ROMA – Parte il nuovo monitoraggio sulle auto blu per il 2010. L'annuncio è avvenuto stamane a Napoli all'apertura del convegno su “Federalismo fiscale e riforma della P.A.”. Da lunedi' 8 novembre, KRLS Network of Business Ethics iniziera' la raccolta e elaborazione dei nuovi dati sulle “Auto Blu”per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani che, con lo Sportello del Contribuente, monitora costantemente il parco auto delle vetture di rappresentanza della pubblica amministrazione, con esclusione delle sole auto di servizio, strettamente strumentali per l'esercizio dell'attività.
Nel primo trimestre del 2010, le auto blu erano cresciute dello 0,6% raggiungendo il tetto record di 629.120 unità.
KRLS Network of Business Ethics, nell'elaborazione dei dati, analizzerà il parco delle auto blu utilizzate in qualunque modo dalla P.A., conteggiando sia quelle proprie che quelle in leasing, in noleggio operativo e noleggio lungo termine, presso lo Stato, Regioni, Province, Comuni, Municipalità, Asl, Comunità montane, Enti pubblici, Enti pubblici non economici, Societa' misto pubblico-private e Societa' per azioni a totale partecipazione pubblica.
L'indagine tende ad accertare se la P.A. ha rispettato in questi anni la normativa varata nel lontano 2008 con la quale si disponeva l'istituzione di mezzi “cumulativi” di trasporto ed il taglio del 50%, rispetto ai costi sostenuti nel 2004, delle spese di “acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio” della auto di servizio e della legge varata nel 1991 che limitava l'uso esclusivo delle auto blu ai soli Ministri, Sottosegretari e ad alcuni Direttori generali.
Nella classifica generale dei paesi che utilizzano le “auto blu” l'Italia primeggia con 629.120 seguita dagli USA con 72.000, Francia con 61.000, Regno Unito con 55.000, Germania con 54.000, Turchia con 51.000, Spagna con 42.000, Giappone, con 30.000, Grecia con 29.000 e Portogallo con 22.000.
“Con il monitoraggio vogliamo contribuire a tagliare la spesa pubblica senza arrecare alcun danno agli italiani – afferma Vittorio Carlomagno, presidente Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Ciò e' possibile se si applicano le leggi vigenti anche alla casta. Gli amministratori pubblici, in Italia, devono tornare a dare l'esempio, come fa il buon padre di famiglia. Non basta pubblicare sul sito internet il nome delle amministrazioni buone o cattive; per ridurre drasticamente il parco auto della pubblica amministrazione bisogna pubblicare il nome e cognome degli utilizzatori e tassare le auto blu come fringe benefit”.
CONTRIBUENTI.IT – ASSOCIAZIONE CONTRIBUENTI ITALIANI
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