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P.I.E.: “RIFORMARE IL REGISTRO ELETTORALE PER GLI ITALIANI DALL’ ESTERO”

Vorrei ricordare ancora una volta che anche in Italia il voto e’ un diritto, votare un dovere.

Alcuni mesi fa noi pieini abbiamo lanciato un appello all’autorita’: un idea rinnovativa , riformatrice e pragmatica del Registro Elettorale degli Italiani dall’ Estero ( R.E.I.E.) Consisteva nell’abolire l’ AIRE e l’ istituzione di un solo Registro gestito dai comuni di ultima residente o nascita dell’ italiano dall’ estero. Dall’ estero e non all’ estero, a mo’ di reintegrazione, dove “all” sta per lontanamza, abbandono, ghettizzazione, tanto per intenderci, “dall”, invece sta per contributo indiretto, rimesse e miglioramento del P.I.L [ art. Cost. 53). Il registro AIRE per chi non lo sapesse ancora in linea di massima viene aggiornato in base al rinnovamento del passaporto, che ora avviene ogni 10 anni. E’ vero che il cittadino ha il dovere ( e non il diritto) di notificare ogni cambiamento al Consolato, sappiamo pero’ che pochi lo fanno. Il concetto e’ semplice, il comune di ultima residenza o di nascita, due mesi prima di ogni tornata elettorale, spedisce al cittadino una dichiarazione dettagiata, e opzione del voto da sottoscrivere, firmate e rispedire. Vorrei ricordare ancora una volta che anche in Italia il voto e’ un diritto, votare un dovere. Piu’ semplice di cosi ….

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