ''chi ha tempo non aspetti tempo''. Questi temi comunque, se a breve si concludera' la legislatura andranno inseriti nel programma da presentare alle elezioni e dovranno essere elementi di discussione per la coalizione. (ANSA).

SINDACATO: IDV E FIOM, DDL PER VOTO DIRETTO LAVORATORI SU ACCORDI = Roma, 10 nov. (Adnkronos) – Un disegno di legge sulla costituzione di una nuova rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, per eleggere i delegati ma anche per consentire ai lavoratori di votare direttamente gli accordi. Una novita' rispetto all'articolo 39 della Costituzione sulla rappresentanza sindacale, volta in particolare a evitare la firma di accordi separati. La proposta di 'democrazia sindacale' e' stata presentata oggi dal leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, e dal segretario della Fiom, Maurizio Landini, nel corso di una conferenza stampa. Il provvedimento, presentato in Senato, accoglie il succo della proposta di legge di iniziativa popolare della Fiom, che aveva gia' raccolto le 100.000 firme necessarie. Con il disegno di legge, spiega il segretario della Fiom, viene dato ''ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto di votare tutto cio' che li riguarda ed e' un voto che decide la validita' degli accordi''. E' uno strumento che, aggiunge Landini, ''puo' far uscire dalla politica degli accordi separati'' perche' da' la possibilita' a tutti i lavoratori di decidere. I contratti avranno quindi ''il consenso della maggioranza delle persone interessate dagli accordi''. La normativa, spiega Landini, sara' utile anche per ''superare le divisioni sindacali, per aprire una nuova fase e per superare la crisi''. E rivolgendosi al Parlamento chiede di ''fare una cosa che vada nell'interesse delle persone che lavorano, perche' adesso sta facendo il contrario''. ''Mai come in questo momento -sottolinea Di Pietro- l'impegno in questo settore e' attuale perche' siamo alla fine dell'impero. Siamo agli ultimi sgoccioli della legislatura che ha visto trattare i lavoratori come merce, che ha umiliato le imprese e il mondo del lavoro''. Un governo che ''ha cercato, riuscendovi, di dividere il sindacato per imperare e continuare a fare cio' che voleva''. Il leader dell'Idv elenca infine i capisaldi del provvedimento: una reale rappresentanza, la ridefinizione di quattro aree contrattuali (industria, Pubblico impegno, artigianato e servizi), e l'accesso al mondo del lavoro. (Sim/Col/Adnkronos)

SINDACATI. DI PIETRO APPOGGIA FIOM: OK REFERENDUM LAVORATORI LANDINI: SPERO CHE ALTRI PARTITI ASSUMANO QUESTO IMPEGNO (DIRE) Roma, 10 nov. – La proposta di legge sulla rappresentanza e la democrazia sindacale, sara' “nei punti programmatici inderogabili per la coalizione di governo, sara' elemento centrale del governo che verra'”. E' la sfida del leader Idv, Antonio Di Pietro, che oggi alla Camera annuncia che il ddl che prevede il referendum dei lavoratori per legittimare gli accordi sindacali, e' stato depositato al Senato dai dipietristi. “Pensiamo al dopo- incalza- e mettiamo al primo posto questo punto: lavoro, lavoro, lavoro”. L'ex pm, in conferenza stampa insieme al segretario della Fiom, Maurizio Landini, fa capire chiaramente di aver poca fiducia sul fatto che la proposta di legge 'anti accordi separati' possa avanzare in questa legislatura. E si mette avanti, sfidando i futuri alleati: “Chi ha tempo non aspetti tempi, siamo agli sgoccioli della legislatura e del governo che ha visto i lavoratori come merce, ha umiliato il mondo del lavoro, ha diviso i sindacati per continuare a imperare”. Ben venga quindi la proposta dei 'duri' della Cgil. Di Pietro mette in guardia da “commistioni tra sindacato e politica: la Fiom- dice Di Dietro strappando un sorriso a Landini che sta alla sua destra- non difende solo i lavoratori di sinistra, cosi' l'Idv non sceglie questo o quel sindacato”. Il fatto e' che “l'utilizzatore finale di un accordo deve poter dire la sua”, il referendum dei lavoratori quindi, altrimenti “c'e' una violazione dei diritti umani”. Idv si sposta a sinistra? “E' obsoleto schematizzare con sorpassate impostazioni”. Infine l'ex ministro fa un appello per il “superamento delle incomprensioni tra sindacati”. Il segretario delle tute blu della Cgil apprezza che la proposta della Fiom venga assunta “come decisiva; il punto e' che ai lavoratori venga riconosciuto il diritto di votare su tutte gli accordi e che questo decide la validazione degli accordi per uscire dalle pratica degli accordi separati”. Poi Landini guarda oltre i dipietristi: “Ci auguriamo che anche altre forze politiche presenti in Parlamento- e qui appare chiaro il riferimento al Pd- assumano questo punto del referendum e speriamo che il Parlamento faccia qualcosa per i lavoratori visto che fa tutt'altro. Non chiediamo- precisa- di schierarsi con questo o quel sindacato ma il riconoscimento a tutti di votare. Come in politica si vota e ci sono partiti che utilizzano forme di partecipazione come le primarie, cosi' chi lavora deve essere cittadino anche in azienda, cosa che ora non e'”.

IDV: DOMANI PER ANTONIO DI PIETRO INTERVISTA PUBBLICA A FIRENZE = DALLE ORE 17.30 ALL'AUDITORIUM DI SANT'APOLLONIA Firenze, 10 nov. – (Adnkronos) – ''Di Pietro incontra Firenze'' e' il titolo dell'evento organizzato da Idv Toscana in occasione della visita del presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a Firenze, in programma giovedi' 11 novembre, dalle 17.30. Un'intervista pubblica tra il leader Idv e tre giornalisti di primo piano, nella suggestiva cornice dell'Auditorium di Sant'Apollonia. A margine dell'evento pubblico, Di Pietro incontrera' il nuovo Coordinamento dell'Idv Toscana, eletto durante il Congresso regionale dello scorso 24 ottobre, per avviare con il gruppo dirigente della regione una riflessione sull'organizzazione del Partito in Toscana e sugli impegni amministrativi ed elettorali che attendono l'Italia dei Valori. ''E' un'importante giornata d'incontro e di confronto – commenta il segretario dell'Idv Toscana, on. Fabio Evangelisti – non solo con il nuovo Coordinamento, ma anche con i tanti giovani che quotidianamente animano il nostro Partito e che, non a caso, ho invitato a partecipare alla riunione. L'evento pubblico, poi, grazie anche alla professionalita' e alla competenza di tre protagonisti di primo piano del mondo dell'informazione, sara' l'occasione per approfondire, in un confronto dialogico aperto, temi di attualita' politica e le proposte concrete di Idv in vista della prossima tornata elettorale''. L'intervista pubblica ad Antonio Di Pietro sara' animata da Giuseppe Mascambruno, direttore de La Nazione, Luca Telese de Il Fatto Quotidiano e Claudia Fusani de L'Unita'. Moderera' l'incontro Francesco Selvi di Rtv38. L'evento – aperto al pubblico – avra' luogo nell'Auditorium di Sant'Apollonia, in via San Gallo 25 a Firenze, e prendera' inizio intorno alle 17.30.

MALTEMPO: BELISARIO (IDV), IN BASILICATA SUBITO STATO DI CALAMITA' = (ASCA) – Roma, 10 nov – ''Le conseguenze del maltempo in Basilicata sono devastanti ed hanno arrecato danni per decine di milioni di euro: migliaia di ettari di terreni coltivati inondati, migliaia di chilometri di strade distrutti, impianti irrigui e serre inservibili, strutture turistiche danneggiate e frane nei centri storici. Il Governo non puo' quindi fare a meno di dichiarare lo stato di calamita' naturale, cosi' come ha gia' fatto per altre cinque regioni, perche' la drammatica situazione del territorio lucano merita gli stessi provvedimenti riservati al Centro-nord''. E' quanto emerge da un'interrogazione parlamentare che il Presidente dei senatori dell'Italia dei Valori Felice Belisario ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. ''Il Governo approvi immediatamente lo stato di calamita' naturale, i cittadini hanno tutti gli stessi diritti e non accetteremo che quelli lucani siano considerati di 'serie B'. – ha detto il parlamentare – E' necessario quindi ripristinare la funzionalita' delle infrastrutture e delle attivita' produttive, aiutare le famiglie in difficolta' e varare provvedimenti per la messa in sicurezza dei siti piu' a rischio. I danni sarebbero potuti essere piu' contenuti se il Governo avesse varato una politica di programmazione degli interventi, ora – conclude Belisario – stanzi almeno i fondi per consentire il ritorno alla normalita' in Basilicata, perche' la situazione rischia di aggravarsi data l'imminenza di nuove perturbazioni''.

RUBY: BELISARIO, CONTRASTO TRA VERITA' MARONI E PM MINORI (ANSA) – ROMA, 10 NOV – ''E' gravissimo che la verita' sul caso Ruby riferita da Maroni nelle aule parlamentari non corrisponda alla verita' del Pm dei Minori di Milano''. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario commentando il ricorso al Csm, annunciato dal pubblico ministero Anna Maria Fiorillo. ''E' una vergogna al quadrato – accusa Belisario – nascondere le realta' scomode al Presidente del Consiglio solo per continuare a tenere in vita un Governo agonizzante. Troppi i lati oscuri della vicenda, la decisione del Pm Fiorillo di rivolgersi al Csm perche' vede calpestata la legalita' e la giustizia da parte delle istituzioni e' un fatto senza precedenti''. ''Un Ministro non puo' permettersi di mentire ai cittadini e al Parlamento e un premier non puo' commettere illeciti e abusi: adesso il Governo ha un motivo in piu' per rassegnare le sue dimissioni'' conclude Belisario.(ANSA).

POMPEI: DONADI, SI' SFIDUCIA A BONDI MA PRIMA A CALDEROLI = Roma, 10 nov. (Adnkronos) – ''Il ministro dei mali culturali deve andare a casa. Il crollo di Pompei e' solo la certificazione del disastro in cui versa l'immenso patrimonio artistico e culturale italiano. Sosterremo la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Bondi, ma prima si dovra' discutere della mozione nei confronti di Calderoli, che ha mentito al Parlamento a proposito dell'abolizione del reato di associazione militare con scopi politici, che ha permesso l'estinzione del processo di Verona a carico di 36 militanti leghisti”. Lo afferma il capogruppo dell'Idv alla Camera Massimo Donadi. “Un fatto gravissimo -aggiunge- che prefigura responsabilita' addirittura piu' gravi di quelle di Bondi. Con il sostegno del Pd la nostra mozione avra' le firme necessarie per sfiduciare l'artefice del lodo salva Lega''.

POMPEI:PALAGIANO “BONDI HA FATTO PIU' DANNI DEL VESUVIO. SI DIMETTA” ROMA (ITALPRESS) – “Bondi ha fatto piu' danni del Vesuvio, per questo se ne deve andare a casa con tutto il governo”. Lo ha detto Antonio Palagiano, deputato di IDV, che e' intervenuto nel dibattito seguito all'informativa urgente del ministro Bondi sul crollo nell'area archeologica di Pompei. “Il crollo della Casa dei Gladiatori di Pompei e' solo l'ennesimo grave episodio. Nell'ultimo anno, infatti, e' crollato il soffitto della casa di Nerone, parte dell'intonaco del Colosseo e una parte delle mura Aureliane. Siamo di fronte alla fotografia delle disastrose condizioni in cui versa l'Italia ed e' la dimostrazione palese di quanto questo governo sia scarsamente interessato alla cultura e alla tutela del nostro patrimonio artistico” ha aggiunto Palagiano. “Se non si e' in grado di alzare la voce e farsi sentire nei Cdm, invocando maggiori risorse ed esercitando i necessari controlli sulle persone nominate, come nel caso del ministro Bondi, si deve fare l'unico atto conseguente: andare a casa. Questo impone l'etica della responsabilita' in politica” conclude il deputato di

IDV. POMPEI: FORMISANO, BONDI FACCIA COME LATTANZIO E SI DIMETTA = (AGI) – Napoli, 10 nov. – “Un po' di tempo fa un ministro della Difesa della Repubblica Italiana si dimise all'indomani della fuga di un criminale nazista che la comunita' internazionale aveva affidato alle prigioni italiane. Si badi bene, quel ministro si dimise senza che nessuno glielo avesse chiesto. Evidentemente, dovette ritenere alta la vergogna per l'Italia per non aver saputo curare una missione che la comunita' internazionale gli aveva affidato. Quel ministro era Lattanzio. Il senso dello Stato e' anche quello di capire che, quando non si riesce ad adempiere a un mandato internazionale, ci si fa da parte. Pompei appartiene al mondo intero e non solo dell'Italia. Non vi e' altro da aggiungere”. A sottolinearlo in una nota Nello Formisano (Idv), vicepresidente della Commissione Bicamerale per la Semplificazione. (AGI) Com-Lil

GOVERNO. MURA (IDV): ORMAI E' MORTO, LO DIMOSTRANO BONDI E MARONI (DIRE) Roma, 10 nov. – “Il ministro Maroni, in merito alla ormai famosa telefonata del premier alla questura di Milano, ha dichiarato che tutto e' stato regolare e che dunque nulla e' successo di rilevante. Il ministro Bondi ha sostenuto che il crollo di Pompei non e' colpa di nessuno e ancor meno della mancanza di fondi a disposizione dei beni culturali. Di fronte a simili prese di posizioni ufficiali e' evidente ed anche comprensibile che il governo non si accorga di essere morto, non stante le disfatte quotidiane, e rimanga al suo posto continuando a mandare in rovina il Paese”. Lo dice Silvana Mura, deputata di Idv.

LAVORO, CARLINO (IDV): DDL PER REFERENDUM LAVORATORI SU CONTRATTI (9Colonne) Roma, 10 nov – “Abbiamo presentato un disegno di legge con l'obiettivo di regolare, in maniera democratica, la rappresentatività sindacale imponendo la misura della reale rappresentanza su base proporzionale”. Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei valori in Commissione lavoro al Senato Giuliana Carlino a margine della conferenza stampa di presentazione del ddl sulla rappresentanza sindacale di cui è prima firmataria. “Ci interessa soprattutto sostenere, rispetto ad altre proposte che abbiamo già cominciato a discutere in commissione – conclude -, la parte relativa al referendum dei lavoratori. Soltanto loro possono decidere dei loro contratti”. (PO / Red)

COPASIR. CAFORIO (IDV): NECESSARIA AUDIZIONE PREMIER (DIRE) Roma, 10 nov. – “I filmati che mostrano l'auto con Lele Mora e alcune ragazze arrivare ad Arcore ed entrare senza alcun controllo nella residenza del presidente del Consiglio ripropongono la necessita' che Berlusconi venga a riferire al Copasir sulla sicurezza e segretezza delle sue varie residenze”. Lo afferma il senatore Giuseppe Caforio, componente dell'Italia dei valori nel comitato, che aggiunge: “Ritengo percio' di fondamentale importanza la reiterazione dell'invito al premier da parte del presidente D'Alema, anche agli effetti del riconoscimento del ruolo del Copasir quale unico organismo parlamentare di controllo dell'intelligence”.

COPASIR: DE MAGISTRIS”LEGITTIMA RICHIESTA D'ALEMA.PREMIER RISCHIO PAESE” ROMA (ITALPRESS) – “Dalle notizie riportate da diversi organi di informazione, nonche' dai casi D'Addario o Ruby, si evince l'esistenza di una certa disinvoltura nell'accesso alle residenze del presidente del Consiglio, da parte anche di personaggi femminili che, per loro stessa ammissione, non sono estranei alla pratica della prostituzione”. Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV e responsabile giustizia del partito. “E' evidente che questo rende Berlusconi potenzialmente ricattabile e tale ricattabilita' mette a rischio la sicurezza del Paese. La sicurezza del presidente del Consiglio afferisce ai servizi segreti ed ha rilevanza nazionale, il che rende essenziale una sua audizione davanti al Copasir, tanto che essa e' stabilita dalla legge. Percio' e' legittimo che il presidente D'Alema insista per la sua convocazione, fino ad oggi mai verificatasi per la contrarieta' dello stesso Berlusconi. La condotta privata del capo del Governo e' dunque questione di interesse pubblico e non puo' essere liquidata con la falsa argomentazione del rispetto della privacy. Se cio' accade e' perche', allora, non c'e' volonta' di collaborare e soprattutto domina l'interesse a nascondere”.

FAMIGLIA: MURA, CI MANCAVA LA TASSA SUL CELIBATO (ANSA) – ROMA, 10 NOV – ''La tassa sul celibato non può essere la soluzione con cui il governo rimedia alle proprie mancanze nei confronti delle famiglie italiane. Servono politiche di sostegno e anche sgravi fiscali, ma serve soprattutto accettare una volta per tutte il concetto che c'è famiglia ovunque c'è un figlio anche se i genitori non sono sposati oppure non vivono insieme''. Lo dice Silvana Mura deputata di Idv. (ANSA).

CASO RUBY: DE MAGISTRIS, MARONI SOSTIENE PER EDITTO CHE E' CHIUSO = (ASCA) – Roma, 10 nov – ''Il ministro Maroni afferma che la vicenda Ruby e' chiusa nel momento in cui, invece, appare quanto mai aperta e tutta da chiarire. Mentre infatti Maroni sostiene per editto che il caso non esiste, il pm dei minori, la dottoressa Fiorillo, rende nota la decisione di rivolgersi al Csm parlando di rispetto, legalita' e giustizia come valori calpestati''. Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV e responsabile giustizia del partito. ''Siamo veramente al paradosso: un ministro dell'Interno che per coprire il presidente del Consiglio e' pronto a scaricare la magistratura, occultando il tentativo di ingerenza del capo dell'esecutivo nell'operato della Questura di Milano. Il fatto che la Questura di Milano abbia agito correttamente rispettando le procedure, come sostiene il ministro Maroni, – ha poi detto De Magistris – non azzera la necessita' che sia fatta luce sull'intento di Berlusconi di condizionarne l'azione. Soprattutto dopo la decisione presa dal pm Fiorillo che evidentemente sostiene un'altra versione dei fatti''.

LAVORO, ZIPPONI (IDV): DDL PER DARE A LAVORATORI DIRITTO DECIDERE SU ACCORDI (9Colonne) Roma, 10 nov – “La casta sindacale riconsegni ai lavoratori il diritto di votare e di decidere sugli accordi che vengono firmati per i contratti nazionali e quelli aziendali”. Così il responsabile lavoro e welfare dell'Idv, Maurizio Zipponi, durante la presentazione del disegno di legge dell'Italia dei valori sulla rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro. A differenza del governo e del ministro Sacconi, “che finora hanno promosso accordi separati, noi dell'Italia dei valori – spiega Zipponi – puntiamo a ricostruire un percorso di unità dei lavoratori in un momento di grave crisi economica e tragica situazione a livello occupazionale. Non possiamo continuare a seguire le sirene delle divisioni ma vogliamo permettere un percorso unitario autonomamente dai sindacati in modo che l'articolo 39 della Costituzione trovi finalmente applicazione e si volti pagina una volta per tutte”. (Red)

TIRRENIA: IDV “LAVORATORI IN CIG NON POSSONO PAGARE CONTENIMENTO COSTI” ROMA (ITALPRESS) – “L'Italia dei Valori esprime preoccupazione per la scelta del commissario straordinario della Tirrenia che ha deciso di avviare la procedura per il ricorso alla cassintegrazione straordinaria per 722 lavoratori del gruppo”. Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. “I lavoratori – aggiunge – non possono pagare il contenimento dei costi, la riduzione dei servizi e la soppressione dei collegamenti. La privatizzazione della Tirrenia puo' avvenire soltanto entro un processo condiviso che assicuri il mantenimento dei collegamenti attuali, garantisca l'occupazione ed i contratti di lavoro”. “Chiediamo al Governo e al commissario di rispettare gli impegni assunti per tutelare i livelli occupazionali, i contratti e la societa' Tirrenia. E' necessario ritirare la procedura di ricorso alla cig straordinaria, le cui conseguenze sono solo a carico dei lavoratori”.

REFERENDUM:NUCLEARE; ROTA (IDV),SULLE FIRME SIAMO TRANQUILLI QUESITI ACQUA E LEGITTIMO IMPEDIMENTO ANCORA PIU' SOTTOSCRITTI (ANSA) – ROMA, 10 NOV – ''Ormai sono più di dieci anni che raccogliamo, nelle piazze, le firme dei cittadini e abbiamo imparato a farlo bene: se per il nucleare, che era il quesito che aveva raccolto meno firme degli altri, il controllo della Cassazione ha rilevato, anche se per ora solo ufficiosamente, che il quorum delle 500 mila firme è stato superato, allora vuol dire che a maggior ragione ci sono tutte le firme anche per i quesiti sul legittimo impedimento e sull'acqua che avevano incontrato un consenso maggiore''. Così Ivan Rota, responsabile organizzativo dell'Italia dei valori, commenta la notizia trapelata dalla Suprema Corte in base alla quale il quorum delle 500 mila firme – a sostengo del quesito referendario contro il ritorno al nucleare – sarebbe stato raggiunto. Rota ricorda che dei circa due milioni di firme depositate dall'Idv in Cassazione lo scorso 29 luglio, circa 580 mila si riferivano al quesito sul nucleare, oltre 800 mila a quello sul legittimo impedimento e poco meno al quesito contro la privatizzazione dell'acqua.(ANSA).

REFERENDUM: NUCLEARE; CASSAZIONE, IDV SUPERA QUORUM FIRME (ANSA) – ROMA, 10 NOV – Ci sono tutte le 500 mila firme a sostegno del quesito referendario contro il ritorno al nucleare presentato dall'Idv di Antonio Di Pietro, in Cassazione, lo scorso 29 luglio. Lo si è appreso da ambienti della Suprema Corte che, probabilmente, entro la fine del mese potrebbe terminare il controllo delle firme anche a supporto del quesito sul legittimo impedimento e contro la privatizzazione dell'acqua. A quanto si è appreso sono state molto poche le firme raccolte ritenute nulle. Complessivamente Di Pietro aveva depositato circa due milioni di firme. (ANSA)

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