E' un dato di fatto chi ha troppo e chi niente, induce a riflettere, prendere coscienza e attivarsi per cercare di colmare il vuoto, le distanze esistenti fra le popolazioni che muoiono di fame , quelle che vivono nell'abbondanza economica e alimentare.
Il cosi detto progresso di sviluppo economico, invece di avvicinare i cittadini del mondo con i loro bisogni, ha accentuato la distanza fra poveri e ricchi, ed è sempre più lontano da noi il mondo di quelli che muoiono di fame, nonostante che tutti i giorni ci vengono date notizie di persone che soffrono e chiedono un aiuto e di notizie di bambini che muoiono di fame.
825 milioni, secondo gli ultimi dati diffusi della FAO, un bambino ogni otto secondi, una cifra veramente spaventosa. Viene da chiedersi il perché succede tutto questo, in un mondo in cui la produzione è aumentata e la torta è più grande rispetto al passato, le porzioni non sono tali da garantire, che chi ha più bisogno di cibo non lo ottenga, troppa indifferenza, troppo egoismo.
Bisogna abolire il debito dei paesi poveri, che hanno nei confronti dei paesi ricchi, non solo nell'isola di Antigua, diventando poi un paradiso fiscale, cosi riferirono i giornali alcuni giorni fa.
Gli stati più sviluppati aumentare lo stanziamento economico di aiuto per i paesi poveri e non come è avvenuto in Italia negli ultimi anni è stato diminuito.
Diminuzione delle spese militari e della fornitura di armi nei paesi poveri.
Fornire ai paesi poveri attrezzature per favorire la coltivazione agricola, per fare pozzi per l'acqua, per irrigazione.
Meno sfruttamento sulle materie prime dei paesi ricchi.
Poi bisogna portare avanti una politica nobile di alta civiltà, non deve essere quella di fare solo affari, profitti, ma quella di una giustizia solidale, di uguaglianza, di diritti e doveri, di libertà e di pace.
Bisogna elevare la coscienza civile e sociale dei cittadini, per costruire una società più giusta, un mondo migliore, dove nessuno sia rimasto nelle condizioni di morire di fame, ma che ogni cittadino del mondo abbia la sua porzione giusta da mangiare, dove ci sia più sincerità, trasparenza, umiltà, umanità e solidarietà.
A livello individuale, meno egoismo, c'è chi ha troppe, ville, patrimoni, rendite finanziarie, capitali, c'è chi ha stipendi milionari, troppo alti, questi signori sicuramente potrebbero dare un aiuto consistente.
Poi ognuno di noi in base alle proprie possibilità economiche dovrebbe fare la propria parte, primo sprecare e buttare di meno, poi dare il proprio aiuto tramite le associazioni di volontariato che ce ne sono tante e serie impegnate su vari fronti, anche su adozioni a distanza di bambini, associazioni gestite con grande responsabilità.
Cari cittadini, la vita deve essere messa al primo posto nella scala dei valori veri.
Va superata l'indifferenza, bisogna reagire, prendersi ognuno le proprie responsabilità, fare qualcosa di concreto di fronte a problemi cosi gravi, è un dovere di tutti i cittadini lavorare per salvare delle vite umane, dei bambini, impegnarsi per il bene comune, per la globalizzazione dei diritti e doveri.