Il premio Pulitzer dal 1917 rappresenta il massimo riconoscimento americano,al pari del Nobel o dell’Oscar,del giornalismo e viene attribuito ogni anno dalla Columbia University a 8 reporter e 5 scrittori.
Ma forse non tutti sanno che la somma incassata dal vincitore è esigua:10.000 dollari.
Il fondatore fu Joseph Pulitzer,un cronista statunitense di origine ungherese che,a St. Louis,in Missouri, fondò il giornale St. Louis Dispatch,ancora oggi nelle edicole,acquistando poi il quotidiano newyorkese World e propugnando il concetto di stampa libera,un principio cardine dell’informazione.
I 2 milioni di dollari che Pulitzer donò al King’s College di New York servirono a costituire la prima scuola di giornalismo.
La giuria del premio è composta da 18 membri,in prevalenza giornalisti e si avvale di ben 2500 persone che hanno il compito di sottoporle le candidature.
Basta scorrere l’elenco dei premiati per capire l’importanza di questa assegnazione:Hemingway,Tennessee Williams ed anche John F. Kennedy.
Dal dopoguerra la competizione ha come protagoniste le testate impegnate in una gara feroce.
Oggi,con l’avvento di internet e dell’informazione on line,i protagonisti sono mutati diventando i siti giornalistici.
Quest’anno il premio è stato assegnato a un’agenzia online e no profit, Pro Publica,che ha vinto per un’inchiesta sui decessi sospetti nel nosocomio di New Orleans.
Il riconoscimento ha rappresentato sempre una guida per capire dove va la professione giornalistica.
E così il premio si evolve assoggettandosi anch’ esso alle teorie di Charles Darwin al punto che c’è chi sostiene che i nuovi media sostituiranno quelli tradizionali su carta stampata.
