E ora che tutto sta per finire???

di Michela Imperatori

Il Pensiero è sempre stato dicotomico, il pessimista arrivista e l’ottimista rinnovatore! Ciò che realmente deve preoccuparci è come faremo e soprattutto quanto non abbiamo imparato.

L’unico modo per sopravvivere fino ad ora è stato utilizzare energie non rinnovabili, che sono andate ad esaurimento!
Il carbone, il petrolio, l’aria, l’acqua, sono ormai ad esaurimento scorte, è non è da meno dire che anche habitat, minerali e specie sono quasi al loro limite…l'aria, l'acqua e il legno, sono le uniche rinnovabili e il pessimista non sembra affatto preoccuparsene, anzi, è forse solo preoccupato di continuare a far muovere la sua macchina di denaro; o abbasserà la testa e stringerà managerialmente l’occhiolino a quello che da tempo fa gola all’ottimista naturalista rinnovatore, che ha sempre sostenuto il pensiero di un uso dell’energia rinnovabile, attraverso mezzi, si piu costosi in termini forse di manutenzione, ma in realtà meno inquinanti?
Oltre alla strategica mossa dell’invenzione della società industriale di parchi naturali, ove vengono stabiliti confini geografici all’interno dei quali viene ridotta, in maniera più o meno accentuata, l’attività umana di prelievo delle risorse naturali, ciò che potrebbe finalmente stupire è che il pensiero rinnovatore potrebbe essere in rimonta a causa dei bassi costi dei sistemi fotovoltaici che scesi a un punto ormai inferiore a quello dei costi previsti per la costruzione di nuove centrali nucleari in ribasso ormai di molto.
I sistemi fotovoltaici, macchine per il riciclo dell’energia solare in calore per il riscaldamento ambientale e dell’acqua, sono sicuramente un modo più pulito e sostenibile di produrre energia rispetto all’energia atomica.
I costi secondo uno studio americano “Solar and Nuclear Costs — The Historic Crossover”, sembrano essere abbattuti. Riciclare i moduli, smaltire, è ritenuto più pratico che gestire scorie radioattive e che non finiranno di esserlo per migliaia di anni. Questo è quanto emerge da un recente studio della Duke University, in North Carolina.
Costruire pannelli in oltre è chiaro che abbia costi nettamente inferiori a quelli della costruzione di nuove centrali nucleari, simile è il discorso nei confronti delle fonti fossili di energia.
Ovvio è che più è maggiore l’efficienza energetica, la co- generazione e l’utilizzo di fonti rinnovabili tanto minori saranno in futuro i costi del solare.
Contrariamente e fortunatamente, sempre in America, i costi della costruzione per una centrale nucleare negli Stati Uniti, sono quadriplicati e aumenteranno negli anni per un solo reattore.
La questione quindi è sul piano globale e bisogna ragionare sul Globo iniziando ad agire sul Luogo.

Fonti: sito: http://www.giorgiobongiovanni.it

http://www.centogiovani.it:80/laboratorio/index.php?option=com_content&view=article&id=1350:e-ora-che-tutto-sta-per-finire&catid=170:numero-127&Itemid=116

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