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De Magistris rispetti il codice etico di Italia dei Valori! Lettera aperta a Luigi De Magistris

Caro Luigi,
ho appreso oggi che saresti stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Salerno per il”delitto p. e p. dall'art. 328 co 1° CP perché, quale sostituto procuratore in servizio presso la Procura della Repubblica di Catanzaro ed assegnatario del procedimento penale n.2552/05/Mod.21 a carico dei magistrati di Potenza IANUARIO ROBERTA e IANNUZZI ALBERTO, omettendo di procedere alle indagini ordinate ai sensi dell'art.409 co. 4° CPP dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro…indebitamente rifiutava di compiere un atto del suo ufficio…”.
I fatti sarebbero i seguenti: un commerciante salentino, ridotto sul lastrico, nel vero senso della parola perché da una posizione florida ora è un senza tetto, denunciò alcuni magistrati per favoreggiamento con banche usuraie. Ti saresti rifiutato d'indagare, come ordinato dal GIP, su collusione fra magistrati di Lecce e magistrati di Potenza con ipotesi di reato gravissime che vanno dall'associazione per delinquere, all'estorsione, al favoreggiamento di banche che applicano tassi usurari.e che gli erano state ordinate da un GIP.
Intervistato da un quotidiano che ti contestava il rigore con il quale chiedevi il rispetto di regole etiche in Idv avresti detto, tra l’altro, frasi del seguente tenore:
…..dicevo pure che bisogna guardare ai reati. Una cosa è la corruzione e l’associazione mafiosa, un’altra l’omissione o altre vicende minori. E che facciamo, lasciamo che ogni denuncia blocchi l’attività di un politico?».
…..«È un clamoroso errore giudiziario». …..«Bisogna conoscere i fatti, prima di parlare…..
…..«I magistrati possono commettere errori. E io pago le mie denunce contro le toghe il sporche, il malaffare della magistratura, il correntismo dell’Associazione nazionale magistrati»
Domanda il giornalista: Scusi, per il sindaco (imputato) di Salerno Vincenzo De Luca c’è una questione morale, per l’europarlamentare (imputato) Luigi de Magistris no. Dov’è la differenza?
Risposta: «Sta nel reato»
Se è tutto vero, tu hai il dovere di osservare quel codice etico che tu stesso hai contribuito a scrivere. Le tue risposte sono assolutamente strabilianti e gravissime. Credevo che il ricorso alla teoria del complotto fosse una delle tipiche forme di difesa di quella politica(a partire da Berlusconi) che noi osteggiamo e per la quale abbiamo fondato Italia dei Valori. Credevo che le critiche alla politicizzazione di una magistratura in grado di bloccare l’attività di un politico fosse patrimonio di gente come Cicchitto, Bonaiuti, Angiolino Alfano e non certo di esponenti di Idv. Credevo che “i clamorosi errori giudiziari” fosse una frase costantemente in bocca a Silvio Berlusconi.
Le accuse che ti vengono rivolte sono assai gravi per un magistrato e non possono essere derubricate alle querele per diffamazione (rispetto alle quali credo anch’io che non meritino di essere considerate dal nostro codice etico).
Tra l’altro mi pare giusto ricordare che anche per effetto dei tuoi attacchi un nostro ex parlamentare, Americo Porfidia, solo indagato e non come te rinviato a giudizio, e per fatti privati (non inerenti un’attività pubblica) è stato costretto ad autosospendersi dal partito trasferendosi al gruppo misto.
Sarebbe davvero sorprendente se dovessimo scoprire che anche in Italia dei Valori “la giustizia non è uguale per tutti” e che c’è qualcuno che è “più uguale degli altri”.
Poiché leggo che l’udienza avrà luogo tra circa un mese e se davveri credi nei principi sui quali il nostro partito è stato fondato, io ti invito a rispettare il codice etico di Italia dei Valori evitando di crearci gravi danni e di esporci a facili aggressioni politiche da parte dei nostri avversari.
Sono certo che saprai dimostrare la tua estraneità ai fatti ma ciò che vale per tutti gli altri deve valere anche per te. Viceversa sarà accreditata l’ipotesi che anche Italia dei Valori non sia diversa dagli altri, ma lo sarà con riguardo ad uno dei principi cardine che sono alla base della sua stessa essenza.

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